RAID PUNITIVO
Vipiteno, alla sfilata dei Krampus bastonate agli immigrati: il corteo diventa una mattanza
Krampus, parla il sindaco di Vipiteno: “Nessun immigrato ma attori con faccia colorata”
Vipiteno, 9 dic – Non ci sarebbe stata alcuna violenza ai danni di immigrati ad opera dei krampus di Vipiteno. Ieri molte testate giornalistiche, tra cui il nostro giornale, hanno rilanciato la notizia apparsa su diversi quotidiani locali tra cui L’Adige, la Voce del Trentino e la Voce di Bolzano, in cui veniva presa in considerazione l’ipotesi che le vittime dei diavoli natalizi fossero degli extracomunitari, per via del colore scuro dei loro volti.
Il sindaco smentisce
Ma da più parti nel corso della giornata è arrivata la smentita: non si è trattato di episodi di violenza ai danni di africani, ma di una manifestazione che coinvolge conoscenti con la faccia dipinta di nero. Le “vittime” dei krampus facevano in realtà parte della messinscena. Si chiamano Tratzer, e il loro ruolo è quello di sfidare e di provocare i demoni. Sono giovani e giovanissimi – tra cui anche parecchie ragazze – che indossano strati di indumenti uno sull’altro per attutire le frustate dei diavolacci. Qui la galleria dell’evento. Lo ha spiegato il sindaco di Vipiteno, Fritz Karl Messner, ai microfoni di Rainews: “Non sono stati atti di violenza. Non c’era nessun ferito. Tutti gli attori sono registrati in comune e vengono comunicati anche ai carabinieri”. I militari dell’arma, dal canto loro, confermano che non ci sono denunce né indagati.
La testimonianza di una “vittima”
A sostegno di quanto dichiarato dal primo cittadino di Vipiteno, ecco che ieri è comparso su Facebook il post di Maximilian Ploner, il ragazzo con la giacca blu che nel video viene preso a calci da due krampus: “Sono io quello con la giacca blu che ha preso il calcio stando per terra. Per me le scene nel video non sono assolutamente gravi. Io, come ogni anno, sono partito con i miei amici già la mattina a cercare i diavoli, perché noi vogliamo prendere le ‘botte’. Infatti non vediamo l‘ora finché finalmente arriva il 5 dicembre”, chiarisce. “Siamo come dei piccoli bambini che aspettano Natale. Il giorno dei diavoli per tantissimi Vipitenesi è il giorno più bello di tutto l‘anno. Forse per persone che non sanno di che cosa si tratta il video può sembrare brutale, pero per noi è normale”. Le scene del video – spiega Ploner “si sono svolte intorno alle ore 13:00-13:30 e tutti noi Tratzer abbiamo continuato nello stesso modo fino alla sera. E questo dimostra che veramente non è cosi grave quello che è successo e che anche ci piace a trascorrere la giornata prendendo botte“. E conclude smentendo la notizia della presenza di immigrati: “E ancora qualcosa che riguarda l’accusa del razzismo: sono nato a Vipiteno e conosco ognuno che c’é nel video, sia diavoli ma anche Tratzer, e nessuno di loro è un migrante. Sono amico dei diavoli di Vipiteno e scrivo queste righe, perché non voglio che qualsiasi cosa metta in pericolo questo giorno per me meraviglioso. Cordiali saluti di un Tratzer vero”.