Grandioso discorso di Draghi al Senato

Coin alate parole ha condannato la politica di austerità e repressione salariale per farci diventare iper-esportatori (in USA)   – come se a farla fossero stati gli altri,e non lui a imporla da 30 anni, già da banchiere centrale,  facendo  anche cadere i governi che cercavano di salvare la società  dalla miseria e dall’arretramento con il metodo dialzare i tassi d’interesse-

Le prime, stupefatte reazioni  sui social:

“… siamo sicuri che vogliamo mantenere questo gigantesco surplus commerciale col resto del mondo o piuttosto non è meglio sviluppare la domanda interna, non trascurare le nostre infrastrutture, spendere per la ricerca?…”

“… oggi è venuto il momento di pensare alla crescita interna…” (Ma come? Perché solo oggi? Se è roba scritta da tempo nei libri di storia economica e di macro? Perché “prima” andava bene?) #Draghi

“… la regolamentazione nella UE si è espansa troppo…” L’uso di questa forma impersonale, come se fosse stata opera del mago Silvan…

“… austerità di bilancio, salari come strumento di concorrenza…” Bene, niente male come confessione, dai… #Draghi

Claudio Borghi:

È tutto fantastico. “Non ci vuole più la competitività estera, non ci vuole più surplus commerciale ma ci vuole più domanda interna”. Così… arrivare a quello che dicevamo da sempre e che era il contrario di quanto lui e la UE hanno sempre detto senza fare un plissé. #Draghi

Le risposte di Draghi sono… sono… ehm… sorprendenti Abbiamo scoperto che se sei in surplus commerciale la guerra dei dazi la perdi e che se fai compressione salariale stai facendo concorrenza sleale. Fingo sorpresa

“… austerità di bilancio, salari come strumento di concorrenza…” Bene, niente male come confessione, dai… #Draghi

https://twitter.com/SabrySocial/status/1901943105152036955

Draghi al Senato: “No a tagli della spesa sociale e sanitaria, per la difesa Ue serve debito comune. Nostra sicurezza messa in dubbio da politiche di Trump”

Draghi al Senato: “No a tagli della spesa sociale e sanitaria, per la difesa Ue serve debito comune. Nostra sicurezza messa in dubbio da politiche di Trump” Per l’ex premier e presidente Bce è “un passaggio obbligato” superare il frazionamento degli investimenti per la difesa. Riduzione delle bollette primo obiettivo per rilanciare la competitività europea

 | 18 Marzo 2025

“Gli angusti spazi di bilancio non permetteranno ad alcuni Paesi significative espansioni del deficit, né sono pensabili contrazioni nella spesa sociale e sanitaria” per investire nella difesa. Sarebbe “non solo un errore politico, ma soprattutto la negazione di quella solidarietà che è parte dell’identità europea che vogliamo proteggere difendendoci dalla minaccia dell’autocrazia. Il ricorso al debito comune è l’unica strada”. Mario Draghi torna in Senato, in audizione per illustrare anche ai parlamentari italiani il suo Rapporto presentato a Bruxelles sulle sfide per il rilancio del Vecchio continente. Documento in cui stimava in 800 miliardi annui gli investimenti aggiuntivi necessari per recuperare competitività. La stessa cifra che ora Ursula von der Leyen vorrebbe fosse destinata nel prossimo quadriennio al riarmo dei singoli Stati.

Per l’ex premier e presidente Bce “la nostra sicurezza è oggi messa in dubbio dal cambiamento nella politica estera del nostro maggior alleato” – gli Usa – “rispetto alla Russia che, con l’invasione dell’Ucraina, ha dimostrato di essere una minaccia concreta per l’Unione Europea. L’Europa è oggi più sola nei fori internazionali, come è accaduto di recente alle Nazioni Unite, e si chiede chi difenderà i suoi confini in caso di aggressione esterna – e con quali mezzi”. Oggi quindi “sono posti in discussione” i valori fondanti dell’Ue, e cioè “pace, prosperità, solidarietà e, insieme all’alleato americano, sicurezza, sovranità e indipendenza”, garantiti per decenni ai cittadini dall’Unione Europea “insieme all’alleato americano”.

In questo quadro “la difesa comune dell’Europa” è “un passaggio obbligato per utilizzare al meglio le tecnologie che dovranno garantire la nostra sicurezza”. Ma, appunto, bisogna farlo attraverso debito comune, che invece è una parte minoritaria (150 miliardi) del piano di von der Leyen. E “coinvolgendo i privati” che sono pronti a finanziare questi investimenti”: un via libera, tra le righe, alla proposta di Giancarlo Giorgetti per mobilitare investimenti privati con una relativamente piccola garanzia pubblica. Draghi sottolinea che in ogni caso “mentre si pianificano nuove risorse occorrerebbe che l’attuale procurement europeo per la difesa – pari a circa 110 miliardi di euro nel 2023 – fosse concentrato su poche piattaforme evolute invece che su numerose piattaforme nazionali, nessuna delle quali veramente competitiva perché essenzialmente dedicata ai mercati domestici”. L’effetto del frazionamento “è deleterio” perché rende Bruxelles dipendente da Washington: “A fronte di investimenti complessivi comunque elevati, i Paesi europei alla fine acquistano gran parte delle piattaforme militari dagli Stati Uniti. Tra il 2020 e il 2024, gli Stati Uniti hanno fornito il 65% dell’importazione di sistemi di difesa degli Stati Europei aderenti alla Nato. Nello stesso periodo l’Italia ha importato circa il 30% dei suoi apparati di difesa dagli Stati Uniti”.

Draghi ha individuato il nodo principale nel costo dell’energia: “Una seria politica di rilancio della competitività europea deve porsi come primo obiettivo la riduzione delle bollette, per imprese e famiglie”. Il problema “è ancora più marcato in Italia, dove i prezzi dell’elettricità all’ingrosso nel 2024 sono stati in media superiori dell’87% rispetto a quelli francesi, del 70% rispetto a quelli spagnoli, e del 38% rispetto a quelli tedeschi. Anche i prezzi del gas all’ingrosso in Italia sono stati mediamente più alti rispetto ai mercati europei”,

Antonio Socci: Possono capovolgere i loro dogmi in un attimo se serve a mantenere il loro potere e se serve alla Germania. #Draghi

Alla guida del governo, #Draghi è stato obiettivamente DISASTROSO (e lo dico dopo che io mi ero illuso su di lui). Ma resta uno dei punti di riferimento del “Partito anti italiano” che oggi è all’opera. La loro parola d’ordine è “Europa Europa”, ma significa Germania e Francia.

“Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa insegnare, dirige. Chi non sa dirigere, fa il banchiere centrale. Chi non sa fare il banchiere centrale e neanche premier italiano, elargisce teorie che contraddicono le sue precedenti e punta alla guida della UE” (semicit.) #Draghi

Lo scopo finale :
Difesa, Mario #Draghi invoca una “catena di comando superiore” in Europa che “coordini eserciti eterogenei per lingua, metodi, armamenti e che sia in grado di distaccarsi dalle priorità nazionali operando come sistema della difesa continentale”. In audizioni alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, l’ex presidente del Consiglio avverte: su competitività e difesa il debito comune è l’unica strada.

Discorso oltre l’eversione. In un paese normale sarebbe già a Regina Coeli.

Il discorso più eversivo della storia italiana è stato portato oggi in Parlamento dall’emissario di sua maestà, Mario Draghi: “Occorre definire una catena di comando di livello superiore che coordini eserciti eterogenei per lingua, metodi, armamenti, e che sia in grado di distaccarsi dalle priorità nazionali operando come sistema di difesa continentale. … Il ricorso al debito comune è l’unica strada. Per attuare molte delle proposte presenti nel rapporto, L’Europa dovrà dunque agire come un solo Stato.”

Ortigia:

ma di preciso #Draghi che rappresenta?? perchè dovremmo ascoltarlo nelle sue elucubrazioni politiche quando ha dimostrato che anche in quelle economiche ha toppato alla grande. L’austerità ha distrutto le economie, il suo governo è stato incapace di gestire il minimo del #PNRR, fallimentare anche quello. Da ex BCE ha lavorato per la Germania e mai per l’Italia. Non e’ stato eletto. Le sue opinioni valgono quanto quelle di un ospite da talk show. Cedere sovranità? impraticabile come da Costituzione. Debito unico, una pernacchia dai paesi del nord, neanche l’eurobond concedono! il #greendeal per cui il rapporto competitività era stato pensato è miseramente stato ridotto a truffa. Ora sposta la competitività sulla difesa: vada a studiare da
@GuidoCrosetto