Un lettore mi chiede: ha visto la festa al villone di Bruno Vespa a Manduria, con Zaia e Emiliano? e tutti senza mascherine?
Sono un po’ stanco di queste meraviglie. Da anni parlo dei Ricchi di Stato. Ecco i ricchi di Stato costituiti in oligarchia.
Sono anni che viene taciuto l’elementare conflitto politico: quelli che i soldi dallo Stato li prendono (e tanti) e quelli che allo Stato li danno.
Ma come? er verme de zaia quando fa le conferenze stampa pare che sta dentro Chernobyl https://t.co/GjAtBMIWvn
— LXVI (@LorenzoPXVI) July 9, 2020
Ecco quelli che pagano per il villone, per Zaia, per Emilaino, per il Quirinale, per tutti i ricchi di Stato:
“Fenomenale sgroppata della produzione industriale ITALIANA a maggio”
Non tutto è buio e rovina. E ricordiamo che l’Italia ha la seconda industria per dimensioni nell’eurozona.
Not all doom and gloom, phenomenal beat in Italian industrial production figures in May. Also, let's remember Italy has the second largest industry in the eurozone. https://t.co/fhAMFdCv3q
— Ángel Talavera (@atalaveraEcon) July 10, 2020
“Una sorpresa positiva nella produzione industriale italiana (+ 42% rispetto al mese), porta il livello del prodotto industriale italiano leggermente al di sopra di quello dei suoi pari dell’area dell’euro a maggio. Questo grafico mostra anche che, almeno nella produzione industriale, il rimbalzo sembra essere stato molto simile nell’area dell’euro”.
Lasciate che mi commuova per questo forte, esausto mulo del Nord che, frustato ostacolato, affamato vilipeso in tutti i modi, con uno sforzo supremo cerca di far uscire la carretta italiota dal soldo:
“Il solco delle rote era profondo,
pieno di melma, e così stretto e duro
ch’ogni giro di rota era uno strappo.
L’asino s’avanzava, rantolando
tra una nuvola d’urla e di percosse.
La strada era in pendio: tutto il gran carro
pesava sopra il ciuco e lo spingeva.
Il forzato, il dannato, il torturato,
oh! fece grazia! Le sue forze spente
raccolse, e irrigidendo aspre le corde
sugli spellati muscoli, ed alzando
il grave basto, e resistendo ai colpi
del barrocciaio, trasse con un secco
scricchiolio, fuori, e deviò la ruota”.