Il prof. Giuseppe Guarino, è un giurista di fama internazionale, già docente di Cossiga, esaminatore di Draghi, nonché ministro italiano delle finanze e dell’industria negli anni dal 1987 al 1993 , democristiano, in un’intervista a Marco Valerio Lo Prete, apparsa sul “Foglio”.
Quindi Guarino la pensa come Borghi, Bagnai, Savona:
a far aumentare lo spread NON sono “i mercati” – è Draghi (o la BundesbanK)
Guarino dice anche:
“Nel quarantennio che va dal 1950 al 1991, la media del tasso di crescita del pil è stata del 3,86 per cento in Francia, del 4,05 in Germania, del 4,36 in Italia. Le percentuali, dopo i primi sei anni del trattato dell’Unione europea, sono invece impietose: la Francia scese all’1,7 per cento, la Germania all’1,4 e l’Italia passò all’ultimo posto. I dati che vanno dal 1999 al 2011 sono addirittura drammatici: la media per i tredici anni dell’euro è diminuita per la Francia all’1,61 per cento, per la Germania all’1,32, per l’Italia allo 0,68. Un crollo verticale”.
La causa della patologia, secondo Guarino, va ricercata nella disciplina giuridica dell’Eurozona e dell’Ue. In particolare, “non esiste precedente storico di stati che, per perseguire obiettivi di crescita, si siano rigidamente vincolati al rispetto della parità di bilancio”. Vincoli – è questo l’aspetto più originale del ragionamento di Guarino – imposti illegalmente. Incluso il Fiscal compact firmato lo scorso marzo e negoziato nel dicembre 2011, cioè nel momento di massima tensione sui mercati per le sorti dell’Europa. “Prendiamo l’articolo 3 del Fiscal compact – dice il giurista – E’ qui che si introduce l’obbligo per gli stati di mantenere ‘la posizione di bilancio della pubblica amministrazione (…) in pareggio o in avanzo’”. Norma draconiana, non c’è che dire. “Inapplicabile, piuttosto. All’articolo 2 del Fiscal compact, infatti, si ripete per due volte che questo accordo internazionale dev’essere interpretato e applicato soltanto finché compatibile ‘con i trattati su cui si fonda l’Unione europea e con il diritto dell’Unione europea’”. Tuttavia i trattati costitutivi dell’Unione non restringono a tal punto la possibilità di indebitarsi dei paesi membri.
Qui l’articolo integrale de Il Foglio:
Come si vede, è del 2012. Allora il governo Lega-5Stelle era inimmaginabile, Savona ministro impensabile, e dunque Il Foglio poteva dire la verità. Oggi sputa ogni giorno sui sovranisti ed è diventato europeista, per odio neocon. Oggi approva tutto ciò che allora condannava .