Ordine di servizio: recitare un Rosario il primo di ogni mese – dunque si comincia dal 1° gennaio – per l’intero 2016: a questo ha chiamato il cardinal Raymond Burke i fedeli americani. Bisogna che siano almeno un milione, per il successo della Operation Storm Heaven, Assalto al Cielo (by prayer, con la preghiera). Niente impedisce che vi si associno volontari da altri paesi, dato il motivo della chiamata: “perché la Luce della Verità splenda chiaramente nella Chiesa e la pace regni nei cuori dei credenti”.
Il cardinal Burke è la più influente figura epurata da El Papa, che l’ha cacciato dalla Congregazione dei Santi per confinarlo a fare il confessore dei Cavalieri di Malta. Come sempre, nessuna accusa è stata chiaramente formulata: ma – come ha spiegato Massimo Introvigne ai suoi adepti, intimando loro di isolare Burke – sarebbe “organicamente inserito in un network anticonciliarista»,e infatti ha rilasciato “interviste ripetute a blog anticonciliaristi» (mica come Bergoglio che racconta i suoi progetti a Scalfari) s’è reso colpevole di«interferenze improprie nella questione dei Francescani dell’Immacolata» (ha provato a difendere i 700 frati e suore perseguitati senza pietà né misericordia) e addirittura – imperdonabile – ha espresso “sostegno alla prossima Marcia della Vita». Ma il peggio di tutto è che Burke non solo ha “firmato, ma promosso” la “Supplica al Papa sul Sinodo”: quel documento cioè con cui, eminenti monsignori si sono opposti apertamente e rispettosamente alle trame occulte dei Kasper e i sotterfugi dello stesso Bergoglio, chiedendo al Santo Padre “una parola chiarificatrice” sul matrimonio e sulla “eventualità che in seno alla Chiesa si apra una breccia tale da permettere l’adulterio – in seguito all’accesso all’Eucaristia di coppie divorziate e risposate civilmente – e perfino una virtuale accettazione delle unioni omosessuali”.
Nella nuova ‘chiesa’ della misericordia, chi si firma è perduto: El Papa si vendica dei leali oppositori, sopprime i critici, li punisce ripetutamente, riducendoli al silenzio; e difatti s’è allevato tutta una torma di lecchini e lecconi di carriera – non minore piaga della sua Chiesa.
Il cardinal Burke ha indetto la campagna per del Rosario per lo Splendore della Verità (Veritatsi Splendor) nella Chiesa, l’8 dicembre scorso, festa dell’Immacolata. Il male che sembra travolgere l’America e il mondo, ha scritto in un comunicato, lascia molti fedeli scoraggiati. E “la prima tentazione di Satana per spezzarci è lo scoraggiamento. Questa tentazione è solo un’illusione, perché Cristo vivo in noi ci dà sempre coraggio, anche nei tempi delle prove più gravi. In tali tempi, come oggi, dobbiamo pregare più che mai, specialmente davanti alla presenza del Santissimo Sacramento, e tutto il giorno. Abbiate coraggio, amati fratelli e sorelle! Persistete con sicura Speranza! Assediamo insieme il Cielo con assidua preghiera”.
Come i lettori sanno, suor Lucia di Fatima ha scritto: “Da quando la Vergine SS. ha dato grande efficacia al rosario, non c’è problema materiale, ne spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere con il S. Rosario e con i nostri sacrifici.”
Il Rosario è l’arma geopolitica di disarmati. Nel 1947, quando l’Austria era occupata dalle forze armate sovietiche, un cappuccino di nome padre Petrus Pavlicek lanciò la “crociata riparatrice del Rosario” (Rosenkranzsühnenkreuzzug) specificamente diretta alla Vergine di Fatima, la Madonna Pellegrina la cui statua Pio XII inviò in giro per l’Europa devastata. Mezzo milione di austriaci si unirono via via alla campagna. Il 15 maggio 1955, i sovietici si ritirarono da Vienna: la prima ed ultima volta che il potere bolscevico abbandonò unilateralmente e spontaneamente un Paese occupato. Sento rivolte a me e alla mia rabbia l’esortazione che la Madonna volse a Don Stefano Gobbi “..Invece di inveire, prendete in mano, impugnate il Rosario, l’arma che vincerà il mondo della tenebra. Fatevi apostoli del mio Rosario. Ogni anima orante è una macchina che lega ogni Ave a me rivolta”.
Dunque io comincio il 1 gennaio, e chiedo ai 25 lettori di unirsi al cardinale e agli americani cattolici.
Di mio aggiungo solo una cosa. A Natale, l’Imam Khamenei ha fatto visita ad alcune famiglie di cristiani (Assiri, credo), famiglie di “martiri”, ossia combattenti morti durante la guerra contro l’Irak di Saddam (otto anni: 1980-88) che giustamente là chiamano “la guerra imposta” dagli Usa che armò l’irakeno contro a repubblica islamica. Durante questa visita, Khamenei ha detto: “Nell’Islam, chiunque neghi l’infallibilità del nobile Gesù e della nobile Maria è fuoriuscito dalla religione islamica. E’ questo il nostro rispetto nei confronti del cristianesimo”. Da un alto musulmano mi son sentito ricordare, insegnare, l’infallibilità di Gesù e della Vergine. L’infallibilità della sua promessa: non praevalebunt. Forza, Operation Storm Heaven.