Giorgia abbraccia il Genocida. Ma gratis perché?

Riprendo questo titolo:

 Meloni incontra il presidente israeliano Herzog. Proteste nella Capitale

di Forum Palestina

La Presidente Meloni incontrerà oggi, a Palazzo Chigi, il Presidente israeliano Herzog. L’incontro avviene a pochi giorni dal “parere consultivo” della Corte Internazionale di Giustizia che – su richiesta dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – si è espressa su temi cruciali, inerenti il conflitto israelo-palestinese, a partire dalle conseguenze legali delle politiche di Israele nei Territori Occupati Palestinesi.

In primo luogo ha riconosciuto che tutti i territori palestinesi sono sotto occupazione: Cisgiordania, Gerusalemme est e Gaza, anche nel suo status prima del 7 ottobre.

Giorgia, ma perché questo atto di servilismo senza contro-partite? La Cosca Genocida non ti sta nemmeno proteggendo dall’attacco della Dittatrice UE, che ti vuol far cadere e sostituire con un tecnico. E ci riuscirà, perché gli askenazi non hanno alzato un dito a tua difesa e protezione, come pure sanno fare. Anzi l’attacco è stato anticipato da uno dei loro genocidi mediatici di complemento, che dirige Repubblica.

Lady Garbatella, nel’incontro di oggi chiedi almeno protezione; ti spetta come pagamento dovuto a picciotta fedelissima in periodi anche il capo-bastone globale non attraversa una fase in contestabili. Kamala Harris stessa non ha voluto incontrare Netaniahu, ed è tutto dire. Dovrebbe dirti qualcosa .Fatti pagare

Imita il Congresso USA: il quale sì ha tributato a Netanyahu 53 standing ovation e applausi scroscianti per 55 minuti: ma per loro è il minimo sindacale, perché sanno a chi devono il seggio parlamentare e chi può toglierglielo con un cenno.

Il discorso di Netanyahu è durato circa 55 minuti. Il pubblico lo ha applaudito più di 50 volte. Ad un certo punto, ha ordinato al Congresso americano di non applaudire affinché lui potesse finire di parlare.

A tal proposito, notiamo che quell’alzarsi in piedi 53 volte a spellarsi le mani per il Genocida, mentre incitava l’America a lanciarsi nella guerra all’Iran, ricorda l’URSS ai tempi di Stalin: anche lì al Politburo gli applausi duravano, ore-. se qualcuno smetteva di applaudire  troppo presto finiva al GuLag.

E’ molto significativo come la”democrazia” somigli ogni giorno di più alla Unionne Sovietica nei riti, al terrore che ispira ai suoi soggetti, nelle menzogne ufficiali che impone a sé e ai satelliti per governare secondo unn’ideologia che promuove la morte d e la fame di massa dei suoi stessi cittadini.

Questa somiglianza non è buon segno per la “democrazia” : come l’URSS ai tempi di Stalin, essa accumulava inefficienza il cui risultato fu l’arretratezza e il fallimento del sistema, divenuto incompetitvo di fronte agli USA di Reagan.

Ora l’arretratezza della “democrazia con 55 minuti di applausi” sta arrivando nella fase terminale, del collassio eonomico e tecico. E’ stato notato con indignazione che fra i congressisti plaudenti c’era Elon Musk. Ma la sua presenza si spiega: ha bisogno di capitali ; le sue fantasmagoriche imprese, a cominciare da Tesla, sono alla bancarotta. Come chiunque altro poteva prevedere, ma no chi ha operato credendo nella menzogna climatica e nella fanta-tecnologia della transizione ecologica derivante.

Reuters:

I margini desolanti di Tesla fanno crollare le azioni mentre Musk pubblicizza tutto tranne le auto