Dai media: “Il Tribunale Civile di Ancona ha stabilito che l’azienda sanitaria deve verificare le condizioni di un paziente per l’accesso al suicidio assistito, in ‘attuazione’ della “sentenza Cappato” della Corte costituzionale. –
Si spalanca la porta socchiusa dalla Corte Costituzionale con la sua decisione di mesi fa, presa inattesa di un “indispensabile intervento del legislatore”, ha ritenuto “non punibile” chi “agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente.
Porta aperta dalla campagna e dalle pressioni sul “Palazzo” del Partito Radicale da almeno 30 anni. L’apertura del tribunale civile di Ancona arriva in coincidenza straordinaria, ovviamente sena nessuna correlazione: “ La decisione arriva alla vigila della presentazione a Roma del Referendum eutanasia legale” – esulta RaiNews24, megafono delle campagne radicali – organizzata dall’Associazione Luca Coscioni, ossia dal Partito Radicale.. Tutto ciò viene ovviam,ente esaltato come “una conquista” e un progresso dai media.
Tutto è orribilmente posticcio: l’eutanasia “richiesta da un malato irreversibile”, ossia “dal basso”; attraverso una ONG (dei Radicali) è un classico della hubrys dominante: o se ne sente l’orrore, oppure nessun argomento basta a convincere chi non crede più in Dio, quindi non sa dare un senso alla sofferenza come espiazione e intercessione. Che è la maggioranza. Polemizzare con questa apertura che sdogana il suicidio di Stato è perfino controproducente: fa parte cruciale di quei “diritti cosmetici” che il Sistema ha deciso di “concederci” in anticipo, prevedendo anche “le dispute e polemiche” posticce , sempre rigorosamente “all’interno della sua ideologia”.
Il Sistema ha “liberato il corpo, come è avvenuto con la soppressione della morale sessuale severa vigente in passato, l’importante è che lo spirito rimanga sotto chiave”, ha scritto Pier Paolo Dal Monte.. “da qui i diritti cosmetici che permeano la società odierna, permettono la normalizzazione di quelli che un tempo erano considerate attitudine devianti [i “diritti LGBT) e la “immoralizzazione” di comportamenti che, un tempo, erano considerati morali” – come la castità, il voler allevare i figli nella morale cristiana, denunciati come “discriminatorie” e promossi dalle “famiglie repressive” e da punire. Non c’è idea più condannata e censurata, oggi, dall’esortazione a trovare nella sofferenza un significato di salvezza. Condannata anche dalla Gerarchia clericale.
La legalizzazione dell’eutanasia e suicidio assistito va idealmente appaiata con la notizia “scientifica”che abbiamo dato ieri, ma che rischia di passare inosservata:
Scienziati impiantano l’utero in un ratto maschio e lo fanno partorire
“… hanno castrato un topo maschio, quindi gli hanno trapiantato un utero di femmina di topo da cui in seguito hanno partorito un cucciolo di topo tramite taglio cesareo. Il motivo ideologico dell’orribile esperimento è apertamente dichiarato dagli autori: “… era importante per i transgender avere “un accesso equo ai trapianti uterini”.
Volete un commento da me? E’ inutile. Ha già detto tutto il Sistema.
“Passati i 65 anni, l’uomo costa alla società più di quel che produce. Oggi la vecchiaia è sì un mercato, ma non è solvente. In quanto socialista, sono contro l’allungamento della vita. L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali delle società future. La logica socialista è la libertà, e la libertà fondamentale è il suicidio”
Jaques Attali