Il Paragone
È ormai senza ombra di dubbio soprattutto la pandemia dei vaccinati. La bugia con cui hanno spacciato un vaccino in grado di proteggere dal contagio si scioglie come neve al sole dinnanzi alla nuova ondata da variante Omicron. I dati potete trovarli nell’aggiornamento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità relativo al monitoraggio dei dati Covid del 28 dicembre 2021, ma certamente non li troverete su giornali e Tv sempre pronti a enfatizzare lo starnuto del no vax pentito, ma mai disposti ad informare con precisione ed imparzialità. Ma nessuno potrà celare ancora a lungo il fatto che oggi ad ammalarsi sono soprattutto i vaccinati con percentuali che si avvicinano a le stesse percentuali del totale della popolazione italiana vaccinata (80% circa), con buona pace del famoso paradosso di Simpson. (Continua dopo la foto)
Ma prima di procedere con il report dell’ISS ci poniamo una domanda che è la vera questione sul tavolo quando si parla di dati. Con questi numeri, che giustificazione ha il Green pass, che è uno strumento che mira ad evitare il diffondersi del contagio?
Con una popolazione italiana per l’80% vaccinata, praticamente i vaccinati si contagiano e contagiano quasi con la stessa percentuale dei non vaccinati. E allora che danno aggiuntivo arreca agli altri chi non si vaccina? E se, come dice il Prof. Ainis, uno dei più illustri costituzionalisti italiani, questo presupposto viene meno, il Green pass, ma ancor di più il recente provvedimento che dispone il lockdown dei non vaccinati, si rivelano incostituzionali: “Ove risultasse che i contagiati sono in larga parte vaccinati – dice l’illustre giurista – già questo indebolirebbe dal punto di vista di legittimità costituzionale la decisione di un lockdown mirato”.
Ma veniamo ai numeri. Negli ultimi 30 giorni, sono stati notificati 570.898 nuovi contagi di cui
170.551 non vaccinati (il 29,9%) e 400.347 vaccinati (il 70,1%) e questo trend è destinato ad accentuarsi, come dimostrano i dati provenienti da Germania e Gran Bretagna. Per il resto si consolidano le tendenze che vedono una prevalenza di vaccinati fra gli ospedalizzati dove su 14.646 pazienti 7.587 (il 52%) sono vaccinati e
7.059 (il 48%) sono non vaccinati. Stessa storia, ma più accentuata, per i decessi dove su 2.331 esiti fatali 1.337 (pari al 57,3%) sono vaccinati e 994 (pari al 42,6%) non sono vaccinati. (Continua dopo la foto)
Infine i dati confermerebbero l’efficacia del vaccino quantomeno nel prevenire le terapie intensive dove su 1.623 pazienti, 587 (il 36,2%) è vaccinato mentre 1.036 (il 63,8%) non lo sono.
Contro questo articolo ho ricevuto commenti come questo:
Buongiorno dott. Blondet,
leggevo con attenzione il suo articolo di ieri: ISS, report choc! La stragrande maggioranza dei contagiati è vaccinato. I numeri (maurizioblondet.it)
L’analisi dei dati proposta a mio avviso e’ errata per il semplice fatto che, avendo il 80% dei vaccinati e normale che i numeri relativi ai vaccinati siano maggiori in assoluto. Lei dovrebbe valutare la percentuale relativa del singolo sottoinsieme. Le faccio un esempio:
Abbiamo una popolazione di 5 individui, 4 vaccinati 1 non vaccinato. Se ne infettano 3 di cui 2 sono vaccinati e 1 non. La statistica riportata nell’articolo direbbe: infezioni %li sono: 66% vaccinati, 33% non vaccinati. Ma e’ sbagliata! La statistica corretta dovrebbe essere: Infezione dei vaccinati 2 su 4=50%, Infezioni non vaccinati 1 su 1, 100%. . E’ normale che al tendere dei vaccinati al 100% ci siano più vaccinati infetti.
Prendendo due numeri a caso dalla tabella 5: infezioni %le non vaccinati (rosso): 2.5%, infezioni %le vaccinati (blu): 1.0%. Come vede, le conclusioni dell’articolo non hanno alcun fondamento.