Il primo ministro slovacco Robert Fico, colpito da un attentatore solitario, aveva annunciato un’inchiesta sul “#circo_Covid” e sui #vaccini.
“Pubblicheremo e racconteremo al pubblico slovacco cosa è realmente accaduto durante questo periodo di Covid”, ha dichiarato il primo ministro #Robert_Fico.
Ha accusato i governi precedenti di dare priorità agli interessi del settore #farmaceutico rispetto a quelli del pubblico:
“Hanno guadagnato un sacco di soldi con acquisti non necessari di varie forniture mediche e vaccini”. Inoltre, Fico ha affrontato i funzionari pubblici, accusandoli di chiudere un occhio sulle morti #cardiovascolari correlate ai vaccini.
Inoltre, ricordano i media russi:
Fico si è guadagnato l’ira della NATO dopo aver promesso di bloccare la consegna di armi all’Ucraina durante la sua ultima corsa alle elezioni. Fico ha anche espresso insoddisfazione per il patto di difesa di Bratislava con Washington, promettendo di rivederlo.
Fico ha espresso una fervida opposizione all’adesione dell’Ucraina alla NATO, e ha affermato di ritenere che la Russia abbia iniziato la sua operazione militare a seguito del dilagare dei neonazisti in Ucraina.
Fico ha avvertito che l’assistenza militare occidentale all’Ucraina non farà altro che prolungare la crisi e aumentare il numero delle vittime, e ha accusato le forze straniere di intromettersi nel conflitto, che “avrebbe potuto essere estinto fin dall’inizio”.
Fico ritiene che le sanzioni anti-russe abbiano “influito negativamente” sulla vita dei cittadini slovacchi.
Fico è stato criticato dai media europei come un analogo populista di sinistra del populista ungherese di destra Viktor Orban, con i media che hanno fatto di tutto per accusarlo di “regressione democratica” e di “violazione delle norme europee”, anche per la sua spinta a riformare il codice penale.
Il primo ministro slovacco si è anche fatto nemici potenti interessi politici ed economici europei, promettendo di avviare un’indagine indipendente sulle politiche autoritarie dell’UE durante l’era della pandemia.
Lo sparatore: un poeta di 71 anni…
The Shooter who attempted to Assassinate the Prime Minister of Slovakia, Robert Fico earlier today has been Identified by Slovakian Media as a 71-Year-Old Poet and Member of the Pro-Western Progressive Party, Juraj Cintula from the Town of Levice. Cintula had previously been… pic.twitter.com/KebqzkD5NM
— OSINTdefender (@sentdefender) May 15, 2024
L’assassino che ha tentato di assassinare il primo ministro slovacco, Robert Fico, oggi è stato identificato dai media slovacchi come un poeta di 71 anni e membro del Partito progressista filo-occidentale, Juraj Cintula della città di Levice. Cintula in precedenza era stato apertamente critico sui social media del Primo Ministro Fico e del suo governo.
Qui sotto il direttore del Ron Paul Institute cconsiglia ad Orban l’ungherese, sconvolto dall’attentato al suo amico: “Raddoppi la sua security, signor primo ministro. Sono arrivati al sangue”
Double your security, Mr. Prime Minister. They're out for blood. https://t.co/nf26dtqoaq
— Daniel McAdams (@DanielLMcAdams) May 15, 2024
Il vostro cronista tenderebbe a ritenere il mandante Eurovision:
Sancte Michael
Marco Rizzo: «L’attentato a Robert Fico segna il livello dello scontro internazionale attuale»
Si cerca di uccidere un capo di governo amato dal popolo, che ha stravinto le elezioni su un programma di sovranità popolare e di Pace.
Le prime iniziative del governo slovacco, capitanato da Fico, sono andate infatti nella direzione dell’incontro con Orban per propagandare la Pace nella vicenda Ucraina, così come le critiche alla gestione della cosiddetta pandemia ed il rifiuto ad accettare la perdita della sovranità sanitaria nei confronti dell’OMS, definiscono molto bene quello che, pretestuosamente, i giornali del mainstream italiano rappresentano come un leader controverso, quasi a giustificarne una buona ragione per l’attentato.
Per noi di Democrazia Sovrana Popolare, il Presidente Fico risulta un vero riferimento del proprio Paese e di chi lotta per un mondo multipolare e di Pace.
Speriamo, come memoria italiana, che il leader slovacco non passi alla storia come Enrico Mattei e Aldo Moro.
Ci stringiamo attorno al popolo slovacco, alla famiglia del premier Fico, al partito SMER.
Marco Rizzo e Francesco Toscano. Democrazia Sovrana Popolare.