ITALIANI, SE ACCETTATE ANCHE QUESTO…

Portano figlia a visita post-trapianto, multati su Aurelia

Portano la figlia di 8 anni a un controllo post-trapianto ma vengono multati dalla Polizia stradale sull’Aurelia prima di Livorno per aver contravvenuto alle disposizioni sulle misure di contenimento per l’emergenza sanitaria da Coronavirus. La sanzione è di 533 euro.

Portano figlia a visita post-trapianto, multati su Aurelia

Qui il papà che racconta

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10216323464819485&id=1240207123

Ricapitolo:

Hai una bambina di 8 anni malata di cancro.   Ha subito il supplizio  di un trapianto di midollo.  La devi portare in visita a Pisa. Ci vai con la mamma e il fratellino  – persone con cui convivi nella stessa casa,  quindi se in pericolo di infettarsi a vicenda, è stato già realizzato (ed escluso) fra le mura domestiche.  Per di più, tu papà sei in cassa integrazione, a  500 euro al mese. Poliziotti ti fermano  nel percorso di ritorno a  casa e ti infliggono 533 euro di multa perché “in auto siete in troppi”  e  fuori dai  confini della  vostra località.

Solo pochi mesi prima, dei poliziotti (e carabinieri) italiani conoscevamo   un certo spirito di umanità,  di comprensione per le disgrazie  con cui venivano in contatto;  magari anche solo la  capacità di discernere il ragionevole e l’umano  dall’assurdo e irrazionale, il caso di necessità,  o  almeno che hai a che fare con un incensurato capo famiglia la cui pericolosità sociale è nulla.  Su quella umanità delle nostre polizie fidavamo; non erano nemiche della povera gente e dai cittadini comuni.

Ora, scopriamo che i nostri poliziotti si sono trasformati in  un corpo privo di un minimo senso se non di umanità, di  compassione  sentimentale a cui si possa fare appello;  insensibili robot applicanti  con crudeltà  meccanica una norma  assurda, irragionevole fino alla demenza, imposta da un governo illegittimo fino alla radice:  non si deve uscire coi propri figli, ma col cane sì.

Un capo di regione che rende obbligatori i vaccini (completamente inutili) ai 65 enni.  Elicotteri che si alzano per braccare un incensurato che cammina o corre sulla spiaggia deserta, il luogo dove  sicuramente  non può infettare né se stesso né altri. E miriadi di piccoli  casi  che identificano l’attuale regime come   la Dittatura della Sragione:  gli autolavaggi sono aperti, ma  chi li usa viene multato.   I bambini devono essere chiusi in casa.  Non si deve salire in quattro sulla terrazza del condominio.   Nessuno deve andare in un parco pubblico:   tutti divieti che non valgono per i nuovi immigrati clandestini, non solo liberi di andare dove pare loro, ma ospitati in alberghi con piscine e in navi da crociera .

Invece a noi :

Fermato perché ha i capelli troppo in ordine, era stato dal barbiere: multato

Un uomo di Rovellasca, in provincia di Como è stato fermato dopo essersi recato di nascosto dal suo barbiere

https://www.huffingtonpost.it/entry/fermato-perche-ha-i-capelli-troppo-in-ordine-era-stato-dal-barbiere-multato_it_5e99bec2c5b6ea335d5a8050?ncid=tweetlnkithpmg00000001

E’ troppo evidente che queste imposizioni  dementi nulla hanno a che fare con il contenimento della (supposta) epidemia,  il loro vero scopo è esercitare la l’oppressione e il sopruso fini a se stessi.  E stringere sempre più le viti della gabbia, in preparazione al momento in cui, per avere la “libertà”  di uscire a lavorare, salire su un treno o su un aereo,  invocheremo la vaccinazione di Bill Gates: inutile per immunizzarci,   ma necessaria  burocraticamente  come “Certificato di Immunità Personale” (Segno della Bestia) per avere  il diritto di vivere – in miseria – nel  GuLag  manicomiale instaurato sull’Italia  dal regime  degli Zingaretti, dei Gualtieri, dei Delrio,e  dai loro “tecnici” e “scienziati”.

L’effetto della cancellazione nelle coscienze – anche degli oppressi – di ogni minima  memoria di Cristo e di  cristianesimo,  ha reso possibile questo. La società italiana  assume   nel modo sempre più compiuto  la definizione del totalitarismo per Orwell :  “Se vuoi un’immagine del futuro, immagina uno  stivale che schiaccia una faccia umana, per sempre”.

 

Ha ragione l’amico Paolo Sensini,  grande cronista e storico dei totalitarismi, coglie l’essenza  e lo scopo del regime dell’Oppressione attraverso la Demenza::

“È la Regione che da sola produce quasi un terzo del PIL italiano e che rappresenta la settima area produttiva d’Europa, con un residuo fiscale verso lo Stato centrale di circa 54 miliardi di euro annui, ma questi parassiti professionali che sanno unicamente dilapidare i soldi dei contribuenti vorrebbero “commissariarla”. Proprio adesso, da veri sciacalli quali sono, si avventano sulla preda nel momento di massima difficoltà! Altro che virus, per energumeni così non esiste vaccino possibile…

“Ci stanno provando da anni e anni a introdurre la cittadinanza italiana per milioni d’immigrati. Il che significherebbe guadagnare d’un botto enormi quantità di voti a favore della sinistra e scaricare l’intero peso economico dell’operazione sul gobbo dei contribuenti. Così dopo le ipotesi di Ius Soli, poi camuffato in Ius Culturae ecco adesso la nuova pensata direttamente dai campi della ministra agricola in quota Renzi, lo Ius Pomodoris.

“In questa atmosfera irrazionale e di paura resa possibile dalla totale mancanza di cultura scientifica, l’applicazione del diktat diventa un articolo di credo, spesso imposto più dai fedeli (i solerti sceriffi dai balconi).   Si chiudono parchi e aree balneari, si inviano i droni per individuare pericolosi camminatori solitari e gente che pranza sul balcone di casa, si inviano elicotteri per stanare bagnanti e nuotatori. E così si rimane agli arresti domiciliari non per evitare il virus, ma per non mettere in discussione l’autorità del governo a cui la società ha appaltato la propria salvaguardia. L’ignoranza gonfia la paura che cerca di placarsi nel sacrificio della libertà e nella totale sottomissione all’autorità dello Stato. L’applicazione rigida della legge veicolata dalla tv giorno per giorno, ora per ora, diventa così il pretesto per sfogare invidie, rivalità, complessi di inferiorità, asti campanilistici. E così ognuno rimane imprigionato a casa macerando nella propria impotenza e accettando una dittatura di fatto, anche se i media rassicurano del contrario. “Restate a casa per il vostro bene!”, ripetono in continuazione le trombette di regime, e intanto muore quel poco di libertà che ancora rimaneva”

Immagine di Paolo Sensini)

Ha ragione l’amico  Enrico  Galoppini: Si deve entrare nell’ordine di idee che tutto questo baraccone carcerario è stato messo su per fare la guerra alla gente normale”.   E’ al padre di famiglia disoccupato con la bambina ammalata, che  lo stivale schiaccia la faccia  –per sempre, perché tutti gli altri,  tutti i  normali a cui già si schiaccia la faccia, accettano e perfino approvano questo Gulag della Sragione.

Perché questo succederà a voi, anzi sta già succedendo.   Siete già in un gulag  sterilizzato di ogni briciola di pietà cristiana,  di solidarietà fra vittime, sorvegliato da poliziotti capaci di tutto, tranne che di comprensione: gente che credevamo di conoscere come concittadini, e invece sono occupanti stranieri che  schiacciano il volo umano coi loro stivali .

Si rilegga questo:

Il processo di lobotomizzazione è quasi compiuto…

 

 

Il processo di lobotomizzazione è quasi compiuto…
Come è stato possibile, mi chiedevo, per una nazione intera piegarsi alla volontà di un solo pazzo criminale?
Come era possibile, mi chiedevo studiando il processo di Norimberga, che dalle accuse per i crimini commessi contro l’umanità, i nazisti si difendessero asserendo, candidamente, di aver solo obbedito agli ordini?
Oggi lo capisco. Perché con i miei stessi occhi vedo l’inclinazione al conformismo e la spaventosa forgiabilità delle masse. La loro totale attitudine alla de-responsabilizzazione, all’abbandono della capacità critica, all’inerzia, alla pigrizia intellettuale. Costa troppa fatica porsi domande, andare a cercare fonti differenti, comparare dati, prendersi la responsabilità delle proprie scelte, vero? Meglio fare quello che ci dicono gli altri – o meglio, che ci impongono -, così se sbagliamo… in fondo la colpa non è nostra. Meglio rivestire il ruolo dei bravi soldatini, per poter poi rispondere dei propri errori con: “ho solo obbedito agli ordini”. Codardi.
Viviamo in uno Stato con un Capo del Governo eletto da nessuno dove i diritti costituzionali sono stati soppressi.
L’art. 16 della Costituzione garantisce la libertà di movimento. Soppresso. Soppresse anche le uscite negli spazi verdi in solitaria, senza alcuna esigenza reale. Perché, Signor Ministro? Perché voi italiani sieti degli imbecilli e non possiamo darvi alcuna fiducia. Così è.
La massa applaude.
L’art. 17 della Costituzione garantisce il diritto a riunirsi. Soppresso. Perché c’è un virus pericoloso, lo dicono i medici che contano. E chi sono i medici che contano, Signor Ministro? Quelli che decidiamo noi. E gli altri medici con pareri discordanti? Radiati.
La massa applaude.
L’art. 21 della Costituzione garantisce a “TUTTI il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero, con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
Ma la RAI, il più potente mezzo governativo di comunicazione di massa, istituisce una task force (termine militaresco) per censurare le fake news sul Coronavirus. Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) lancia pure una task force sulle piattaforme online e i big data per censurare le fake news sul Coronavirus. Facebook, nell’ambito di questa sorveglianza sulle libertà, si allinea e consente tramite WhatsApp di segnalare le fake news sul Coronavirus. E quali sono, Signor Ministro, le fake news? Quelle che stabilisce lo Stato, e cioè ogni pensiero che contraddica o metta in discussione le misure adottate dal Governo.
La massa applaude.
Chi si pone domande o adotta comportamenti non in linea con le disposizioni governative va censurato, radiato e sanzionato penalmente. Oggi viviamo in un paese dove una persona che esce di casa per una passeggiata nei boschi, una persona sana che non ha arrecato danni a nessuno – attenzione – è equiparata e perseguitata al pari di un criminale. Viviamo in un paese dove è stato soppresso il principio giuridico della “presunzione di innocenza”, principio già teorizzato nel 1764 nelle opere di Pietro Verri e Cesare Beccaria. Principio secondo cui la regola di giudizio impone di assolvere l’imputato, se non ne sia stata dimostrata dall’accusa la responsabilità, al di là di ogni ragionevole dubbio. Oggi invece ci ritroviamo condanne penali a prescindere, pur non avendo cagionato danni a nessuno, al di là di ogni ragionevole dubbio.
E la massa applaude.
Eppure.
Il presidente dell’ISTAT, Gian Carlo Blangiardo, ha fatto presente che i morti per malattie respiratorie sono stati:
– a marzo del 2017: 15.189
– a marzo del 2016: 16.220
Ovvero più di 12.352, che è il corrispondente numero di decessi per Covid, a marzo del 2020.
16.220 (2016)
15.189 (2017)
12.352 (2020)
Nel 2017 in Italia sono morte più di 53.000 persone a causa di malattie del sistema respiratorio. Per non parlare delle principali cause di morte:
– più di 230.000 decessi per malattie del sistema circolatorio (ischemie, infarti, problemi del cuore, ecc.)
– 180.085 decessi per tumori
Malattie per le quali esiste la prevenzione. Ma il Governo cosa fa? Tiene aperte le tabaccherie, autorizza la vendita di alcolici e non fornisce alcuna significativa indicazione per un’alimentazione e uno stile di vita sani.
Già. La massa continui pure a ingozzarsi di TV, a commentare il presunto charme del Premier e a stracciarsi le vesti al grido #iorestoacasa. In attesa del vaccino, ovviamente. Tant’è, da noi esiste anche la coercizione al trattamento sanitario obbligario. Ma a cosa vi serve più l’obbligo? Vi siete trasformati nei bravi Ufficiali di Polizia. E andrete in fila indiana a prendere la vostra dose. Il processo di lobotomizzazione è quasi compiuto.

 

Solo una piccola correzione:  da ciò che mi raccontava mia madre ,  che visse nella Repubblica sociale  presso Sesto San Giovanni,  le SS stesse  che controllavano le fabbriche  milanesi non avrebbero fatto quel che hanno fatto i poliziotti alla famiglia toscana.  Sapevano distinguere  fra partigiani e  milanesi che andavano al lavoro. Erano accessibili raramente alla pietà, ma almeno alla ragione. Davanti ad una bambina malata di cancro, avrebbero fatto da scorta.