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Intelligenza artificiale e stupidità naturale
da msn:
per decenni il genere di Dio ha stimolato il dibattito all’interno della Chiesa , con molti che chiedono che i pronomi maschili Lui e Lui, così come il riferimento a Padre Nostro, vengano eliminati a favore di alternative neutre rispetto al genere o femminili.
Ora, in quello che segnerebbe un allontanamento da secoli di tradizione, entro la fine dell’anno i vescovi lanceranno un progetto “sul linguaggio di genere” che fa riferimento a Dio nelle funzioni religiose.
La mossa è stata criticata dai conservatori, che hanno avvertito che “le immagini maschili e femminili non sono intercambiabili”. Tuttavia, i cristiani liberali l’hanno accolto con favore, sostenendo che “un’errata interpretazione teologica di Dio come esclusivamente maschile è un motore di molte continue discriminazioni e sessismo contro le donne”.
I dettagli del progetto sono emersi in un’interrogazione scritta alla Commissione liturgica, che prepara e promuove le forme di servizio e di culto religioso nella Chiesa, al Sinodo generale, l’organo legislativo della Chiesa, che si tiene questa settimana.
La reverenda Joanna Stobart, della Sviluppare un linguaggio più inclusivo” diocesi di Bath and Wells, ha chiesto quali passi sono stati compiuti per offrire ai fedeli alternative al riferirsi a Dio con pronomi maschili e se ci fosse qualche aggiornamento “per sviluppare un linguaggio più inclusivo nella nostra liturgia autorizzata”.
“Dio non è sessuato, a differenza dell’umanità”
Tuttavia, il reverendo Ian Paul, membro del Sinodo generale e del Consiglio degli arcivescovi della Chiesa d’Inghilterra, ha messo in guardia contro qualsiasi deviazione dalle scritture originali, dicendo: “L’uso di pronomi maschili per Dio non dovrebbe essere inteso come implicante che Dio è maschio, il che è un’eresia. Dio non è sessuato, a differenza dell’umanità.
“La Bibbia usa immagini femminili e metafore di Dio, ma principalmente identifica Dio usando pronomi, nomi e immagini maschili. Le immagini maschili e femminili non sono intercambiabili.
“Il fatto che Dio sia chiamato ‘Padre’ non può essere sostituito da ‘Madre’ senza cambiare significato, né può essere neutralizzato dal genere in ‘Genitore’ senza perdita di significato. Padri e madri non sono intercambiabili ma si relazionano con la loro prole in modi diversi.
Commento:
“Il capitalismo nella sua fase terminale ha scatenato un attacco alla dimensione umana, dopo avere annullato quella divina, per la prima volta nella Storia una civiltà delle macchine sta prendendo il posto di quella degli esseri umani. Dopo millenni di scoperte geografiche, di capolavori artistici, di invenzioni politiche, creazioni dell’intelletto come riflesso dello Spirito, la fine della Storia sembra manifestarsi nella riduzione dell’intelligenza ad un suo prodotto: la macchina. (di Roberto Giacomelli)
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Intelligenza artificiale e stupidità naturale
Il capitalismo nella sua fase terminale ha scatenato un attacco alla dimensione umana, dopo avere annullato quella divina, per la prima volta nella Storia una civiltà delle macchine sta prendendo il posto di quella degli esseri umani. Dopo millenni di scoperte geografiche, di capolavori artistici, di invenzioni politiche, creazioni dell’intelletto come riflesso dello Spirito, la fine della Storia sembra manifestarsi nella riduzione dell’intelligenza ad un suo prodotto: la macchina.
Il saccheggio delle risorse naturali, lo sfruttamento selvaggio dell’ambiente sono il frutto avvelenato del dominio della tecnica, che rende tutto eguale ed uniforme come è funzionale al sistema predatorio capitalista. Il dominio delle macchine nasce come ricerca della facilità, il rifiuto del sacrificio, il benessere a tutti i costi, la comodità al posto dell’impegno fisico ed intellettuale.
Le macchine per loro natura inerti, senza vera intelligenza, qualità eminente umana ed animale, di esseri viventi, strumenti prima meccanici ed oggi tecnologici, sempre frutto dell’ingegno delle menti geniali che le sognarono e progettarono. Servomeccanismi del loro creatore, di cui non potranno mai prendere il posto o mutare il destino, non si ribellano e non alterano il futuro come nei libri di fantascienza, ma possono diventare meccanismi invasivi della vita degli uomini per scelta di quest’ultimi.
Il Sistema spinge verso l’ibridazione uomo macchina, ultimo stadio dell’abbrutimento umano, del distacco dal divino per lo sprofondamento nel tellurico, nella bassa materialità. Ma la responsabilità è esclusivamente dei gregge che si lascia sedurre dalla falsa promessa di liberazione della fatica, di emancipazione dal lavoro.
Marx sosteneva che l’uomo è definito dai suoi mezzi di sostentamento e il lavoro è strumento di emancipazione, visione perversa che nega la dimensione trascendente. Il lavoro si nobiltà nella forza creativa, quando da labor, sofferenza si trasforma in opus, l’opera prodotto artigianale o artistico, manifestazione dello Spirito.
Oggi il lavoro, anche quello informatico, massima aspirazione di molti giovani non è pesante, ma alienante, segno della regressione spirituale dell’epoca e del decadimento cognitivo imputabile in buona parte alla frequentazione ossessiva delle macchine.
Nei fruitori compulsivi delle reti sociali, sentina del peggior narcisismo esibizionista, il deficit di attenzione e memoria è importante, più algoritmi è uguale a meno intelligenza e meno libertà. L’uso smodato della rete informatica porta all’isolamento sociale, all’alienazione, al fenomeno mai conosciuto prima dell’hikikomori, fuga dalla vita di relazione, essenziale per l’equilibrio mentale, per rifugiarsi in uno spazio ristretto dove l’unico contatto è quello con un pc.
Sintomo di paure profonde, di disturbo d’ansia generalizzato, di inconfessate fobie, per cui i giovani che ne sono affetti si ritirano dalla realtà effettiva, per nascondersi in quella virtuale, ossimoro che nasconde il disagio psichico.
La piazza del paese dove si esprimeva la solidarietà sociale oggi sostituita dall’”amicizia” su Facebook, era il palcoscenico reale di emozioni e sentimenti, nascevano amicizie, rapporti di lavoro, nuovi amori. Ora l’isolamento genera solo solitudine e disperazione, con il conseguente aumento del consumo di psicofarmaci e droghe, effetto funzionale alle perverse mire del capitalismo della sorveglianza. Controllare e manipolare soggetti soli e deprivati degli affetti è molto più facile e meno costoso per il Potere che attaccare persone sane inserite in una comunità, forma naturale di aggregazione e difesa psichica funzionale.
Nessuna macchina per quanto sofisticata potrà mai sostituire la presenza rassicurante di una persona, nessun social network prenderà mai il posto della tribù, con i suoi valori e i rapporti di mutuo soccorso.
Nessun artificio tecnologico evoca emozioni e sentimenti, nessun programma informatico genera relazioni umane, gli strumenti di lavoro non diventeranno mai sostituti affettivi. La tecnologia è un alleato degli uomini liberi se viene usata per aiutare la persona, non sostituirla, il vero pericolo dell’intelligenza artificiale è nel suo fine, quando questo è determinato dalla stupidità naturale.
Foto: Idee&Azione
8 febbraio 2023
A proposito di stupidità naturale:
È vero che il padre di Mattarella era un mafioso? – Quora
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In vita venne diverse volte accusato di essere in rapporti con la mafia, ma tali accuse non vennero mai provate. Bernardo Mattarella – Wikipedia. Primo dei …
3 risposte · 2 voti: Non lo so. domanda intrigante quando si ha a che fare con la mafia, Di sicuro il fratello …
Naturalmente no…