In vista delle elezioni in Turingia e Sassonia…

…. dove sta per stravincere AfD e Sarah Wagenknet, che i media NATO bollano come “estrema destra” (chi non vuole la guerra alla Russia è estrema destra..) e “rosso bruna”

Attualmente la Turingia e la Sassonia sono al centro dell’attenzione dei media: secondo un recente sondaggio dell’INSA, l’AfD è in testa in entrambi i laender. Secondo un sondaggio in Sassonia il partito ha ottenuto il 32%, superando la CDU con il 30%. La Sahra Wagenknecht Alliance (BSW) ha il 15%, la SPD il 6% e i Verdi il 5%.

Tra Ossis (tedeschi della ex DDR) e Wessis (tedeschi della vecchia Germania Ovest) irrompe la nostalgia del muro: meglio divorziare che essere costretti alla convivenza forzata. 1/8

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Il “Wessi” arciconvinto Paul Stänner si lamenta che i fratelli-coltelli “Ossis” sono degli ingrati: “dopo decenni di miliardi e miliardi trasferiti dai tedeschi dei vecchi Bundesländer ai nuovi parenti,

oggi dobbiamo constatare che dopotutto non siamo così simili”. “Alle elezioni europee, l’Est ha votato ‘blu’ (AfD) quasi ovunque”, scrive Stänner puntando il dito su quegli stolti e pacifisti estremisti, arretrati parenti poveri della Germania Est.

land orientali hanno subito un forte decremento demografico e le loro attuali condizioni economico – sociali sono largamente inferiori a quelle dei cittadini dell’ovest.

E’ molto diffusa tra i tedeschi dell’est (gli ossis), la convinzione di vivere in uno stato di palese diseguaglianza economica e politica e la riunificazione tedesca viene considerata alla stregua di una occupazione dei territori dell’est da parte della Germania occidentale

Oggi, gli effetti della sbornia della caduta del muro di Berlino sono finiti da un pezzo. Nelle generazioni che hanno vissuto il muro dietro la cortina di ferro riaffiorano le contraddizioni e gli aspetti negativi del sistema capitalistico.

Lo stesso sistema economico osannato nell’immediatezza che, pochi mesi dopo l’annessione, sbranò la loro economia, la loro cultura e la loro società.

Sì perché non fu un’unificazione ma una vera e propria annessione, da parte della Germania Occidentale, di quella che fu il fiore all’occhiello tra le società socialiste del blocco Orientale.

Aggiungasi che la riunificazione tedesca si è realizzata attraverso l’annessione della ex DDR alla RFT, con relativo accaparramento da parte di quest’ultima delle risorse economiche e con la destrutturazione del tessuto industriale della ex Germania orientale.

Secondo il sondaggio del quotidiano tedesco Berliner Zeitung, del 2009, il 49% degli ex cittadini della Germania Est ha affermato che «la Ddr aveva più lati positivi che negativi, c’era qualche problema ma si viveva bene».

 

Invece, l’8% ha sostenuto che «la Ddr aveva soprattutto aspetti positivi. Si viveva più felici e meglio di quanto si fa oggi nella Germania unificata». I figli della Ddr hanno maturato la convinzione che la sola libertà, senza giustizia sociale, equivale alla libertà di morire di fame.

Ripercorrendo le vie di Berlino e cercando i resti del “mauer”, i figli della Ddr vanno alla ricerca dei ricordi, di loro stessi e di quel mondo che, seppur stretto, garantiva l’equilibrio sociale.

Sono quindi assai diffusi nella popolazione della ex DDR sentimenti filorussi, al contrario dei land occidentali da sempre allineati con l’Occidente e la Nato. Con la guerra potrebbe accentuarsi questa faglia divisoria tra est e ovest.

I tedeschi dell’Est come avanguardia?

Epoch Times voleva conoscere la valutazione del noto politologo Prof. Werner J. Patzelt.

Da dove viene l’attenzione speciale dei media e della politica su Brandeburgo, Sassonia e Turingia? Cosa rende queste elezioni così importanti?

C’è il titolo di un vecchio libro che recita: “I tedeschi dell’Est come avanguardia”. Se si guarda ai nuovi Länder federali e al potenziale di protesta lì, prestando particolare attenzione al fatto che l’ascesa dell’AfD è avvenuta soprattutto nella Germania dell’Est. e sta iniziando a rimodellare il sistema partitico tedesco, si ha la sensazione che ciò che sta accadendo in questi tre Länder federali potrebbe, con un certo ritardo, influenzare anche il resto della Germania.

Si guarda, per così dire, al futuro dell’attuale sistema partitico della Germania occidentale. Ed è questo che rende le cose così interessanti in Oriente.

Pensi che l’Est e l’Ovest si allontaneranno ulteriormente dopo le elezioni?

Mi sembra che parlare di divisione tra la Germania dell’Est e quella dell’Ovest sia sbagliato. Lo Stato Libero di Baviera, che ha sempre fatto parte della Germania, è ancora visto in Germania come qualcosa di esotico. Perché dovrebbe essere diverso nei nuovi Länder federali? Eppure nessuno parla di divario tra la Baviera e il resto della Germania.

Fatti sui tre nuovi Stati federali

Hanno diritto di voto circa 1,7 milioni di abitanti della Turingia . Il prodotto interno lordo (PIL), come indicatore di forza economica, è stato di quasi 76 miliardi di euro per abitante nel 2023. Ciò corrisponde a 35.715 euro.

La Sassonia conta circa 3,3 milioni di aventi diritto al voto. Il Pil era di 155 miliardi di euro; Sono 38.143 euro per residente.

Il Brandeburgo ha poco più di due milioni di elettori aventi diritto. Il PIL del Paese era di quasi 100 miliardi di euro nel 2023, che corrispondono a 37.814 euro per abitante.

Per fare un confronto: nel 2022 la Baviera ha registrato un prodotto interno lordo di circa 716,8 miliardi di euro, ovvero 76.255 euro per ogni bavarese avente diritto al voto (circa 9,4 milioni).

Tutti e tre i nuovi Länder federali hanno registrato una forte emigrazione dopo la riunificazione, sebbene negli ultimi anni questa si sia stabilizzata. L’ Agenzia federale per l’educazione civica (bpb) scrive: “La Germania dell’Est continua ad essere caratterizzata da un calo demografico, anche se l’emigrazione è lentamente diminuita”.

Secondo la BPB, a partire dalla fine degli anni Novanta si è registrato un crescente deflusso di giovani con un titolo di studio più elevato, soprattutto di donne.

Problemi strutturali e sociali nella vita quotidiana delle persone

In tutti e tre i Länder federali l’AfD è al primo posto tra gli elettori in numerosi rinomati istituti di sondaggio. I media pubblici parlano di profonde divisioni: “ Spesso è quasi impossibile parlarsi, le divisioni sono profonde . ”

Recentemente un più grande portale online tedesco ha addirittura scritto di un imminente “ terremoto politico ”. Nei suddetti Länder federali problemi strutturali e sociali caratterizzano sempre più la vita quotidiana delle persone. Molte regioni sono alle prese con le conseguenze degli sconvolgimenti economici, come l’abbandono del carbone nel Brandeburgo o la già citata migrazione e l’invecchiamento della popolazione, soprattutto nelle zone rurali.

L’emittente pubblica ZDF, dopo la conferenza dei primi ministri tenutasi a metà giugno di quest’anno, ha scritto che i problemi più urgenti che devono affrontare i primi ministri nel Brandeburgo, in Sassonia e in Turingia sono diversi. Qui sono stati elencati temi come “sviluppo economico, cambiamento strutturale, espansione delle infrastrutture nelle zone rurali, istruzione, cambiamento demografico e integrazione degli immigrati”.

Queste questioni influenzano anche la campagna elettorale nei tre paesi. In sintesi, la ZDF afferma: “Molte cose richiedono troppo tempo per le persone, sono ‘stanche del cambiamento’ e hanno perso la fiducia nella politica dei partiti tradizionali”.

Questi ed altri fattori fanno delle elezioni in Sassonia, Turingia e Brandeburgo una questione politica nazionale che ha un significato ben oltre i confini regionali. I politici e i media vedono queste elezioni come indicatori di profondi cambiamenti sociali e politici che potrebbero estendersi ben oltre gli Stati federali interessati.