Roma, 21 set – La censura politica di Facebook si abbatte anche su Vox Italiae, la neonata formazione sovranista-socialista di Diego Fusaro. La pagina ufficiale è stata chiusa, come riporta in un post il leader del movimento: “E’ ufficiale. Ci hanno bloccato la pagina di Vox Italiae. Forse perché non diciamo ‘più Europa’ e ‘decidono i mercati’. Forse perché siamo sovranisti, populisti e socialisti. Forse perché crediamo in una confederazione internazionalista di Stati sovrani, democratici e socialisti. Forse perché non ci arrendiamo e lottiamo per un’Italia all’altezza della sua storia, in cui tornino il Rinascimento e i diritti sociali. Un’Italia di chi lavora e non di chi specula vivendo in modo parassitario. Un’Italia fiera di sé e rispettosa delle altre nazioni”. “Un’Italia – sottolinea Fusaro – che non sia miserrima colonia di Bruxelles e di Washington. Un’Italia basata sulla democrazia, cioè sulla sovranità popolare nello Stato sovrano nazionale. Un’Italia degna di sé e degli spiriti magni che l’hanno fatta grande: l’Italia di Dante e di Petrarca, di Machiavelli e di Manzoni, di Vico e di Gioberti. Si può lottare e perdere. Chi non lotta ha già perso”.
Che cos’è Vox Italiae: valori di destra e idee di sinistra
“Il nostro motto è valori di destra e idee di sinistra proprio per sparigliare le carte”, spiega il filosofo, che ha presentato il suo partito il 14 settembre a Roma. “Noi rivendichiamo appieno le idee della sinistra classico-marxista, non quella ‘fucsia’ e arcobaleno, ma quelle di sinistra ‘rosse’, che hanno a cuore: lavoro, diritti sociali, lotta per l’emancipazione, solidarietà. Rivendichiamo appieno anche i valori di destra come: la religione, la trascendenza, il senso della patria, il senso dell’appartenenza a un’identità“.
In attesa di sapere le ragioni della chiusura della pagina, quello che salta agli occhi è che nelle parole di Fusaro non v’è alcun incitamento all’odio, ossia il pretesto con cui Facebook sta operando una censura politica chiudendo da giorni le pagine dei sovranisti (CasaPound in testa) e dei non allineati al pensiero unico, globalista, liberal e politicamente corretto. A questo punto ci viene da pensare che forse Facebook chiuda arbitrariamente tutte quelle pagine considerate nemiche dell’ideologia di fondo del social network, che è ovviamente ben lungi anche dalla sinistra di cui parla il leader di Vox Italiae. A Facebook evidentemente piace solo il fucsia e l’arcobaleno – per citare Fusaro – , e non vuole né nero né rosso (per non parlare del rossobruno) tra le sue pagine.
Adolfo Spezzaferro