“L’Europa langue mentre l’economia americana avanza”: così titola Ambrose Evans-Pritchard, il miglior giornalista economico del Telegraph. E spiega che l’”Europa” sta ripetendo lo stesso (criminale) errore che commise Jean Claude Trichet, l’allora governatore della BCE, che nel 2008 aumentò i tassi mentre doveva abbassarli, regalando agli stati europei il quindicennio di gelo, disoccupazione strutturale e austerità da cui non riusciamo a uscire.
Trichet dimostrò allora (a chi voleva capire) che i tecnocrati, ammantati di pseudo oggettività “scientifica”, sono incompetenti come la casalinga di Voghera; e gli eurocrati ancora di più, visto che si son fatti dare l’impunibilità legale per non pagare i loro misfatti. Sono, per la scienza monetaria, quello che è Palamara per la “giustizia”.
Perché allora, nel 2008, la Federal Reserve americana i tassi li abbassò, come necessario, e sarebbe bastato a Trichet imitarla. O almeno chiedere consiglio: perché la Fed in questo gioco ci capisce.
Si dia per scontato il rischio altissimo che il pompaggio senza limiti di denaro operato dalla Fed fa correre; ma finché il capitalismo terminale è in corso, il gioco “è” quello, e non quello che vuole il tedesco Weidmann, con la sua tirchieria ottocentesca.
A forza di pompare per contrastare l’effetto del lockdown, informa Evans-Pritchard, “i rischi di una doppia recessione in America stanno diminuendo, con ordini alle imprese in aumento al ritmo più rapido in due anni. Le famiglie americane stanno ancora attingendo a $ 1,6 trilioni di risparmi in eccesso accumulati durante il blocco. Le vendite di case hanno raggiunto il massimo da 14 anni ad agosto.
“Gli Stati Uniti sono ancora in convalescenza, ma la spesa per le vendite al dettaglio ha retto meglio di quanto si temesse quando il Congresso [in odio a Trump] ha permesso che il pacchetto di aiuti da 600 dollari a settimana per 30 milioni di persone cessasse (temporaneamente) alla fine di luglio.
In USA, dollari in tasca per tutti
Oggi, ravveduto, “il Congresso si sta avvicinando a un accordo bipartisan del valore di $ 1.5 trilioni [da distribuire ai consumatori]: $ 500 miliardi per i governi statali e locali, un assegno settimanale di $ 450 per coloro che non sono in grado di lavorare e un pagamento di stimolo aggiuntivo di $ 1.200 per tutti . La Federal Reserve si impegnata a evitare qualsiasi ripetizione delle passate “impuntature”, mantenendo i tassi di interesse bloccati a zero e facendo funzionare l’economia fino al 2023, anche se l’inflazione supera il 2%”.
Come si sa, la Fed ha come mandato, prima della “stabilità” della moneta, di sostenere l’occupazione, mentre la BCE , per mandato, se ne frega dei disoccupati e deve impedire solo “inflazione”. Oggi, dice Ambrose, “ la Fed ha persino ridefinito il suo obiettivo occupazionale promulgando una fantasia massimalista: quello stimolo durerà fino a quando ogni uomo o donna senza salario non tornerà nella forza lavoro”.
E l’Europa? Sotto l’imperio degli Spilorci, “la ripresa dell’Europa stava già svanendo prima che la seconda ondata di Covid-19 colpisse: una “V” tronca, gravida di traumi economici, sociali e politici a venire. I servizi sono di nuovo in contrazione, anche in Germania. L’indice Stoxx 600 delle banche europee questa settimana è sceso al di sotto dei livelli visti durante la svendita panica di marzo, o addirittura quelli durante la crisi bancaria della zona euro.
La Banca di Spagna ha appena abbassato di nuovo le sue previsioni, prevedendo una contrazione del PIL fino al 12,6% quest’anno, con la piena ripresa solo fino al 2023. La Francia ha alzato leggermente le sue previsioni quest’anno a meno 10% (da meno 11%), ma potrebbe aver sparato a salve.
L’Italia? Anche senza secondo lockdown, “ i danni al di sotto della linea di galleggiamento delle aziende sono già gravi. La Review of Corporate Finance Studies – The Covid-19 Shock and Equity Shortfall – ha rilevato che il 17% delle 81.000 aziende italiane campionate avrà un patrimonio netto negativo entro un anno. Lo stesso modello vale probabilmente per l’intera Europa meridionale.
I leader dell’UE non hanno alcun margine economico con cui giocare. Si sono messi in “una lenta spirale di morte, aggravata dall’eccesso di regolamentazione e dai tassi negativi che erodono i loro modelli di prestito bancario tradizionale. Boston Consulting afferma che il margine di interesse netto delle banche è stato ridotto da 250 punti base a quasi zero. Gli istituti di credito dovranno presto affrontare il colpo di martello delle insolvenze di massa da Covid-19 quando cesseranno le garanzie sui prestiti statali. La Oliver Wyman Consulting stima che le perdite bancarie potrebbero raggiungere gli 830 miliardi di euro in tre anni, con metà del sistema di prestito europeo che sopravvive a malapena, incapace di generare abbastanza da utili non distribuiti per ricostruire le proprie difese. Stanno già agendo preventivamente per rafforzare le loro riserve di capitale, restringendo le linee di credito alle imprese vulnerabili, minacciando di innescare un circolo vizioso”.
E perché questa spirale della morte? Perché il Recovery Fund di 750 miliardi, esaltato dagli europeisti subalterni che ci governano come una pioggia d’oro immensamente generosa, è invece – per volontà degli Spilorci – una miseria, tragicamente insufficiente. E non basta: il denaro non si vedrà fino alla metà del 2021 e verrà poi distribuito come un velo sottile in tutta l’UE nell’arco di cinque anni, con vincoli politici annessi. Alcuni di essi sostituiscono la spesa già esistente. “L’impatto aggiuntivo è irrilevante”.
(“Volete sapere quanto pigliamo noi? Lo 1,9% del Pil su sette anni: lo 0,27% del PIL ogni anno manco ce ne accorgeremo“ (Cit. Musso)
La Ue entra in deflazione irreversibile, “ la giapponesizzazione. L’inflazione di fondo è scesa al minimo storico dello 0,4%. L‘inflazione complessiva è scesa a meno 2,1% in Grecia, meno 0,6% in Spagna e meno 0,5% in Italia, accumulando problemi per la dinamica del debito. Non c’è quasi nulla che la BCE possa fare per combattere questo congelamento deflazionistico o per rilanciare la crescita economica, a parte diventare una Reichsbank monetaria e finanziare direttamente i deficit. Tale azione, però”, è vietata dagli Spilorci: “ La Corte costituzionale tedesca è già sul sentiero di guerra, accusando la BCE di impegnarsi in salvataggi di stati insolventi”.
La Germania dice che, per lei, l’inflaziione è già salita oltre il 2% e la BCE deve smettere di pompare..
Una ottusità persino autolesionista, perché “l’Associazione europea dei costruttori di automobili ha emesso un avvertimento a tutto campo di una Brexit senza accordi porterà ” un disastro da 110 miliardi di euro” per il settore.
Ciò, nonostante non ci sia “alcuna pressione immediata sui mercati del debito dell’UE. Gli acquisti di titoli [pubblici e privati] della BCE coprono tutti i peccati. Gli spread di rischio si comportano magnificamente, restando bassi. Ma questo non è un equilibrio stabile. I rapporti del debito sovrano raggiungeranno livelli estremi in gran parte del blocco Club Med quest’anno, raggiungendo il 160% del PIL in Italia. Il problema è che l’economia europea è incapace di generare una crescita autosufficiente ed è in crisi fondamentale. E che ci piaccia o no, noi inglesi ne facciamo parte”. Figuratevi noi italiani. .