Il Green che spopola . E’ fatto per questo

Due  notizie, la prima interessante anche per la misteriosa identità della danneggiata: che mestiere fa la donna di origine brasiliana e “il belga” che hanno auto di tal lusso in una frazione di Udine?

AUTO ELETTRICHE..

IL GREEN CHE INFIAMMA!

Auto prende fuoco in un garage, condominio sgomberato. Ingenti i danni

Un incendio si è sviluppato nella notte tra il 2 e il 3 luglio, nel garage di un condominio di via della Vigna a Udine. Le fiamme si sono sviluppate attorno a mezzanotte, partendo da un’auto, una Mercedes nuova del valore di oltre 40mila euro: il veicolo era in fase di ricarica, nell’autorimessa, quando la batteria è andata in corto circuito e ha preso fuoco.

Il mezzo, di proprietà di una donna di origine brasiliana di 39 anni, è andato completamente distrutto, così come l’auto vicina, una Mercedes classe S del valore di 100mila euro, di un 66enne belga. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Norm e della stazione di Udine Est, e i vigili del fuoco di Udine che hanno domato le fiamme.

Non risultano persone ferite, ma i danni sono ingenti, anche solo considerando il valore delle due auto.

Il condominio è stato temporaneamente sgomberato per verificarne l’agibilità e tutti gli inquilini sono stati fatti uscire in strada;

https://www.friulioggi.it/udine/incendio-auto-garage-udine-danni-ingenti-3-luglio-2024/

Speriamo nella ribellione dei sardi:

Paesaggio sardo in pericolo, il dossier: 3.700 pale eoliche e fotovoltaico su 86.212 campi di calcio

L’Unione Sarda rende disponibili tutti i dati sull’invasione fuori controllo degli impianti per le energie rinnovabili previsti nell’Isola e sui miliardi che fanno gola agli speculatori

Fotovoltaico e eolico, le minacce per il paesaggio sardo
Fotovoltaico e eolico, le minacce per il paesaggio sardo

In Sardegna è in corso un processo di deformazione del paesaggio. Se non verrà fermato, il risultato – allora inevitabile – sarà uno solo: la distruzione di quel patrimonio, unico, dell’Isola. Per questo è necessario che chi ha cuore il suo destino, i sardi ma non solo, abbia a disposizione tutti gli strumenti per comprendere la portata del devastante impatto degli impianti per la produzione di energia rinnovabile, che si intende realizzare al di fuori di ogni pianificazione o proporzione con le necessità della popolazione e dello stesso ambiente. A tutto vantaggio di chi specula su vento e sole della Sardegna, per guadagnare miliardi.

Ed ecco perché L’Unione Sarda pubblica un dossier con tutti i dati su un fenomeno che non può che essere definito in un solo modo: un’invasione. Di pale eoliche alte centinaia di metri, piantata a terra e galleggianti sul mare, ma anche di immense distese di pannelli fotovoltaici.

QUI È CONSULTABILE IL DOSSIER CON TUTTI I DATI

Parlano i numeri, resi pubblici durante il forum “Insularità è paesaggio & ambiente” che si è tenuto nei giorni scorsi nella sede dell’Unione Sarda. A illustrarli, l’editore Sergio Zuncheddu.   

I numeri dell'eolico on-shore in Sardegna

I numeri dell’eolico on-shore in Sardegna

La loro fonte è ufficiale: Terna, la società preposta a ricevere e istruire le pratiche di allaccio alla rete elettrica per tutti gli impianti. Poi ci sono i calcoli economici: cifre astronomiche per chi le incassa, poco o niente per chi vede compromesso il territorio. 

L’Unione Sarda aveva lanciato l’allarme sul tema già a marzo del 2022, quando il processo era già in essere: “Sos Sardegna” era il titolo della  prima pagina del 13 marzo, disegnata al di fuori della grafica ordinaria utilizzata nelle edizioni quotidiane. Si volle, già allora, puntare l’attenzione sulla straordinarietà di quanto stava accadendo. C’erano i dati sulla presenza (aggiornata a quei giorni) di impianti eolici e pannelli fotovoltaici sul suolo isolano e le previsioni per il futuro, sempre basate su carte ufficiali. Cifre impressionanti. Che ora sono più che raddoppiate.

I numeri dell'eolico off-shore in SardegnaI numeri dell’eolico off-shore in Sardegna

Secondo l’ultimo report di Terna, aggiornato al 31 marzo, in Sardegna sono state presentate 809 richieste di allaccio di impianti di produzione di energia rinnovabile alla rete elettrica nazionale. In caso di via libera, produrrebbero 57,67 Gigawatt di potenza. Le grafiche messe a disposizione (su il link) permettono anche l’individuazione della localizzazione delle varie richieste di concessione. A selezionarle tutte, sembra di vedere un’Isola affetta da una malattia esantematica: coperta di punti e macchie, da nord a sud. Ma anche intorno, in mare.

Gli impianti solari (524 pratiche)  arriverebbero a produrre 22,99 Gw, l’eolico on-shore (254 pratiche) 19,99 Gw, mentre le pale in mare (31 pratiche) sprigionerebbero 17,82 Gw di potenza. Quantitativi che possono soddisfare le esigenze di 50 milioni di abitanti. Fatti due conti, se si considera una produzione di 6,8 Mw a pala eolica, si conterebbero  2.479 torri del vento su terra e 1188 in mare (ognuna capace di produrre 15 Mw). Ognuna alta fra i 200 e i 300 metri.

I numeri del fotovoltaico in SardegnaI numeri del fotovoltaico in Sardegna

Il fotovoltaico, poi. Per produrre un megawatt di energia servono circa 3 ettari di pannelli. Per raggiungere quota 22.990 Mw sarebbero necessari  quindi 68.970 ettari. Tradotto con una proporzione popolare: sarà coperta un’estensione uguale a quella di 86.212 campi di calcio. 

Situazione simile in Sicilia e in Puglia. Al nord non ci sono quasi richieste: perché è da questa parte del Tirreno (e nelle altre due regioni meridionali) che deve essere prodotta l’energia per la Penisola, che deve correre verso la decarbonizzazione.  Eppure in Val Padana ci sarebbe molto spazio per piazzare impianti. 

E in soldoni, quelli che ovviamente finiscono in tasche non sarde: a quanto ammonta il business?  Il calcolo è presto fatto. Si parla di circa 150.000 euro a Mw l’anno, per un totale di oltre 8,5 miliardi. Questo solo di incentivi. Se si considera un tasso di capitalizzazione dello 0,7%, il vantaggio patrimoniale per gli speculatori dell’energia prodotta dal sole e dal vento sardi ammonta a 122 miliardi. E il paesaggio? Distrutto.

Mislavko Lakusic comunica statistiche allarmanti dopo le vaccinazioni covid-19: “Maggiore è il tasso di vaccinazione contro il Covid, maggiori sono i decessi!”

Il membro del Parlamento europeo ed ex giudice Mislavko Lakusic spiega le statistiche terrificanti: I paesi europei affrontano conseguenze CATASTROFICHE dopo le iniezioni di vaccino Covid.

“I paesi altamente vaccinati in Europa stanno registrando un drastico aumento della MORTALITÀ IN ECCESSO”:

  • Croazia 14,6%
  • Italia 24,9%
  • Portogallo 28,8%
  • Grecia 31,2%
  • Spagna 36,9%
  • Islanda 55,8%

I paesi meno vaccinati in Europa hanno l’eccesso di mortalità PIÙ BASSO:

  • Romania 2,4%
  • Bulgaria 1,4%”

(Unioneonline/E.Fr.)

Sean Adl-Tabatabai

Il Giappone ha proposto di vietare alle persone vaccinate contro il COVID-19 di donare il sangue, a causa dei pericolosi effetti collaterali dell’mRNA.

Un team di importanti scienziati giapponesi ha esortato il governo a mettere immediatamente al bando i vaccini a mRNA contro il COVID e a vietare a chiunque si sia vaccinato di donare il sangue.

I ricercatori hanno pubblicato un articolo pre-print in cui sottolineavano i gravi rischi associati all’uso di sangue contaminato da mRNA per le trasfusioni.

Shtfplan.com riporta: Secondo un rapporto di The Daily Exposé, i ricercatori hanno affermato che “i danni alla salute causati dalla vaccinazione genetica sono già estremamente gravi ed è giunto il momento che i paesi e le organizzazioni competenti adottino misure concrete insieme per identificare i rischi, controllarli e risolverli”, hanno affermato.

Molti paesi in tutto il mondo, non solo il Giappone, hanno segnalato che i cosiddetti vaccini genetici, come quelli che utilizzano mRNA modificato che codifica la proteina spike e nano pparticelle lipidiche come sistema di somministrazione del farmaco, hanno causato trombosi post-vaccinazione e conseguenti danni cardiovascolari, nonché un’ampia gamma di malattie che coinvolgono tutti gli organi e gli apparati, compreso il sistema nervoso.