I nazisti non l’hanno mai fatto

Quale logica o legge distorta consente all’esercito israeliano di costringere le squadre mediche ad abbandonare un ospedale, lasciando che i feriti muoiano da soli nel nord #Gaza ?

https://twitter.com/NourNaim88/status/1844275252928577858

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Ciò che fa l’esercito ucruello israeliano non è MAI stato documentato tra gli orrori perpetrati dai tedeschi sotto il nazismo.

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l’esercito israeliano distrugge case e ville nel villaggio di Yaroun nel Libano meridionale
Non c’è alcun vantaggio strategico in questo. Solo per il gusto di farlo.

Morta in carcere la donna che aveva esposta la bandiera russa a Odessa –

IN PRIMO PIANO – L’Antidiplomatico

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-morta_in_carcere_la_donna_che_aveva_esposta_la_bandiera_russa_a_odessa/45289_57120/

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/esteri/649578/elena-chesakova-morta-infarto-carcere-cittadina-odessa-arrestata-esposto-bandiera-russa-statua-caterina-ii.html

La Germania fornirà o più armi a Israele, afferma il cancelliere Olaf Scholz.

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Israele-Ucraina: da una guerra all’altra, il pellegrinaggio degli ebrei hassidim

Francesca Salvatore – 2 Ottobre 2024

Dal tramonto del 2 ottobre all’imbrunire del 4 ottobre 2024 il mondo ebraico festeggerà la ricorrenza di Rosh Hashanah, un momento di introspezione, astinenza, preghiera e penitenza. Una speciale versione religiosa del Capodanno, nella quale si legge la storia di Abramo, si suona lo shofar-una tromba ricavata dal corno di un montone- si preparano e si condividono cibi speciali.

Non fanno eccezione gli ebrei chassidici, un filone dell’ebraismo ultra-ortodosso derivante da un movimento revivalista del XVIII secolo. L’ebraismo chassidico differisce dall’ebraismo ortodosso per la sua enfasi sull’espressione spirituale emotiva e sulla devozione: infatti, il nome Hasidim significa “i pii“. Se gli ebrei ortodossi apprezzano lo studio rigoroso dei testi e la contemplazione, gli ebrei chassidici cercano una fede più esuberante e sincera. Gli ebrei chassidici sono considerati ultra-ortodossi perché tendono a leggere e interpretare la Torah letteralmente e a seguire leader carismatici. Al culmine della popolarità nel XIX secolo, si stima che circa la metà degli ebrei dell’Europa orientale fosse chassidica: il movimento fu decimato dall’Olocausto ma oggi esistono decine di sette (o corti) chassidiche in Israele e nell’area metropolitana di New York.

Da almeno 200 anni, in occasione di Rosh Hashanah, decine di migliaia di ebrei provenienti da Israele e da altri luoghi si riversano nella piccola città ucraina di Uman per celebrare il capodanno ebraico. Situata a circa 130 miglia a Sud della capitale Kiev, Uman è il luogo di sepoltura di Nachman di Breslov , il fondatore della setta chassidica di Breslov. Pronipote del Baal Shem Tov, il fondatore dell’ebraismo chassidico, Nachman era un mistico ebreo che credeva che Rosh Hashanah fosse un periodo spiritualmente propizio. Molti visitatori di Uman oggi credono che recitare una particolare selezione del Libro dei Salmi sulla sua tomba abbia un potere particolare.

La tradizione del pellegrinaggio di Rosh Hashanah ebbe inizio dopo la morte di Nachman nel 1810, ma per lunghi decenni fu un evento abbastanza di nicchia, spesso celebrato clandestinamente durante l’era comunista. Ma a partire dagli anni Novanta, ha iniziato a crescere in modo esponenziale ed è ora una vera impresa, che attrae decine di migliaia di ebrei (per lo più uomini). Nel corso della festa, i pellegrini si spintonano per avvicinarsi il più possibile alla tomba di Nachman, pregando e mangiano in grandi spazi comuni.

Ma c’è un piccolo problema. Uman è in guerra, come il resto dell’Ucraina. E anche Israele, che è patria per molti (ma non per tutti) gli ebrei chassidici, è in guerra. A giugno di quest’anno Israele ha annunciato l’introduzione di un permesso ETA-IL per i cittadini ucraini che desiderano soggiornare nel Paese per un massimo di 90 giorni. In risposta alle azioni di Israele, l’Ucraina ha promesso di ridurre le proprie restrizioni per i cittadini israeliani. Le nuove regole avrebbero dovuto interessare migliaia di pellegrini israeliani che visitano l’Ucraina ogni anno. Tuttavia, Tel Aviv ha annunciato in seguito che avrebbe posticipato l’introduzione dell’ETA-IL per gli ucraini fino al 2025. A questo proposito, la parte ucraina non ha ancora preso alcuna misura in risposta. Pertanto, i cittadini israeliani possono entrare in Ucraina senza ulteriori complicazioni.

A partire dal 23 settembre, le misure di sicurezza sono state rafforzate a Uman in relazione al pellegrinaggio chassidico. La città introdurrà anche un regime speciale per l’ingresso/uscita e la circolazione dei cittadini. E per paradosso, la guerra “si fermerà”. Come negli anni precedenti, durante il pellegrinaggio chassidico sarà in vigore il regime speciale per l’ingresso, l’uscita e la circolazione dei cittadini. In particolare sarà vietato l’ingresso ai veicoli dall’autostrada M-30 a Uman, fino a via Derevyanka, dall’autostrada M-30 fino a Uman, fino alla via Horikhova; dal villaggio di Rodnykivka alla città di Uman, sulla via Pavlova. Alcune strade saranno soggette a un regime di controllo del traffico più severo. Inoltre, nel quartiere di pellegrinaggio sarà vietata la vendita di bevande alcoliche, fuochi d’artificio e articoli pirotecnici.

In quasi tre anni di guerra in Ucraina, gli ebrei chassidici non hanno mai rinunciato al pellegrinaggio a Uman. Il 12 settembre scorso, il Ministero degli Esteri ucraino ha esortato i pellegrini ebrei a evitare di recarsi nella città per Rosh Hashanah, a causa della guerra con la Russia. “L’attuale aggressione militare su vasta scala della Russia contro l’Ucraina rappresenta una minaccia reale per la vita e la sicurezza delle persone“, aveva affermato il ministero in una nota, aggiungendo che il conflitto “rende impossibile garantire la sicurezza dei cittadini stranieri sul territorio dell’Ucraina“. Lo scorso anno le presenze si sono attestate intorno ai 35mila fedeli: funzionari israeliani e ucraini avevano implorato ai fedeli di stare lontani da Uman, ma senza esito. Quest’anno le previsioni parlano di circa 20mila persone in arrivo: il web pullula di siti specializzati che consigliano come giungere in Ucraina, dispensando consigli, agevolando prenotazioni e perfino assicurazioni.

L’anno scorso, il Ministero degli Affari e del Patrimonio di Gerusalemme, sotto la guida del parlamentare della Knesset Meir Porush, ha assunto la responsabilità della missione, coordinandosi con il Consiglio per la sicurezza nazionale di Israele e gli ambasciatori israeliani nei Paesi per rafforzare il personale di frontiera, consentendo agli israeliani di raggiungere la tomba del rabbino Nachman prima delle festività. Negli ultimi giorni, tuttavia, è stato segnalato che nessun ministero governativo è stato disposto ad assumersi la responsabilità della gestione del progetto per il 2024. Quest’anno in particolare, nel momento in cui è previsto un aumento drammatico del numero di fedeli in viaggio verso Uman e di passaggio attraverso la Moldavia, vi saranno migliaia di cittadini che transiteranno da una zona di guerra a un’altra. Accadrà, inoltre, in giorni molto delicati, non solo per via dell’aggressione eventuale del Libano da parte delle Idf israeliane, ma anche per via dell’approssimarsi di alcune ricorrenze ebraiche come lo Yom Kippur ma, soprattutto, il primo anniversario del massacro del 7 ottobre.