“Il ricatto rimane la vera e unica arma dell’Italia [verso la UE]. Perché indebolirlo?”.
E’ il consiglio che dà al governo di Roma Wolfgang Munchau, il corrispondente del Financial Times da Bruxelles: è lì da una vita, conosce tutti e tutto, è intelligente, ebreo e molto influente presso la euro-garchia.
E qual è l’arma del ricatto che possiamo usare? “L’Italia è troppo grossa per lasciarla fallire”. Nonostante tutta la volontà punitiva di Berlino e Bruxelles, devono stare attenti a colpirci troppo e fare giochi con lo spread: non siamo la Grecia.
Dunque per l’Italia, porre il veto al MES è un’occasione da non sprecare – “per riequilibrare le strutture di potere della zona euro, che sono molto sbilanciate a favore dei creditori”. Perché “ a mio parere”, spiega Munchau, “è perfettamente ragionevole che un paese metta il veto su un riforme della zona euro che sono solo cosmetiche. O, per dirla senza mezzi termini: se vuoi porre il veto su questo, fallo – perché, semplicemente, sei in grado di farlo. L’Italia è tropo grossa per cadere. Il più forte argomento a favore di un veto italiano è il più cinico. Il ricatto è la vera arma dell’Italia, da sola”.
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Può esserci un consiglio più chiaro e insistito al nostro governo? Abbiate coraggio, avete voi il coltello dalla parte del manico. In un precedente intervento, Munchau aveva notato: “L’Italia ha una lunga storia di accettare leggi UE contrarie al proprio interesse nazionale, come il fiscal compact…”. Conosce benissimo il vile servilismo dei nostri governi, Munchau: ma adesso dice loro, non rischiate niente, se per una volta, disubbidite.
Non siamo un grande paese, ma siamo un paese grosso. Approfittiamone.
Fra l’altro, su MicroMega,32 docenti italiani di economia, molti di sinistra, hanno implorato Gualtieri di mettere il veto al MES “se non cambia la logica europea”.
La conferma: immediatamente Donald Tusk – oggi presidente del PPE dopo essere stato per cinque anni presidente del consiglio europeo – si fa intervistare dal giornale amico (Stampa) per proferire minacce, che rivelano però una paura reale nell’esagerazione: “L’Italia è un pericolo per l’integrazione europea più del Brexit”…”Credete che le forze politiche italiane siano meglio dei conservatori e laboristi britannici nel loro approccio europeo? Scusate ma non è così”. Salva solo Conte, “uno dei politici più responsabili ed equilibrati”.
E a rendere sinistramente spassosa l’intervista a Tusk, è il giudizio di costui sulla Merkel: “Lei è stata sempre pronta a sacrificare l’interesse nazionale in favore di quello europeo”.
E immediatamente,David Sassoli si fa intervistare da giornale neocon Il Foglio per dire: “Togliere il diritto di veto ai paesi membri”! – L’Italia potrebbe usarlo..