di Alessia la Kazara Atea
La Polizia di Cipro a gennaio 2018 ha arrestato un israeliano noto nel mondo del traffico di organi, Moshe Harel, è stato accusato di adescare persone provenienti dall’est Europa, Turchia e l’ex Unione Sovietica. L’adescamento avveniva in Kosovo. Pagava al donatore 12.000/14.500 dollari e poi rivedeva gli organi ovunque – ma la maggior parte dei clienti era israeliana – a 100.000 euro. La Polizia israeliana lo arrestò nel 2012 per una indagine correlata ma non richiese l’estradizione al Kosovo perché tra i due paesi non esistono relazioni diplomatiche. Altro personaggio noto nel giro è l’urologo Lutfi Dervishi, condannato per crimine organizzato e il traffico di organi. Altri medici Kosovari sono stati condannati per traffico di organi. I poveri donatori sono stati trattati male, lasciati senza cure mediche e trattati come rifiuti.
Già nel 2010 gli albanesi del Kosovo erano stati accusato di raccogliere organi da prigionieri serbi durante la guerra del Kosovo nel 1998-99.
Ma fin qua nulla di nuovo, la tratta di umani per la raccolta degli organi è sempre in crescita, un mercato nero con un giro d’affari internazionale. La stessa cosa sta accadendo ora in Siria, dal 2012 almeno 18000 siriani hanno venduto i propri organi per sostenere le loro famiglie.
Curiosamente Israele sta giocando un ruolo primario mondiale nel traffico di organi.
Bisogna ricordare che i Palestinesi sono stati grandi donatori di organi per mantenere le loro famiglie. Nelle zone di guerra si vendono parti del corpo per sopravvivere. Per un rene un turco può guadagnare $10.000, un iracheno guadagna $1.000, un siriano e un libanese guadagnano $3,000.
In Svezia il giornale Aftonbladet segnalò molti anni fa che Israele era impegnato nella raccolta sistematica di organi, lo stesso giornale nel 2000 ribadì che Israele prelevava pelle, cornee, valvole cardiache e le ossa di defunti soldati israeliani, di civili, di lavoratori stranieri e di palestinesi, senza consenso scritto da parte delle loro famiglie. Alla fine della inchiesta svedese le Forze di Difesa Israeliane ammisero la pratica illegale, ma per tutelarsi dissero che tale pratica era cessata e che chiedevano l’autorizzazione alle famiglie per l’espianto di organi.
Altre famiglie palestinesi continuarono – negli anni seguenti – ad osservare che nei corpi “restituiti” dei loro familiari vistosamente mancavano parti del corpo, tanto che i palestinesi accusarono gli israeliani di utilizzare gli organi come ” pezzi di ricambio.
Pure il New York Times dichiarò che Israele aveva un “ruolo sproporzionato” nel traffico di organi a partire dal 2000.
Nancy Scheper-Hughesche ha dichiarato che Israele controlla il traffico di organi in modo sistematico: broker ovunque, conti in banca, recruiters, agenti di viaggio e visti. Nel 2001 la BBC dichiarò che in Israele si attesta come il più grande destinatario mondiale per i trapianti di organi, mentre è il paese con il minor numero di donatori di organi. Israele ha sempre favorito la pratica per i trapianti di organi, il sistema sanitario israeliano agevolava il tutto: vacanze da 80.000 dollari all inclusive per chi veniva dall’estero. Volo a Tel Aviv con operazione & vacanza assicurata.
Avigdor Lieberman e Scheper-Hughes affermano che molti moldavi ora hanno solo un rene, il traffico di organi israeliano è ancora molto attivo nella raccolta di organi e questa si svolge nei paesi più poveri. Porzioni di fegato, reni e cornee sono un mercato ricchissimo.
Nel luglio 2009 un cittadino israeliano che vive a New York, acquistò organi in Israele per $10.000 ed fu arrestato mentre cercava di piazzarli per $120,000. Fu rilasciato a dicembre 2014.
Nella attuale guerra siriana i terroristi islamici sono stati grandi fornitori di organi, i catturati sono anche una fonte di reddito su questo piano. L’ISIS avrebbe una equipe medica con un medico tedesco per il trasporto di organi che provengono da Siria, Iraq e Kurdistan, li utilizzano per la vendita e per eseguire trapianti su terroristi feriti.
Nel 2012 l’ambasciatore Palestinese all’ONU accusò Israele di raccogliere organi dai palestinesi uccisi in scontri con le forze di occupazione.
La piccola nazione del Costa Rica scoprì il traffico internazionale di organi organizzato da Israele, gli israeliani furono identificati come centrale operativa nel mercato del rene.
Secondo il Ministero della Salute Israeliana meno del 10% della popolazione complessiva in Israele è registrata come donatrice di organi: il tasso più basso tra i paesi sviluppati.
Alessia la Kazara Atea
(MB: i kazari atei sono i migliori)