Georgia: spenta la spontaneissima protesta pro EU

La notte è stata tranquilla, senza manifestanti mascherati che sparavano fuochi d’artificio alla polizia…

Il motivo è semplice: -> La polizia ha fatto irruzione negli uffici delle ONG e dei partiti di opposizione e ha scoperto che tutto era in preparazione.

Le ONG e il partito di opposizione stavano preparando molotov, fuochi d’artificio e equipaggiamento antisommossa da distribuire ai manifestanti!

Una volta rimosse le ONG, non ci sono grandi proteste. Semplicemente…

https://twitter.com/MyLordBebo/status/1864548544524472667

La cosa più divertente è che la virale “manifestante amante della libertà” ferita dalla polizia georgiana… lavora letteralmente per l’ambasciata statunitense.

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Da noi, le ONG tedesvche e spagnole invece hanno mano libera:

Frontex: i clandestini telefonano alle ong per farsi portare in Italia

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“In alcuni casi gli scafisti danno telefoni ai migranti con i numeri telefonici di alcune ong. E’ quanto ci hanno raccontato gli stessi migranti”. Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex, ascoltato in videoconferenza dalla Commissione Difesa del Senato, torna sul ruolo ricoperto dalle navi delle ong nei soccorsi nel Mediterraneo centrale.

“Altri testimoni – rivela Leggeri indicano che libici in uniforme, che somigliano vagamente ad una Guardia costiera libica, sarebbero in contatto con ong quando ci sono operazioni di soccorso: non si tratta di libici della Guardia costiera che noi formiamo, ma di libici che controllano una parte del territorio ad ovest di Tripoli.

Ci sarebbero anche casi in cui questi uomini in uniforme avrebbero esercitato sorta d ricatti, e minacciato di morte donne e bambini a bordo di una imbarcazione in caso di abbandono da parte delle ong. Tutte queste testimonianze – spiega il direttore esecutivo di Frontex – sono a disposizione degli investigatori e dell’autorità giudiziaria.

E’ un “paradosso” che le Ong facciano così tanti soccorsi di migranti in mare, “circa un terzo”, “quando non ci sono mai stati tanti così tanti mezzi pubblici dispiegati in mare da Ue e Italia: una cosa abbastanza strana” ha aggiunto Leggeri confermando che l’Italia “è in prima linea” nell’emergenza immigrazione.