Il Covid e il principio verità

La verità non se l’è mai passata bene. Sempre il potere ha piegato i fatti ai propri interessi e ha fornito ai popoli informazioni di parte, autentiche menzogne o, nel migliore dei casi, mezze verità. Chi scrive, con l’intento di offrire una visione diversa dalle versione ufficiale, ha pubblicato un libro dal titolo ambizioso: Il principio verità ( Nexus Editrice, 2024).

Nessuno possiede la verità, ma ciascuno ha il diritto di ricercarla. Sui grandi eventi della storia, dobbiamo pretenderla. L’impegno è smascherare le falsità della narrazione dominante, spesso l’unica a cui hanno accesso milioni di persone.

L’epidemia di Covid è stata un gigantesco – purtroppo riuscito – esercizio di menzogna di cui le oligarchie di potere hanno approfittato per testare la loro capacità di dominare individui e popoli attraverso la paura, sotto forma di un nemico invisibile, il virus, un esserino minuscolo capace di penetrare dentro di noi, contagiare- contagio è la parola simbolo del triennio pandemico- togliere la vita.

Sin dall’inizio qualcosa nella narrativa ufficiale non reggeva, a partire dall’affermazione apodittica che il coronavirus fosse stato originato dai pipistrelli a Wuhan, Cina.

Lentamente, molto lentamente, qualcuno ha cominciato a dubitare e la prima sorpresa fu la scoperta che, per iniziativa di Bill Gates e di altri potenti, era stata svolta nel 2019 un’esercitazione relativa a comportamenti, condotte, misure da intraprendere in caso di pandemia. Strana coincidenza. Poi è venuto alla luce che a Wuhan ha sede un importante laboratorio che si occupa di virus. Controllato dal governo cinese, ma realizzato con la collaborazione di governi e aziende occidentali.

Si  apprese così l’esistenza di laboratori impegnati nel “guadagno di funzione”, ossia il rafforzamento dei ceppi virali, ufficialmente per combatterli e trovare le contromisure. Abbiamo scoperto di essere seduti su bombe chimiche in grado di provocare danni drammatici. Autentiche armi di distruzione di massa, sia che ne sfugga il controllo, sia per scelta criminale. Successivamente è comparso il cosiddetto vaccino, con grande profitto per i produttori ed immenso entusiasmo per la velocità con cui la scienza aveva trovato il rimedio alla nuova peste; poi la corsa all’inoculazione di massa.

Presto sono comparse reazioni negative a un preparato il cui scopo dichiarato è trasmettere veri e propri messaggi all’organismo per stimolarne la reazione difensiva e intanto modificarlo geneticamente.
Contestualmente abbiamo sopportato restrizioni, chiusure, prescrizioni che hanno travolto le nostre vite, oltrepassando leggi, garanzie costituzionali, diritti individuali.

In nome della vita, della salute, secondo la versione ufficiale; in base al paradigma della sorveglianza, dell’appropriazione del corpo dei cittadini da parte del potere, secondo altri. Non conosciamo la verità, ma vogliamo capire ciò che abbiamo vissuto. Lo dobbiamo a noi stessi, ai morti, ai malati e alle future generazioni. La controinformazione ha un onere in più rispetto alla vulgata ufficiale: deve rifuggire le semplificazioni, la tentazione di accusare a ogni costo i potenti ( finanza, tecnostruttura, Big Pharma, organizzazioni internazionali, governi) e attingere, con lo scrupolo dello storico, la mente libera da pregiudizi e la pazienza , alle fonti più varie, a quanto può essere dimostrato o ritenuto verosimile dopo un rigoroso lavoro di analisi. Ci vuole tempo, la verità quasi mai è immediata, il suo è un cammino ricco di asperità.

Il principio-verità ha bisogno di onestà intellettuale, capacità di riconoscere errori e non può scartare a priori alcun documento. Nella fattispecie, la fonte
ha l’importanza della commissione sul Covid del Congresso degli Stati Uniti, che ha concluso i lavori dopo due anni e pubblicato le sue conclusioni.
Non sappiamo se dica tutta la verità, ma è un contributo di enorme interesse che stranamente (o forse no, poiché il principio-verità non è popolare) la stampa, le televisioni, i mezzi di comunicazione non stanno diffondendo, pur essendo un atto dello Stato più potente del mondo. Le conclusioni sono devastanti per la narrazione ufficiale, per quanto abbiamo subito, per la verità negata.

La commissione ha esaminato oltre cento relazioni, effettuato decine di audizioni e studiato un milione di pagine di documenti. Il rapporto finale mostra una realtà molto diversa da quella raccontata alla popolazione, ancora considerata verità dalla maggioranza. Sconcertano gli investimenti sul guadagno di funzione, ossia l’alterazione genetica dei virus per conferire loro maggiore pericolosità. I difensori di queste pratiche sostengono che lo scopo è difendere la popolazione, ma la
manipolazione è un rischio serio e imprevedibile.

Per quanto riguarda l’origine dell’epidemia, la tesi americana è che il Covid è emerso in un laboratorio di Wuhan. Gli argomenti a sostegno sono vari: il virus ha una caratteristica biologica che non si trova in natura; dai dati emerge che tutti i casi derivano da un’unica infezione nell’uomo, contrariamente a quanto accadeva nelle pandemie precedenti; Wuhan ospita il più grande laboratorio di ricerca virologica della Cina, che esegue esperimenti di guadagno di funzione con livelli di biosicurezza inadeguati. I suoi ricercatori si sono ammalati di un virus simile al Covid nell’autunno 2019, mesi prima dei casi rilevati nel mercato.

Il rapporto ritiene altresì che, in base a tutti i criteri scientifici, se ci fossero evidenze di un’origine naturale, sarebbero ormai venute alla luce. Ciò contraddice clamorosamente l’articolo pubblicato a marzo 2020 dalla rivista Nature medicine, firmato da un gruppo di eminenti virologi, che accreditò presso la comunità scientifica e i governi di tutto il mondo la teoria dell’origine naturale del Covid. “ L’origine prossimale della SARS-CoV-2 che è stata ripetutamente utilizzata dai funzionari della sanità pubblica e dai media per screditare la teoria delle perdite di laboratorio, è stata guidata dal dottor Anthony Fauci ( il consigliere medico capo di due presidenti Usa N.d.A,) per promuovere la narrativa secondo cui il Covid 19 ha avuto origine in natura”. E ancora : “un incidente che ha coinvolto il laboratorio di guadagno di funzione è molto probabilmente l’origine di Covid 19. Gli attuali meccanismi governativi per supervisionare questa pericolosa ricerca sono incompleti, eccessivamente complicati e privi di applicabilità globale”.

I critici della teoria dell’origine naturale del Covid hanno indicato come corresponsabile l’Organizzazione Non Governativa americana EcoHealth per aver dirottato ingenti finanziamenti dagli istituti sanitari statunitensi al laboratorio di Wuhan per indagini sul guadagno di funzione dei virus. I rapporti del suo presidente Peter Daszak con Fauci sono conclamati. “ EcoHealth, sotto la guida di Daszak, ha utilizzato il denaro dei contribuenti americani per facilitare pericolose ricerche sul guadagno di funzione a Wuhan. Dopo che la sottocommissione ha pubblicato le prove che EcoHealth aveva violato i termini della sovvenzione ricevuta dal National Institute of Health (NIH), il Dipartimento statunitense della salute (HHS) ha avviato una procedura di interdizione e ha sospeso i finanziamenti.

Le procedure del NIH per il finanziamento e la supervisione di ricerche potenzialmente pericolose sono carenti, inaffidabili e rappresentano una seria minaccia sia per la salute pubblica che per la sicurezza nazionale – Secondo il rapporto nessuna delle misure coercitive adottate dai governi nazionali aveva  un fondamento. Purtroppo la commissione americana non ha approfondito il ruolo di Big Pharma né indagato su profitti e metodologie. “La raccomandazione sul distanziamento sociale che ha portato alla chiusura di scuole e imprese era arbitraria e priva di fondamento scientifico. “ Dunque, la nostra vita è stata sconvolta, terribili paure sono state alimentate, interessi economici immensi sono stati danneggiati senza una valida ragione.

Altrettanto arbitraria è stata l’imposizione dell’uso di mascherine. “Non c’erano prove conclusive che proteggessero efficacemente dal Covid 19. “ La struttura tessile delle mascherine non è preparata per bloccare le particelle microscopiche dei virioni.

Ce n’è anche per i confinamenti e la reclusione forzata cui siamo stati costretti. “I lockdown prolungati hanno causato danni incommensurabili non solo all’economia, ma anche alla salute fisica e mentale dei cittadini, con un effetto particolarmente negativo sui più giovani.

Invece di dare priorità alla protezione delle popolazioni più vulnerabili, le politiche del governo federale e statale hanno costretto milioni di americani a rinunciare a elementi cruciali di una vita sana e finanziariamente solida”. Ancora oggi continuano a manifestarsi problemi psicosociali derivanti dal confinamento.

Il potere ha diffuso “disinformazione attraverso messaggi contrastanti, reazioni istintive e mancanza di trasparenza. Tra gli esempi più eclatanti di diffuse campagne di disinformazione, il governo ha ingiustamente demonizzato l’uso di farmaci non autorizzati e la teoria delle fughe di dati dai laboratori”.

Il rapporto continua: “l’amministrazione ha persino utilizzato metodi antidemocratici e probabilmente incostituzionali, inclusa la pressione sulle società di social media affinché censurassero determinati contenuti sul Covid 19 per combattere ciò che considerava disinformazione”.

https://twitter.com/___Anna22/status/1875175431605006812

Quindi i critici non erano criminali, negazionisti o terrapiattisti.

Il vaccino, “contrariamente alle promesse, non ha fermato la diffusione o la trasmissione del virus”. Forse ha addirittura contribuito a indebolire gli organismi degli ipervaccinati.

La sua approvazione è stata affrettata “per rispettare una tempistica arbitraria. Due importanti scienziati della FDA, l’organismo federale che si occupa dei farmaci, hanno messo in guardia dal pericolo di affrettare l’ approvazione del vaccino e della probabilità di eventi avversi. “Sono stati ignorati e giorni dopo è stata ordinata la vaccinazione di massa”.
Come sia stata possibile la rapida produzione di milioni di dosi resta senza risposta. “Le linee guida sui vaccini non erano supportate dalla scienza e hanno causato più danni che benefici. I sistemi di segnalazione dei danni hanno creato confusione, non sono riusciti a informare adeguatamente il pubblico sui danni da vaccino e hanno eroso la fiducia del pubblico nella sicurezza dei vaccini durante la pandemia”.

Importantissime sono le informazioni sull’impatto della chiusura delle scuole, su come sono state prese le decisioni, nonché le prove di una diffusa perdita di apprendimento e altri effetti negativi . “La scienza non ha mai giustificato chiusure prolungate delle scuole.

È improbabile che i bambini contribuiscano alla diffusione del Covid-19 o soffrano di malattie gravi o decessi. Invece, a seguito della chiusura delle scuole, hanno sperimentato una perdita dell’apprendimento, tassi più elevati di disagio psicologico e una diminuzione del benessere fisico”. E qualche volta sono stati accusati della morte dei nonni. “I dati dei test standardizzati mostrano che i bambini hanno perso decenni di progressi accademici a causa della chiusura delle scuole. Anche i problemi di salute fisica e mentale sono saliti alle stelle: i tentativi di suicidio da parte delle ragazze tra i dodici e i diciassette anni sono aumentati del cinquantuno per cento “.

La conclusione è sconfortante. Al netto delle polemiche interne americane in un periodo di forte contrapposizione politica, il rapporto afferma che il potere ha mentito su tutto.

Sull’origine del virus, sulla necessità del distanziamento, sul confinamento, sul siero come soluzione, forse sulla sua stessa utilità curativa.

La relazione americana appare un’onesta approssimazione della verità, la prima, anche se non risponde a molte domande. Quanti morti ci sono stati in totale? Perché ci sono stati meno decessi nell’Africa impoverita che nell’Occidente ipermedicalizzato?

Di sicuro i governi hanno usato la menzogna per imbavagliarci e sottoporci a trattamenti e divieti privi di riscontro scientifico.
Dopo il Covid avanza una società disposta a piegarsi di fronte a qualsiasi minaccia, a credere a ogni emergenza designata dall’alto.

https://twitter.com/itsmeback_/status/1875613794698981468

La censura e la cancellazione della critica continuano. Il siero non ci ha immunizzato dagli abusi del potere. La menzogna è il liquido amniotico in cui siamo immersi, mentre chi cerca la verità- qualunque essa sia- è stigmatizzato, attaccato, ridicolizzato. La bugia si è costituita in regime di vita, potere universale che tiene incatenati. La pandemia è stata il terreno di verifica della capacità di resistenza di masse credule soggiogate dalla paura.

Accertato che la nostra resistenza era nulla, che i dissidenti potevano essere tranquillamente colpiti tra gli applausi della folla, il sistema – stampa, televisione, politica, economia, cultura- ha potuto propalare le menzogne più grandi, certo di essere creduto. Il sistema ha creato una sorta di Matrix che ha permesso all’oligarchia di condurci come un docile gregge all’ovile della rinuncia alla verità.

Serve tornare alla lezione di Alexsandr Solzhenitsyn: se non abbiamo il coraggio della verità, che almeno la menzogna non ci abbia tra i suoi complici.

Vaccini e malattie, ecco le vostre storie. Quelle che il regime non ...

Per affinità di informazione:

LA MALATTIA DELLA VON DER LEYEN COINCIDE CON LE DATE DEL PROCESSO CONTRO DI LEI.

Ursula #VonDerLeyen annuncia di essere molto malata, affetta da “grave polmonite”! Ha appena cancellato tutti gli impegni per “almeno 2 settimane”!

Immagine

Lunedì si è svolto il suo processo #PfizerGate a Liegi… (vedi: https://dhnet.be/actu/monde/2025/01/03/ursula-von-der-leyen-est-atteinte-dune-pneumonie-la-presidente-a-annule-ses-rendez-vous-exterieurs-pour-les-deux-premieres-semaines-de-janvier-DYDILK5HZRFFDCXLF3KRJR4MJM/…)