I LIMITI DEL PERDONISMO

 

( di Gianluca Marletta)

(Vale per lo Stato)

 

Gli ha violentato le figlie, per vendetta fa uccidere il pedofilo: due arresti in Campania

(https://internapoli.it/omicidio-giuseppe-matarazzo/

 

Vedo che su molte bacheche ci si accapiglia riguardo questo doloroso episodio: “perdonisti” vs “giustizialisti”; chi esalta il gesto, chi lo biasima. Mi permetto alcune riflessioni:
1) Personalmente, ritengo il “perdonismo” uno dei più deprecabili residui (deformati) dell’ormai defunta “coscienza cattolica” italiana. Intendo parlare di quell’orrido malcostume che spinge giornalisti e simili ad intervistare la madre di una vittima -con il cadavere ancora caldo- e a chiederle in diretta: “ha perdonato chi ha preso, stuprato, fatto a pezzi e mangiato sua figlia?”.
Perdonate l’espressione: ma che cazz* significa? Cos’é il PERDONO??
2) E’ bene ribadire che la Legge evangelica del Perdono (quello realmente cristiano) riguarda solo ed esclusivamente la Via spirituale del singolo; può nascere SOLO da una percezione di discacco dal divenire, di immensa fede nella Provvidenza ...che cosa c’entra con le leggi dello stato?

Per quanto riguarda lo Stato, afferma chiaramente San Paolo, “non invano l’autorità porta la SPADA“. SPADA! Capito insipienti rielaboratori del Catechismo? SPADA! Lo Stato ha il dovere di esercitare la giusta violenza verso gli aggressori. Se non vi piace, lasciate il Cristianesimo e arruolatevi nei “figli dell’amore eterno” che ci fate un gran favore!
3) Esiste la diffusa convinzione che la “vendetta privata” sia un atto illecito prim’ancora che incivile. Sbagliato amici! Il singolo può (e deve) rinunciare alla giustizia individuale SOLO nel metro e nella misura in cui vi sia uno Stato che, in maniera “certa e proporzionata”, si assume l’onere di compierla al posto del singolo. Ovvero: io singolo rinuncio a farmi giustizia perché lo Stato fa giustizia al posto (questa è la base d’ogni contratto sociale).
Domanda: ho conosciuto casi di “omicidio aggravato e motivato da futili motivi” in cui il colpevole, dopo 8/9 anni di “buona condotta” e con l’aiuto di qualche preticello è finito a lavorare in cooperativa (magari a qualche km dalla casa della sua vittima). Come può il singolo rinunciare al proprio “diritto alla giustizia” di fronte ad uno Stato del genere?
.. https://internapoli.it/omicidio-giuseppe-matarazzo/.