GUIDO CROSETTO, L’UOMO DI DESTRA CHE AFFERMA CHE LA MELONI DEVE CONTINUARE LA POLITICA DI DRAGHI, DEFINITO “GIGANTE BUONO” DAI GIORNALI MAINSTREAM, SPESSO PRESENTE IN DIVERSI CANALI TELEVISIVI
La sera dello spoglio delle elezioni, giornalisti e uomini della sinistra pur avendo perso le elezioni citavano con una certa soddisfazione la dichiarazione che “Il cofondatore di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto, ha auspicato un’interlocuzione con l’attuale esecutivo per garantire il varo della legge in tempi utili. FdI spera quindi che ‘ci sia un impianto su cui lavorare’…”
Facendo una superficiale ricerca trovo interessante come in un settore quale quello dell’industria militare della DIFESA totalmente controllato dagli uomini del PD ci siano persone come Guido Crosetto Presidente della Orizzonte Sistemi Navali SPA sotto il controllo di LEONARDO. Va ricordato che la società LEONARDO ex Finmeccanica che opera nel settore strategico della difesa è stata coinvolta nella truffa delle elezioni USA 2020 a danno di Trump come riferito all’epoca da vari organi di stampa nazionali e internazionali e come abbiamo riferito https://www.
La storia di Crosetto è interessante. Passa per conservatore perché è stato cofondatore di Fratelli d’Italia. Sarà per via del fatto che si chiamano Fratelli d’Italia, nome preso dall’inno del massone Mameli e per questo hanno goduto di buona stampa?
Ma guardiamo alla sua biografia e scopriamo che Guido Crosetto cresce nella sinistra DC piemontese all’ombra di Giovanni Goria.
https://www.agrariansciences.
Una delle amicizie importanti di Crosetto è quella del fondatore di Slow Food Carlo Petrini che (qui) enuncia la sua dottrina (o meglio ideologia) agro-alimentare assumendo le vesti di “gastronomo-olista” ed evocando cinque “numi tutelari” e cioè il gastronomo francese Jean Anthelme Brillat-Savarin, l’economista e filosofo francese Serge Latouche, malthusiano e teorico della decrescita felice, il fondatore della comunità di Bose Enzo Bianchi, il regista Ermanno Olmi ed infine lo scrittore e regista Pierpaolo Pasolini.
Crosetto è stato, con Carlo Petrini, uno dei fondatori dell’Università di Scienze Gastronomiche nel 2003.
Leggiamo meglio la sua biografia su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/
Guido Crosetto nasce in una famiglia di industriali piemontesi nel settore metalmeccanico (la Agrimec, oggi Crosetto srl, produce dal 1937 rimorchi per l’agricoltura, ma in anni recenti ha espanso la propria attività ai settori immobiliari e turistici).[2] Dopo le superiori, tra il 1982 e il 1987 frequenta la Facoltà di Economia e Commercio all’Università degli Studi di Torino. Interrompe gli studi non laureandosi e si iscrive alla sezione giovanile della Democrazia Cristiana a seguito della morte del padre. Ha destato poi polemiche il fatto che sul sito ufficiale della Camera dei deputati fosse riportato “laureato in economia e commercio”. Crosetto a tal riguardo ha ammesso di aver raccontato una bugia[3].
Le prime attività politiche
Nel periodo di frequenza universitaria, entrò nella Democrazia Cristiana, in cui ricoprì l’incarico di segretario regionale del movimento giovanile e di responsabile nazionale della formazione, dal 1984 al 1990. Divenne consigliere economico del Presidente del Consiglio Giovanni Goria [6].
Crosetto è stato sindaco di Marene (Cuneo) dal 1990 al 2004, eletto sempre come indipendente nella lista civica, da lui creata, “Insieme per Marene”. Nel 1999 viene candidato alla Presidenza della Provincia di Cuneo, come indipendente, da Forza Italia. Arriva al ballottaggio contro il Presidente uscente candidato del centrosinistra, l’ex democristiano Giovanni Quaglia. Mantiene la carica di consigliere provinciale di Cuneo dal 1999 al 2009, ricoprendo l’incarico di capogruppo di Forza Italia. Si iscrive a Forza Italia nel 2000. Ha presieduto la conferenza dei Sindaci dell’ASL Savigliano-Saluzzo-Fossano dal 1993 al 1997.
Deputato di Forza Italia e PdL
Alle elezioni politiche del 2001 Crosetto viene eletto alla Camera per Forza Italia nel collegio Alba-Bra-Langhe e Roero; viene rieletto alle politiche del 2006, sempre con Forza Italia, e alle politiche del 2008 con il Popolo della Libertà. È stato, con Carlo Petrini, uno dei fondatori dell’Università di Scienze Gastronomiche nel 2003. Dal 2003 al 2009 è stato coordinatore regionale del Piemonte per Forza Italia, e responsabile nazionale per il credito e l’industria fino alla nascita del Popolo della Libertà. Fino al 2012 è stato membro del Consiglio nazionale e della direzione del PdL.
Sottosegretario alla Difesa
Nel Governo Berlusconi IV ricopre la carica di sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa. Dal 2010, pur ricoprendo un incarico governativo, ha assunto posizioni molto dure contro la politica economica del ministro Giulio Tremonti. Nel luglio del 2011, a seguito della prima manovra finanziaria, che ha definito “da psichiatra”, ha guidato una protesta interna al Pdl, contestando duramente le scelte del ministro Tremonti e del Governo[7]. Si è distinto, inoltre, per le posizioni critiche verso alcune regole Europee e contro le politiche monetarie della BCE. Fu uno dei pochissimi parlamentari a votare contro il Fiscal Compact e il MES (onore al merito), in dissenso dal gruppo e con dichiarazione personale in aula. Quando il PdL decise di appoggiare il governo Monti, Crosetto dissentì votando contro la maggior parte dei provvedimenti di quel governo (Onore al merito).
Cofondatore di Fratelli d’Italia
Nel corso del 2012 prende sempre più una posizione di dura critica e di distacco dal Governo Monti, nutrendo forti e accesi dissapori anche sull’ipotesi della ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi[11], a differenza di altri colleghi di partito. Ciò provoca una spaccatura all’interno del PdL che lo porta, il 20 dicembre, a creare il nuovo movimento politico conservatore italiano Fratelli d’Italia, insieme agli ex-ministri di AN Giorgia Meloni ed Ignazio La Russa[12]. Fratelli d’Italia si coalizza comunque con il Popolo della Libertà e con la Lega Nord nella Coalizione di centro-destra per cercare di rinnovare e rivitalizzare tale area politica: candidato per un seggio al Senato, nelle liste di Fratelli d’Italia, alle elezioni politiche del febbraio 2013, non viene rieletto perché il partito non supera la soglia di sbarramento del 3%; nello stesso periodo Crosetto ricopre il ruolo di Presidente pro-tempore di Fratelli d’Italia in vista del I congresso nazionale. Da aprile 2013 fino al marzo 2014 è poi coordinatore del partito.
Sempre nel 2014 si candida alla presidenza della Regione Piemonte con Fratelli d’Italia piazzandosi quarto con il 5,73%
Si candida anche alle elezioni europee del maggio 2014 nella Circoscrizione Italia nord-occidentale (che raccoglie i collegi di Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) per FDI dove con 30000 preferenze risulta il primo, dopo la Meloni candidata capolista in tutta Italia, ma il 3,7% del partito non consente a FDI di eleggere rappresentanti in Europa.
Presidente dell’AIAD e il ritorno in politica
Nel settembre 2014 Guido Crosetto lascia l’impegno politico e viene nominato presidente della Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD) di Confindustria.[13]
Nel dicembre 2017 ricompare sulla scena politica partecipando al Congresso di Fratelli d’Italia. Il 28 gennaio 2018 Giorgia Meloni annuncia il ritorno di Crosetto come coordinatore di Fratelli d’Italia e la sua candidatura come capolista alla Camera nelle circoscrizione Piemonte 1, Piemonte 2 e Lombardia 3 per le elezioni politiche del 4 marzo.[14] Viene rieletto deputato nella circoscrizione Lombardia 3.[15].
Crosetto è membro del Comitato Direttivo dell’Istituto Affari Internazionali (IAI). (Per chi non lo sa lo IAI è un think tank fondato nel 1965 su iniziativa di Altiero Spinelli. Lo IAI è un pensatoio della NATO. Promuove l’avanzamento dell’integrazione europea e della cooperazione multilaterale (ne vediamo i risultati). È inserito in un’ampia rete di istituti di ricerca e think tank specializzati nelle relazioni internazionali, interagisce e collabora con il governo, le pubbliche amministrazioni, le istituzioni europee e internazionali, le università, i maggiori attori economici nazionali, i media e i più accreditati think tank internazionali. Vedi https://www.iai.it/it/iai/chi-
Il 23 maggio Crosetto presenta le dimissioni da deputato per tornare a svolgere a tempo pieno il ruolo di presidente dell’AIAD (anche perché i due ruoli sono incompatibili)[16] ma il 17 ottobre la Camera respinge la sua richiesta con 285 voti contrari e 187 favorevoli.[17]. Le sue dimissioni vengono tuttavia accettate il 13 marzo 2019 a seguito di una nuova votazione.[18] Al suo posto subentra Lucrezia Mantovani. Si dimette quindi anche da coordinatore nazionale del partito[19].