Putin ha restituito alla Chiesa ortodossa la Trinità di Rublev, che dal 1929 il regime sovietico aveva messo in un museo. Reazione dei media occidentali? Esempio La Stampa di Torino, quella il cui direttore si è inchinato a Roberto Speranza del Covid come a un Superiore massonico.
Ora Putin strappa ai suoi musei i capolavori dell’arte russa
Il Foglio:
Il commento di Gianluca Marletta:
E i Russi lo sanno, come lo sanno i loro colleghi “occidentali”. In realtà, il materialismo è solo “l’oppio per la plebe”: nessuno, a livelli più ad alti (o più bassi) di comando potrà mai essere un materialista, perché arrivati ad un certo punto L’EVIDENZA della presenza di realtà non materiali non può più essere negata.
Lo sentii di persona, anni fa, da un ufficiale russo: “arrivati ad un certo punto, non si può essere materialisti, si può solo scegliere da che parte stare. Noi abbiamo fatto la nostra scelta, gli occidentali pure”.
I Russi (ma anche gli Iranici, i Siriani, ecc) mettono in campo le loro icone, i dikr, la preghiera del Cuore, gli starez e gli shayk; gli Occidentali, soprattutto anglo e USA, evocano altre forze, potenti e tenebrose (anche se, alla fine, effimere). Ma nessuno, proprio nessuno a certi livelli si beve ancora Darwin o Piero Angela.
Sofri ne Il Foglio nel suo titolo stupidino percepisce qualcosa. La più grande sciocchezza, però, è non capire che le ICONE non sono “opere d’arte” da relegare nei musei a beneficio di turisti bulimici di sensazioni: non sono un quadro di Caravaggio il cui soggetto è religioso ma lo stile è profano. Le Icone sono “finestre sull’Eterno” e la loro sola presenza attira la Barakah, la Benedizione. Sono armi potenti, più dei missili.