Il Nichilismo illustrato. Da Trump

 

Trump  visita il “Rebbe”,  e in  un comizio suo sui canta l’Ave Maria. E Lui ha postato l’invocazione a san Michele..

Trump amico di tutti… antiabortista ma anche un po’ abortista…cattolico ma anche sionista ecc..ecc… .

Qui alcune considerazioni di Alberto Savino:

Donald J. Trump visita la tomba del rabbi Menachem Mendel Schneerson, lo stesso che incitava Netanyahu ad affrettare i tempi del Messia, già leader di quel movimento ortodosso Chabad-Lubavitch (dalla città russa  Ljubaviči), una potente ramificazione dei Chassidim, che si basa sulla qabbalah luriana, con sede a Brooklyn e New York. È il 7 ottobre e ricorre l’attacco di Hamas a Israele. Mi domando perché alcuni giornalisti detti indipendenti, di quelli per cui Trump non sarebbe un sionista, non riportino la notizia … Non credo che vedremo mai Trump e la maggior parte dei politici internazionali partecipare a qualche commemorazione dei Naturei Karta, quel ramo dei Chassidim che critica lo Stato sionista e appoggia Gaza, oltre ad essere amico dell’Iran … Qualche giorno fa l’Ave Maria al rally di Butler, prima ancora gli auguri alla Madonna di Guadalupe, ora in sostegno agli ebrei sionisti … Trump amico di tutti in vista delle elezioni?”

Queste, The Donald non lo sa perché non conosce la parola, sono manifestazioni del Nichilismo Totale, che è terminale  ”religio” dei nostri  tempi (Ultimi).

Qui un’illustrazione del Nichilismo da un giovane autore:

 

IDOLI DELLA MODERNITÀ.

 

Scrive giustamente Ludwig Kahn a proposito di quelli che potremmo definire i surrogati della religione nel corso della  modernità.

 

Il primo surrogato è stato l’amore profano  con la divinizzazione dell’eros in epoca neo romantica.. Poi il culto dell’arte e della bellezza come ipostasi dell’eterno col neo classicismo dopo le scoperte archeologiche di Winckelmann. Ancora la poesia come surrogato della parola rivelatrice che sostituisce ai profeti biblici quella di certi poeti intrisi di malinconia (Novalis, Holderlin e altri). A partire da Voltaire e dall’etica protestante messo in luce da Max Weber si erge come idolo il lavoro che io chiamo “assoluto” cioè totalizzante e onnicomprensivo il cui successo sarebbe garante della benevolenza divina. Poi la mistica della sofferenza non in funzione espiatoria ma come constatazione dell’assurdo: vedi certe opere letterarie da Kafka a Mann. Ultimo a precedere la dissoluzione finale è stato l’umanismo ateo propugnato dai vari Sartre, Marcel, Camus. infine il naturale approdo di tutti questi idoli della modernità bruciati l’uno dopo l’altro nel momento in cui diventano soffocanti mercé la loro incapacità di aprire un qualsiasi orizzonte minimamente respirabile: il nichilismo.

Quelle elencate sopra  erano mode, tutte forme di sacralizzazione dell’ attimo o meglio dell’effimero. Ora siamo appunto al nichilismo conclamato che non avendo più nulla da sacralizzare è finalmente costretto a uscire allo scoperto mostrandosi per quello che è dopo che tutte le maschere dietro cui si celava (eros, arte, poesia, umanesimo ateo, etc) sono cadute.

Per questo si potrebbe dire che la nostra è un epoca privilegiata, finalmente vediamo il male così com’è senza travestimenti. Al netto naturalmente dei telerincitrulliti ormai irrecuperabili. Ma sono sempre di meno.

Marco Sambruna

 

Qui   la visita al sacro Rebbe, narrata dalla JTA, che è l’agenzia di stampa dei Chabad:

Trump visita la tomba dell’ultimo leader Chabad nel Queens per celebrare l’anniversario del 7 ottobre

Donald Trump ha visitato lunedì la tomba dell’ultimo leader del movimento chabad chassidico per celebrare l’anniversario di un anno dall’attacco del 7 ottobre a Israele.

La visita dell’ex presidente alla tomba nel Queens del rabbino Menachem Mendel Schneerson, noto come il Rebbe, è stata densa di rituali e simbolismi. L’ex presidente si è recato al sito, noto come Ohel, con un entourage di importanti sostenitori, un sopravvissuto all’Olocausto (sic)  e la famiglia di un ostaggio tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza.

La visita non è stata una tappa della campagna elettorale di Trump per riconquistare la Casa Bianca, ma è servita come gesto per un gruppo di elettori – gli ebrei ortodossi – che si prevede lo sosterranno nelle elezioni del mese prossimo. Il mese scorso Trump avrebbe dovuto visitare un ristorante kosher a Williamsburg, sede di un altro movimento chassidico, suscitando un notevole entusiasmo, ma il viaggio è stato annullato a causa dell’inaspettata morte del proprietario del ristorante.

Trump non ha parlato pubblicamente all’Ohel, ma è stato accolto calorosamente dalla piccola folla che lo ha salutato. Il sito è di solito aperto 24 ore su 24 e, secondo Chabad, conta centinaia di migliaia di visitatori all’anno, ma lunedì, durante la sosta di Trump, era limitato e sottoposto a pesanti misure di sicurezza.

https://www.jta.org/2024/10/07/politics/trump-visits-queens-gravesite-of-last-chabad-leader-to-mark-oct-7-anniversary

 

Anche Ignazio La Russa è stato applaudito calorosamente dalla Sinagoga di Milano dove  è andato per celebrare ill 7 ottobre come Olocausto.. si noti, della “sinistra” non è andato nessun esponente, Paolo Mieli lo ha segnalato :  la sinistra, che ha qualche ritegno sul genocidio di Gaza,  è  diventata “antisemita”, la destra invece no.. I Padroni del Discorso si  riposizionano a “destra”, con questa “destra ”  svuotata dai suoi valori e mmeorie ,  atlantico-talmudica ci stanno … ci può essere manifestazione più patente deL Nichilismo dei Padroni?

Ecco cosa  ha detto La Russa  scatenando gli aplausi della Sinagoga:

(ANSA) – MILANO, 07 OTT – “Noi dobbiamo essere solidali, vicinissimi a Israele e capire che quello che è successo un anno fa è il più grave degli attacchi del dopoguerra, non è mai capitato un attacco di questo genere, e certamente per perseguire la pace la precondizione è che gli stati arabi smettano di sostenere che non è legittima l’esistenza, non la politica ma l’esistenza, di Israele” altrimenti “sarà impossibile trovare una pace giusta”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa a margine di un evento nella sinagoga di Milano per l’anniversario del 7 ottobre sacro…

“abbrevia questa prova!”