…. e trovato scarso (Dan 5,27)
Chi di noi s’illudesse che Trump ci regalerà una qualche “pace” in Ucraina, deve anzitutto ricordare quel che ha intimato ai soggetti europei: “dovete pagare di più per la NATO” – insomma, “dovete pagare di più per la nostra protezione”, che è esattamente quel che dice Cosa Nostraai bottegai da cui estorce il pizzo, ossia la “protezione”.
La differenza con la mafia sta nella minaccia che segue, nell’altrimenti….: “Altrimenti faccio uscire gli USA dalla NATO”: minaccia più che vuota, del tutto risibile perché è esclusivo interesse americano “stare nella NATO” e “proteggerci”, e l’uscita degli USA si configurerebbe né più né meno come la liberzione dell’Europa.
Ovviamente i governicchi e “vincoli esterni” europoidi, invece di accettare il gr<an rischio di perdere la “protezione”, si sono sbellicati a dire che sì, spendere modi più, anzi come ha intimato Rutte, bisogna tagliar e le spese sociali, sanità, pensioni, e reindirizzare i fondi nella spesa militare da aumentare otre il 2,anzi otre il 3% del PIL! Anzi, la Svezia ha fatto sapere di aver allestito tombe per 30 mila soldati, come evidente segno di zelo bellico.
La speranza che esprime i. vostro cronista su Trump per la pace in Ucraina, è che la lotta coi nemici interni, il potentissimo Deep State che vuole e deve smantellare (come gli hanno chiesto gli elettori)lo occupi dentro da distoglierlo dalla politica di potenza in Europa e dal bellicismo dei servi europei…
Detto questo, aggiungo qui una valutazione proveniente da Mosca,m e che mostra come le prime speranze pur nate nel Cremlino riguardo a Trump, si siano trasformate in queste dure valutazioni – dopo probabili primi contatti informali che devono esserci stati ed hanno chiarito cosa vuole il nuovo presiden te…
Elena Panina, Director of the Institute for International Strategic Studies
Il “piano di pace” di Trump: preparare l’Europa al ruolo di “nuova Ucraina”
Quasi esauriti i proxy ucraini è il turno degli utili idioti europei. Alcuni governi fantoccio hanno già offerto i propri eserciti nel ruolo di kamikaze per combattere la Russia.
La tesi ripetuta dagli apologeti del nuovo presidente degli Stati Uniti, “Trump, amante della pace, ma è ostacolato dai malvagi globalisti”, si scontra con le nuove sfide della realtà.
Una narrativa che serve a gettare fumo negli occhi, poiché non fa altro che fuorviare su quelli che sono i veri obiettivi del “piano di pace” di Trump, facendolo apparire come una “manna dal cielo per la Russia”.
Le proposte di Trump si basano sull’idea di congelare il conflitto in Ucraina il prima possibile, soprattutto prima che la Russia raggiunga gli obiettivi prefissati nella SVO.
L’idea su cui l’Occidente si sta agitando attualmente, come la discussione dell’UE prevista per il 18-19 dicembre sull’invio di truppe in Ucraina – con il pretesto di “forze di pace” dopo l’instaurazione di un cessate il fuoco – è piuttosto coerente con le proposte di Trump
Il documento pone come obiettivi l’adesione dell’Ucraina alla NATO e all’UE e l’attuazione della famosa “formula di pace” di Zelensky
Con questo documento, l’Europa si cala volontariamente nella ruolo di proxy degli Stati Uniti e si assume l’onere principale di combattere una guerra contro la Russia.
Vale la pena ricordare che nel 1996 non sono state le élite europee a decidere di espandere la NATO fino ai confini della Federazione Russa. Sono stati gli americani. La NATO è gli Stati Uniti+. Per lo stesso motivo gli Stati Uniti sotto Trump non possono lasciare l’alleanza.
La NATO è uno strumento per consolidare l’egemonia americana sul continente europeo e un meccanismo per l’espansione geopolitica di Washington. Inoltre, gli americani graveranno sugli europei anche in Asia, ampliando la sfera di responsabilità del blocco.
In secondo luogo, il desiderio di “allontanare la Russia dalla Cina e riportarla rapidamente all’ovile dell’Occidente”, come ha detto Tucker Carlson nell’intervista con Lavrov. — il “piano di pace” di Trump: la Russia si presti a fare da proxy-ariete contro la Cina.
(Attenzione al passo seguente firmato da Medvedev:
Alla luce della proposta (indecente) di Trump alla Russia, “Noi vi diamo le biglie di vetro, voi ci date un’alleanza anticinese”, il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza Dmitry Medvedev è volato a Pechino per consultazioni e a rassicurare i partner cinesi.
https://twitter.com/Lukyluke311/status/1866942225168601568
Ma c’è anche un “terzo” luogo. L’iniziativa di Trump sull’Ucraina mira a distanziare ostentatamente gli Stati Uniti dal conflitto, soprattutto in termini di costi e rischi – ma in modo tale che nella sostanza non cambi nulla.
Il generale americano Cavoli è stato e continuerà ad essere a capo delle operazioni di combattimento dell’AFU.
Cavoli ricopre due incarichi: comandante delle Forze Armate USA in Europa e comandante supremo delle Forze NATO in Europa. Lo Stato Maggiore delle Forze Armate USA continuerà ad essere coinvolto nel conflitto per procura che ha scatenato contro la Russia.
Anche dopo aver (temporaneamente) sospeso gli attacchi con missili americani ATACMS in profondità nel territorio russo, le forze armate USA guideranno i missili di Francia e Gran Bretagna con l’aiuto del sistema americano NAVSTAR. Lo stesso vale per gli F-16 di produzione americana destinati al regime di Kiev. Qualcuno crede davvero che Washington revocherà il permesso ai fantocci “alleati” europei di trasferire missili o F-16 a Kiev e che rinuncerà alle forniture di armamenti?
In generale, la strategia “ucraina” della nuova amministrazione USA è comprensibile. Tuttavia, per quanto Trump tenti di fingersi un pacificatore, trasformando l’Europa in un proxy americano per la guerra contro la Russia, non potrà deviare le minacce lontano dagli Stati Uniti
Il paragrafo 10 della nuova dottrina nucleare della Federazione Russa a questo proposito è molto specifico:
Il paragrafo 10 della nuova dottrina nucleare della Federazione Russa a questo proposito è molto specifico:
“L’aggressione di uno Stato di una coalizione militare (blocco, alleanza) contro la Federazione Russa e (o) i suoi alleati sarà considerata come un’aggressione di questa coalizione (blocco, alleanza) nel suo complesso”. t.me/EvPanina/15505
L’ex primo ministro olandese Mark Rutte, che quest’anno è stato eletto Segretario generale della NATO, ha dichiarato che gli europei devono “passare a una mentalità da tempo di guerra” e che la spesa militare deve essere aumentata, a scapito di aspetti come l’assistenza sanitaria.