IL CONFORMISTA paneuropeo

(Pensieri per ferie)

“Trionfa oggi in tutta l’area continentale […]  un tipo d’uomo fatto di fretta, montato su null’altro che su alcune esigue e povere astrazioni e che, perciò stesso, è identico da un capo dell’Europa all’altro. A lui si deve il triste aspetto di asfissiante monotonia che va assumendo la vita in tutto  il continente.  Quest’uomo  massa è l’uomo previamente svuotato della propria storia, senza passato nelle viscere e, pertanto,  docile  a tutte le discipline chiamate “internazionali”. Più che un uomo, è una carcassa d’uomo costituito di meri idola fori; manca di un “dentro”, di una intimità sua, inesorabile e inalienabile, di un io che non si possa revocare.  Di qui il fato che è sempre disponibile per fingere di essere qualsiasi cosa. Ha solo appetiti; crede che ha solo diritti e non crede che ha obbligazioni: l’è l’uomo senza nobiltà che obbliga, – sine nobilitate, snob.

[…]

Siccome lo snob è privo di destino proprio,siccome non sente che  egli esiste sul pianeta per fare qualcosa di determinato e intrasferibile, è incapace di intendere  che vi   sono missioni particolari e particolari messaggi. Per questa ragione è ostile alla libertà, di una ostilità  che assomiglia a quella del sordo verso la parola. In Europa, la libertà ha sempre significato la franchigia per essere quello che autenticamente siamo. Si capisce che aspiri  a prescindere da essa chi non ha qualcosa di autentico da fare.

José Ortega y Gasset, La Ribellione delle Masse, Prologo per i francesi, 1937)

 

“Il pericolo del prussiano è che è pronto a combattere  per vecchi errori come  fossero nuove verità. Ha  quella che crede una idea nuova; e la  applicherà a tutti.  Di fatto  è solo una falsa generalizzazione; ma  lui cercherà davvero di renderla generale.  Ha colto qualche superficiale semplificazione, e immagina che non ne abbiamo mai sentito parlare”  (G.K. Chesterton)

“Se siamo incolti, non sapremo quanto vecchie sono le idee  nuove”  (If we are uneducated, we shall not know how very old are all new ideas).

Una cosa morta  può andare con la corrente, ma solo una viva può andare controcorrente. (G.K. Chesterton)

Una civiltà non  crolla come un edificio;  si direbbe  con molta più precisione che essa si svuota a  poco a poci della propria sostanza, fino a che non n resta che la buccia, e una civiltà sparisce con la  specie d’uomo, il tipo di umanità, da  essa uscito.  Georges Bernanos, La France  contre les robots.

 

Scorretto

“Quando gli abitanti del pianeta saranno un po’ più  difficili, io mi farò naturalizzare  umano.  Nell’attesa, preferisco restare fascista,  benché sia barocco e  faticoso.   Roger Nimier (1925-1962)