Il PD, Frocerie organizzate, askenazi militanti e tutti, diconsi tutti i “grandi” media stanno scatenando una incredibile campagna d’odio contro Lorenzo Fontana: “cattolico, reazionario oscurantista, filo-Putin, omofobo”. “Una minaccia per la comunità LGBT+”, stride con la bava alla bocca Alessandro Zan. Peggio: Zan ha ordinato “Non può essere eletto terza carica dello Stato chi ha costruito tutta la sua esistenza politica su parole d’odio è discriminazione, che ha patrocinato quel congresso di Verona che raccolse i peggiori integralisti mondiali. Non può sedere su quello scranno».
Uno striscione contro di lui è stato innalzato a Montecitorio. L’Espresso lo “smaschera” e lo addita a bersaglio:
L’ex ministro ha un lungo curriculum fatto di rapporti con Putin e i suoi uomini e strette alleanze con i partiti neofascisti di mezza Europa. Oltre a prese di posizione contro Lgbt, aborto, eutanasia e Peppa Pig. E ora è la terza carica dello Stato
E tutta questa rabbia da idrofobi per essere stato eletto, il Fontana, a una carica notarile come è quella di Presidente della Camera: deve sorvegliare il rispetto del regolamento, applicare le regole oggettive del condominio. Su quella poltrona, Fontana non ha alcun potere di realizzare i suoi propositi “contro Lgbt, aborto, eutanasia e Peppa Pig” – Anzi, la carica è in senso forte “neutralizzante” delle idee politichesi di chi la ricopre, come dimostrano le precedenti, dalla Boldrini a Casini a Bertinotti.
Dunque la forsennata campagna d’odio è un attacco puro alla libertà di opinione: i finocchi e gli askenazi e le sinistre vogliono trasformare le idee di Fontana da posizioni legittime in reati – un metodo usarto dal KGB : in questo i pervertiti sono rimasti comunisti.