Gli Stati Uniti hanno dichiarato di “star riflettendo ad effettuare colpi contro l’armata siriana”. In risposta a tale riflessione, il ministero russo della Difesa ha annunciato che la Russia abbatterà ogni mezzo volante non identificato in Siria, precisando che “bisogna essere coscienti che i sistemi anti-aerei S-300 e S-400 non avranno il tempo di determinare in linea diretta il tragitto preciso dei missili e la loro appartenenza. E chi pretende che esistano aerei invisibili si espongono a grandi sorprese”: così ha precisato il generale Igor Konacenkov, portavoce del ministero. “Oggi la maggior parte dagli ufficiali del Centro russo per la riconciliazione delle parti in conflitto lavorano al suolo, portano aiuto umanitario, organizzano colloqui tra i governatori delle località e le unità armate in numerose provincie siriane. Grazie alla loro attività , 732 località e centinaia di migliaia di siriani hanno ritrovato una vita normale. Sicché ogni tiro di missile o attacco aereo contro il territorio controllato dal governo siriano presenterà una minaccia flagrante per i militari russi”.
Infatti, secondo Al Masdar News, consiglieri russi inseriti nell’esercito siriano erano “solo a pochi chilometri” dall’attacco aereo israeliano di venerdì scorso ad occidente di Palmyra.
Si riteneva generalmente che gli israeliani in qualche modo si coordinassero, o preavvertissero i russi dei loro attacchi, per evitare “incidenti”. Non sembra essere stato il caso.
La contraerea siriana ha abbattuto un secondo drone, uno Skylark, penetrato nella provincia siriana di Quneitra, nel Golan siriano. L’armata israeliana ha confermato l’abbattimento.
Un reparto della polizia militare russa si trova attualmente a Manbij, dove garantisce alle due parti – l’armata siriana e i combattenti curdi – il pacifico passaggio dei poteri nella città. I Marines sono stati mandati nella stessa zona, a due passi. Sono queste le operazioni di pacificazione che l’avventurismo israeliano e i complici neocon annidati nel Pentagono stanno cercando di disturbare, facendo correre a tutti noi rischi estremi?
Ricordo che, come ha rivelato lo storico tedesco Eric Zuesse nel giugno scorso, in un rapporto della Bundeswehr la Russia è definita “stato nemico”: per volontà di Angela Merkel,ma sicuramente con l’appoggio degli altri eurocrati e membri NATO: è il caso di sapere se anche per il nostro esercito, e per il Gentiloni da lorsignori nominato e da noi mai scelto, la Russia è oggi “stato nemico”. Tanto per non trovarci di sorpresa nella terza guerra mondiale.
http://www.strategic-culture.org/news/2016/06/09/germany-preparing-for-war-against-russia.html