“In uno scambio di email, il sottosegretario agli Interni Markus Kerber chiedeva agli scienziati di elaborare un modello sulla cui base si potessero programmare «misure di natura preventiva e repressiva»”.
Il governo ha tedesco ha pagato scienziati per giustificare il lockdown duro
Il ministero federale dell’interno tedesco ha coinvolto scienziati di diversi istituti di ricerca e università per dare un alibi alle misure del governo. Anzi, è andato anche oltre: ha incaricato i ricercatori dell’Istituto Robert Koch e di altre istituzioni di creare un modello di calcolo che giustficasse le misure di lockdown dure prese del ministro degli interni, Horst Seehofer (CSU).
Questo emerge da più di 200 pagine di corrispondenza interna tra il livello dirigenziale del Ministero dell’Interno tedesco e l’Istituto Kock, che i giornalisti del Welt sono riusciti a ottenere solo dopo un piccola battaglia legale.
In uno scambio di e-mail, il sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, Markus Kerber, chiede ai ricercatori contattati di sviluppare un modello sulla base del quale pianificare “misure preventive e repressive”. Quindi, successivamente, gli scienziati hanno lavorato in stretto coordinamento con il ministero ed in soli quattro giorni hanno sviluppare i contenuti di un documento prima segreto, poi distribuito al pubblico. Per creare terrore questo scenario parlava di un milione di morti, in Germania, nello scenario peggiore.
..Gli scienziati medici hanno piegato la propria attività,e, francamente, la propria etica per creare un documento che, se non falso, non aveva basi di carattere scientifico. Il governo è arrivato, ha chiesto un documenti che giustificasse delle misure non scientifiche, ma ritenute necessarie, sulla base di non si sa bene cosa, e il più prestigioso istituto scientifico tedesco non ha neppure discusso se era il caso di produrre il documento. Semplicemente hanno obbedito, esattamente come facevano negli anni trenta e quaranta.
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Le farmacie rimangono col vaccino antinfluenzale
Ai farmacisti di Essens rimangono decine di migliaia di dosi di vaccino antinfluenzale . Anche se più persone sono state vaccinate contro l’influenza questo inverno, ha detto la portavoce dell’Associazione dei farmacisti dell’Assia, Katja Förster, l’agenzia di stampa tedesca. Alla fine, tuttavia, la domanda era inferiore al numero di lattine ordinate.
Secondo il Ministero Federale della Salute, quasi 27 milioni di flaconi erano stati ordinati a livello nazionale , quasi il doppio rispetto allo scorso inverno. Al momento non sono disponibili dati su quanti di essi sono stati interrogati. L’Associazione dei Farmacisti dell’Assia ipotizza che dopo la data di scadenza nello Stato federale dovranno essere distrutte circa 70.000 lattine del valore di 700.000 euro.