Prima, la Svizzera ha abbandonato i negoziati con l’UE-dittatura; adesso ha ora respinto una legge sulla protezione del clima in un referendum. BBC:
Un referendum ha visto gli elettori respingere di misura i piani del governo per una tassa sul carburante per auto e una tassa sui biglietti aerei.
Le misure sono state concepite per aiutare la Svizzera a raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Gli oppositori hanno anche sottolineato che la Svizzera è responsabile solo dello 0,1% delle emissioni globali e hanno espresso dubbi sul fatto che tali politiche possano aiutare l’ambiente.
Il voto, nell’ambito del sistema di democrazia diretta della Svizzera, è stato del 51% contrario, del 49% a favore. Ma particolarmente interessante è che l’opposizione più forte è venuta dai giovani. Il 60-70% dei 18-34enni ha votato No ai tre quesiti .
I quesiti: ridurre i gas serra alla metà dei livelli del 1990 entro il 2030, utilizzando una combinazione di più energie rinnovabili e tasse sui combustibili fossili: tassa su carburanti auto ed aerei, da girare al consumatore finale.
Secondo: bandire i pesticidi artificiali. Terzo: migliorare l’acqua potabile concedendo sussidi solo agli agricoltori che evitano i prodotti chimici . Queste due ultime respinte dal 61%
Il giornalista svizzero Mathieu von Rohr: questo fallimento non è solo importante di per sé, ma sintomatico delle difficoltà che la politica verde deve affrontare in generale. Una cosa è fingere di sostenere il partito dei Verdi, specialmente quando è bello farlo. Un’altra è fare sacrifici concreti come è stato chiesto agli svizzeri di fare .