La BCE taglia il bilancio di 500 miliardi di euro in una settimana

Era il 15 dicembre e  la Lagarde alzò i tassi d’interesse , annunciando  altri rialzi – scegliendo di interpretare come “inflazione” i rincari di materie prime dovuti non a eccesso di potere d’acquisto, bensì alle sanzioni contro la Russia, nostro fornitore delle suddette materie prime. I mercati delle borse crollarono.

Adesso,  ha fatto di più. Spiegano DWN e il sito Wolf Street:

La BCE ha ridotto il proprio bilancio di 492 miliardi di euro in una settimana. E questo era solo l’inizio. L’impatto sui mercati finanziari è enorme.

La Banca centrale europea ha pubblicato mercoledì il suo totale di bilancio corrente. È in calo di 492 miliardi di euro rispetto alla settimana precedente e di 850 miliardi di euro dal livello record di giugno di quest’anno. Con soli 7,98 trilioni di euro, le attività totali della BCE sono ora al livello più basso dal luglio 2021.

Negli ultimi anni la BCE ha continuato ad espandere il proprio bilancio principalmente in due modi. Da un lato, ha concesso prestiti estremamente convenienti alle banche della zona euro e, dall’altro, ha acquistato obbligazioni dagli stati della zona euro. Ma questo cosiddetto allentamento quantitativo ora non solo è finito, ma la BCE sta addirittura annullando queste misure con grandi passi.

Nella riunione di ottobre la BCE ha annunciato il rimborso dei prestiti alle banche e nella riunione di dicembre ha annunciato la riduzione delle obbligazioni acquistate. Il massiccio calo del bilancio della BCE finora è dovuto principalmente al fatto che le banche dell’eurozona hanno rimborsato le prime grandi tranche di prestiti.

Massiccia riduzione dei prestiti TLTRO

Durante la pandemia di coronavirus, la BCE ha prestato denaro alle banche a condizioni estremamente favorevoli nell’ambito delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO III). Dall’inizio della pandemia a luglio 2021, il totale è stato di 1,6 trilioni di euro. Questi prestiti della BCE avevano lo scopo di incoraggiare le banche a prestare denaro alle imprese e alle famiglie, cosa che le banche hanno fatto.

Tuttavia, a seguito dell’ondata di denaro della BCE, le banche hanno potuto utilizzare i loro fondi esistenti altrove, vale a dire per acquistare titoli di ogni tipo sui mercati globali. Ciò ha contribuito in modo significativo all’aumento dei prezzi delle attività globali. E ora che le banche stanno rimborsando i prestiti, devono anche vendere parte dei titoli che hanno acquisito.

La BCE ha convinto le banche a rimborsare i prestiti TLTRO semplicemente rendendo i termini di quei prestiti poco attraenti per le banche. Il suo obiettivo è “contrastare aumenti imprevisti e straordinari dell’inflazione”, come ha affermato. Un effetto collaterale è che i mercati finanziari crollano a causa del prelievo di denaro.

I prestiti TLTRO hanno scadenze entro le quali potrebbero essere rimborsati. La prima data di rimborso è stata a luglio, quando sono stati rimborsati 74 miliardi di euro di prestiti. La seconda è stata a novembre, quando sono stati rimborsati 296 miliardi di euro. La terza data di rimborso è stata metà dicembre. A quel tempo, la BCE ha annunciato che sarebbero stati rimborsati 447 miliardi di euro di prestiti.

A partire da mercoledì, la BCE ha in bilancio 498 miliardi di euro di rimborsi di prestiti TLTRO. Il volume totale delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine è pertanto diminuito di 896 miliardi di EUR, passando dal massimo di 2 220 miliardi di EUR del giugno dello scorso anno agli 1 320 miliardi di EUR di oggi. Solo da metà novembre sono spariti in due tempi 743 miliardi di euro.

Massiccia riduzione dei titoli di stato

Nella riunione di dicembre, la BCE ha annunciato che avrebbe iniziato a ridurre l’indebitamento a marzo 2023. In primo luogo, la banca centrale vuole ridurre di 15 miliardi di euro al mese. I dettagli saranno annunciati dopo la riunione di febbraio. Il ritmo di ulteriori riduzioni “sarà determinato nel tempo”, ha affermato. Più di recente, alcuni funzionari della BCE hanno persino suggerito di accelerare le vendite di obbligazioni.

Nel giugno 2022, la BCE ha concluso il suo programma di acquisto di obbligazioni, noto come quantitative easing (QE). Da allora il volume dei titoli “detenuti per finalità di politica monetaria” dalla BCE è rimasto pressoché stabile. Nel bilancio corrente da mercoledì i titoli ammontano a 4,94 trilioni di euro. Si tratta di un calo di soli 20 miliardi di euro rispetto al picco di giugno.

Quando le banche rimborsano i prestiti alla BCE, significa che il denaro è distrutto. Si parla anche di  restringimento  quantitativo (QT). Perché quando si tratta di prestare, il denaro è stato creato dal nulla dalla BCE. Lo stesso accade quando la BCE vende obbligazioni. Il denaro prelevato dalla BCE viene distrutto (QT) così come è stato creato ex novo (QE) per acquistare il bond.

Un’enorme quantità di liquidità è stata spazzata via dalla BCE nelle ultime sei settimane. Ciò riguarda l’intero sistema finanziario globale. Il blog finanziario Wolf Street commenta: “Tutto nei mercati finanziari è globale. E QT è globale. E non si tratta solo della Fed. E questo è solo l’inizio.” Se la BCE effettivamente riducesse il suo portafoglio obbligazionario da marzo e anche la Fed continuasse con il suo inasprimento, i mercati potrebbero crollare ulteriormente”.

E’ insomma una deliberata distruzione delle imprese  delle famiglie europee attraverso una colossale riduzione anticipata della liquidità creata  per alleviare  gli effetti depressivi delle scelte pseudo pandemiche. 

Aggiungo un commento dell’amico Andrea Cecchi:

DEMOLIZIONE INCONTROLLATA

Sono sempre le banche

ANDREA CECCHI – DEC 30

Vorrei dire bugie rassicuranti, ma non ci riesco. Difficile non aver capito a questo punto che ogni iniziativa che viene presa centralmente è sempre finalizzata allo stesso identico scopo: SALVARE LE BANCHE. Salvare le banche e lo status quo che consente ad esse di tenere il mondo intero sotto controllo con lo strumento micidiale della valuta di debito che viene creata in situazione di monopolio. Uno strumento che permette alle banche di creare la realtà in cui viviamo come un gioco di ruolo in cui le regole, le leggi, gli obblighi e le direzioni in cui muoversi, cambiano continuamente a seconda delle necessità dei libri contabili delle banche, che riescono nell’intento pagando tutti i media, i politici, le istituzioni e piazzando persone di fiducia a dirigere gli organi nevralgici di controllo. Le banche creano i soldi dal niente e con essi ci pagano tutto quello che vogliono, ma senza un piano finalizzato ad una visione umanistica, ma semplicemente finalizzato al mantenimento del loro potere assoluto. Ovviamente, essendo lo strumento che usano, ovvero la valuta a debito, uno strumento innaturale e insostenibile il sistema non funziona perfettamente come vorrebbero e con cadenze periodiche, gli scoppia in mano e bisogna ripartire da capo. L’intero giochetto è maldestro; una marachella da bulli così gigantesca che diventa sempre più grande ad ogni intervento finalizzato al cercare di rimediare, perché pagare debiti con debiti è impossibile; è contro natura. Non può funzionare. Il problema adesso non è più rimediabile senza grandi sofferenze. Ogni abuso si paga! E il conto, come ci stiamo accorgendo, viene appioppato alla gente con inflazione, tassazione, privazioni ed altri colpi micidiali.

Ho lavorato in banca per 32 anni, in tutta Italia, con vari ruoli. Ma sono stato anche un discreto sportivo, prima con il canottaggio e poi in palestra, ovvero il cimitero di tutti gli atleti. In palestra si iscrivono molte persone che hanno abusato con il cibo e sperano di perdere chili in eccesso. La prima domanda che fanno i nuovi iscritti con la ciccia è sempre la solita: “cosa posso prendere per dimagrire”. Tutti cercano una scorciatoia. Come se esistesse qualche pasticca magica che risolve tutto senza il duro lavoro. In economia è lo stesso discorso; ANNI DI ABUSO DI DEBITO NON SI POSSONO RIMEDIARE SENZA MISURE DRASTICHE. Non esiste la pillola magica. Possiamo quindi solo attendere lo schianto cercando di non farci troppo male, utilizzando le nostre competenze per navigare questo turbolento momento di collasso monetario globale.

Le ultime notizie ci fanno presagire un ritorno alle misure adottate precedentemente, ovvero lockdown delle attività economiche per il contenimento dell’inflazione.

Sin dalle mie prime newsletter avevo intuito che il sistema adottato sarebbe stato quello dell’intermittanza tra fasi di estrema restrizione con periodi di allentamento delle coercizioni con lo scopo di contenere l’inflazione, bloccando la velocità di circolazione della moneta, costringendo la gente a stare a casa. Un tentativo di provare la demolizione controllata dei disastri in corso.

Dopo un periodo di attività vacanziera caratterizzata dal “tutto esaurito” ovunque, potrebbe quindi essere possibile di vedere nuove chiusure. Vedremo come riusciranno a gestire le cose questa volta.

L’intero sistema bancario sta collassando ed è costantemente alla richiesta di nuovi trilioni per mantenersi a galla. Il problema alla radice di questa insostenibilità è dato di milioni di miliardi di derivati che esplodono continuamente con detonazioni sparse e che minacciano in ogni istante di innescare la reazione nucleare a catena che fa scoppiare tutto. Per contenere questo, il cartello delle banche cerca goffamente di mettere una pezza dietro l’altra. Pezze fatte di trilioni che creano inflazione e che non sono altro che nuovo debito che paga il marciume precedente.

Anche il discorso sui pagamenti col P.O.S. è un argomento totalmente collegato alla sostenibilià del sistema bancario. QUAL’È LA VERITÀ SUL P.O.S.? Una parte importante della pressione verso i pagamenti con il P.O.S. è la possibilità che ha la banca di concedere affidamenti alle aziende che lo utilizzano in base alla lettura del cosiddetto “transato pos”. Il discorso puramente teorico riguardo la fantomatica evasione distrae dalla reale necessità delle banche di vendere con ferocia il proprio prodotto che si chiama credito. Ovviamente il credito è loro. Quindi è opportuno ricondurre l’intero discorso P.O.S. alla sua reale natura, ovvero la necessità delle banche di erogare credito per il quale occorre sottostante a garanzia. Nel caso dei P.O.S., la garanzia è il documento denominato “transato pos”. Più alto il transato, maggiore sarà il credito concesso e di conseguenza il guadagno per la banca.

Da aggiungere anche che una parte rilevante della questione POS è la qualità del credito erogato dalle banche per la sostenibilità degli stress test. Molte banche sono appese ad un filo riguardo ai loro parametri patrimonio/credito anomalo. Una documentazione aggiuntiva relativa al transato pos vale come miglioramento del rating e ciò gioca a favore della banca quando deve presentare i dati sui non performing loans, che supportati da sopraggiunte garanzie di flussi di cassa dimostrabili, vedrebbero un miglioramento dei dati ed una maggiore prospettiva di sopravvivenza. Da ex bancario vi posso dire quale è la maggiore vergogna di ogni funzionario di banca; è quella di aver dato i soldi “a cazzo”, (scusate la parolaccia) che corrisponde alla gogna. Le gerarchie dei banchieri risalgono da quel punto fino ai vertici della Banca Regolamenti Internazionali, che detta le regole per gestire i miliardi di disastri degli incapaci. Putroppo però le banche hanno veramente bisogno di creare trilioni in ogni istante e per farlo hanno bisogno di una controparte a cui concedere affidamenti, mutui e linee di credito ed è per questo che adorano direttori e dirigenti incapaci, perché fanno tutto quello che gli viene chiesto, senza etica, senza competenza, ma solo con una grande ego ghignante. Fatto il disastro, poi creano le cosiddette società veicolo:

https://en.wikipedia.org/wiki/Structured_investment_vehicle

Vere e proprie distillerie clandestine di prodotti tossici da spacciare attraverso innumerevoli altri strumenti esotici e continuare a tenere in piedi la giostra, rimandando il problema, amplificandone le conseguenze. E questo è l’unico sistema possibile nel paradigma ecocomico in cui viviamo.

Infatti, sono tornati a farsi vedere nuovamente anche i prestiti NINJA (no income – no job – no assets) che si erano resi protagonisti della bolla dei mutui subprime del 2008 ed abbiamo visto cosa è successo:

https://finance.yahoo.com/news/2008-over-again-bofa-offering-110000950.html

La giostra del debito perpetuo non si può fermare!

L’unica nostra fortuna sembra essere quella che GLI SERVIAMO VIVI!

Sotto controllo, ma per lo più vivi.

Sono talmente imbranati che da una parte capiscono che il sistema è insostenibile e vorrebbero sterminare gli “useless eaters”, ma dall’altra si accorgono che la gente gli serve per appiccicargli addosso il debito, con un sistema di valuta a debito dove miliardi di persone ignare lavorano e i banchieri e le élite possono continuare a vivere a scrocco . Veramente siamo in queste mani.