La “cultura” di cui Milano ha bisogno, secondo il sindaco Sala.

Roberto Fiore

Il 13 dicembre a Milano, in uno spazio di proprietà del Comune, verrà inaugurata una mostra denominata “Porno per Bambini”. Non serve stare troppo a girarci attorno: si tratta dell’ennesimo episodio di sdoganamento pubblico della pedofilia, tramite un’associazione porno-bambini che un tempo sarebbe stata di per sé inaccettabile e che oggi viene fatta passare come “licenza artistica” della solita, malata, arte moderna. Chi crede che si tratti di una paranoia si sbaglia: basta leggere uno scorcio dello Standard per l’Educazione Sessuale in Europa dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che raccomanda pure per i bambini dagli 0 ai 4 anni la masturbazione e il gioco del dottore, e per quelli dai 6 ai 9 anni la visione di video porno. È in atto uno sdoganamento della pedofilia a 360 gradi che mira alla sua definitiva accettazione sociale. Mi unisco quindi al coro di tutte le associazioni, i genitori e le famiglie del mondo cattolico e non solo che in queste ore stanno contestando questa farneticante iniziativa. Con tutti loro, pretendo dal sindaco di Milano e dalle autorità preposte l’annullamento di una mostra che sfregerebbe la città e l’Italia intera con un messaggio sbagliato e contrario alle più elementari norme di legge a tutela dei minori e alla natura stessa. In caso contrario dovranno assumersi le responsabilità di qualsiasi cosa accada attorno a questa mostra che offende la dignità umana e minaccia i nostri figli.

Per la pedofilia nessuno spazio e nessuna tolleranza. @MIUI| https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1938571006189972&id=702795233100895

 

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Intervista all’autore del progetto “Porno per Bambini”


Fantasmi col durello, richiami ad opere contemporanee ed una buona dose di irriverenza. A grandi linee è così che potremmo riassumere “Porno per Bambini, il progetto dell’artista brasiliano che preferisce rimanere nell’anonimato

Non c’è limite al piddinismo

“. La presentazione dell’evento gioca a provocare: “I social lo censurano, le mamme lo querelano – si legge – ma nulla possono contro l’ingenuità del gesto amoroso, la semplicità e l’innocenza del proprio sesso. Ma origine e senso della ricerca stilistica e artistica di P***operbambini è proprio dare sfogo alla sessualità primigenia, erotica e sensuale nella sua naturalezza più viva, contro i nuovi bigottismi o proprio contro l’esibizione e il consumo commerciale dei corpi”. “Non c’è pornografia, non c’è voyeurismo, solo fantasia e divertimento”. “In occasione del Natale – prosegue – non c’è migliore regalo che un po’ d’amore, o sesso spinto”. Qualcuno non la prende bene: “Fate schifo” uno dei commenti. Anche l’assessore alla Scuola di Zona 9 Deborah Giovanati, è infuriata: “Nel sito del Comune vi è il rimando alla loro pagina facebook. L’amministrazione non poteva non sapere”. E il pensiero va a un increscioso precedente del 2014, quando la “Casa dei diritti”, a conclusione di un dibattito sull’erotismo, ospitò una performance legata al “Bdsm”, che sta per bondage: dominazione e sottomissione, sadismo e mas “Al di là dei destinatari – chiede il consigliere comunale Matteo Forte – la vera questione che emerge è: chi parteciperà? Chi può essere interessato? Che interesse incontrerà?”. Forte presenterà un’interrogazione, anche perché – questo il punto – la Santeria è un’area comunale, sebbene in concessione: lo spazio – si legge nel sito – “si inserisce nel piano di rilancio delle aree di interesse culturale e sociale voluto dal Comune”. La presentazione dell’evento gioca a provocare: “I social lo censurano, le mamme lo querelano – si legge – ma nulla possono contro l’ingenuità del gesto amoroso, la semplicità e l’innocenza del proprio sesso. Ma origine e senso della ricerca stilistica e artistica di P***operbambini è proprio dare sfogo alla sessualità primigenia, erotica e sensuale nella sua naturalezza più viva, contro i nuovi bigottismi o proprio contro l’esibizione e il consumo commerciale dei corpi”. “Non c’è pornografia, non c’è voyeurismo, solo fantasia e divertimento”. “In occasione del Natale – prosegue – non c’è migliore regalo che un po’ d’amore, o sesso spinto”.

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