La cassazione ha depenalizzato il consumo personale di cannabis. E in prospettiva, la legalizzazione delle droghe più dure.
https://www.ilmessaggero.it/italia/cannabis_cassazione_casa_legale_coltivazione_testo-4949144.html
Sono passati pochi giorni da quando la Corte d’Assise di Milano ha depenalizzato l’aiuto al suicidio e in prospettiva l’eutanasia
Cos’altro rimane da realizzare del programma del Partito Radicale e delle epiche battaglie di Pannella e Bonino? Mi pare non manchi più nulla.
L’ottobre scorso, si segnalava che la Corte Europea ha condannato l’Italia per il cosiddetto “ergastolo ostativo”, contro pluriomicidi mafiosi irriducibili, che la Corte ha paragonato alla tortura. La causa contro il nostro paese è stata promossa presso la Corte da una nota esponente radicale
https://www.maurizioblondet.it/sullitalica-libido-serviendi-libido-prodendi/
Con questa sentenza, grazie a cui i pluriergastolani potranno esigere risarcimenti dal pubblico erario, ci si avvicina alla perfezione della riforma giudiziaria idealmente rappresentata dallo slogan “Nessuno Tocchi Caino”. Grazie alle battaglie radicali, ormai da anni si può toccare solo Abele: “toccarlo” con divaricatori, forcipi e coltelli chirurgici onde farlo a pezzi nel ventre della madre. Da noi è l’innocente che può essere sottoposto a queste torture, e in perfetta legalità.
In un paese dove nella politica “le cose vanno selvaggiamente” come bel previde Irlmaer, un solo partito ha da essere soddisfatto.
In fondo, quale altro partito politico può mai aver vantato una così completa e soddisfacente realizzazione del suo programma politico? Un risultato tanto più lusinghiero per un partito che nonostante tutti solo il 2% degli italiani votano, nonostante su piazza dal dopoguerra e disponga di radio e appoggi nei media. Per non parlare del giudici: come gli ultimi tre casi sopra illustrati, sono soprattutto i tribunali a fare avanzare in modo decisivo i punti cruciali del programma Pannella: palesemente la casta giudiziaria si sostituisce una volta di più alle ben note mancanze della “politica” che “non decide” su questi temi. Sottrarre l’eutanasia e la droga libera ad una discussione pubblica e parlamentare, che sarebbe stata caotica e politicamente scorretta: così invece “i nostri valori” europei hanno trionfato senza sbavature.
Del resto, dove sarebbe “l’altra parte” che in un dibattito, ed anche in un processo, si prescrivevi “audire”.
Audietur et altera pars: chi mostrerà i “contro” dell’eutanasia e della droga? La Chiesa che una volta l’avrebbe fatto, sta, con Bergoglio, dalla parte del partito radicale, e ha del “grande amico” Pannella. E quale laico con un’autorità in qualche modo riconosciuta oserà proporre argomenti cui nessuno crede più, il pericolo di dannazione eterna (ma va là!), e molto più concretamente, il rischio che vecchi soli e malati, psichicamente deboli, siano convinto a dare il consenso alla propria eliminazione?
Lo sappiamo tutti, è proprio quello cui puntano. Ecco una notizia dal Canada:
Il governo provinciale cerca di costringere l’ospizio canadese a uccidere pazienti malati
DELTA, Columbia Britannica, 12 dicembre 2019 ( LifeSiteNews ) – Il governo della Columbia Britannica sta minacciando di penalizzare un ospizio se non segue le sue direttive e consente ai suoi pazienti di essere uccisi sul posto in caso di morte per assistenza medica programma.
La provincia potrebbe arrivare al punto di chiudere la Delta Hospice Society, che gestisce Irene Thomas Hospice a 10 posti letto a Ladner, aC, afferma Alex Schadenberg della Coalizione di prevenzione dell’Eutanasia.
Il ministro della sanità del New Democratic Party (NDP) Adrian Dix ha dato alla società fino a giovedì per produrre piani per conformarsi alla politica dell’autorità sanitaria di Fraser secondo cui tutte le sue strutture – ad eccezione delle istituzioni basate sulla fede che possono opporsi per motivi religiosi – forniscono l’eutanasia, il globo e Posta segnalata.
Ma volete che uno si esponga, politico e anche giornalista? Il punto è che l’opinione pubblica è contro di lui. Verrebbe subissato da odi e attacchi personali contro i suoi “pregiudizi” religioso e “tabù” a cui “non crede nemmeno El Papa “. Sono convinto che la maggior parte della popolazione voglia la possibilità di eutanasia per sé: alla minima sofferenza fisica – o morale che la droga in libera vendita non basterà a far tacere – si metteranno in fila davanti al CUP per prenotarsi l’iniezione letale.
E mica solo si metteranno in fila i veri malati di cancro. Secondo me , basterà una crisi economica aggravata, e chiederanno l’auto-eliminazione alla Asl tutti i senza lavoro e i senza stipendio, quelli che non hanno più soldi per la coca: a cui è stato insegnato che la sofferenza non ha senso, e che tutto ciò che si po’ esigere dalla vita è strappare qualche godimento, e sballo prima dell’estinzione e della gran paura.
Non a caso davanti a questo popolo – che ha realizzato in sé il programma radicale – si erge un antico incubo il Turco.
https://twitter.com/EastMedMonitor/status/1210642872132947968