PAOLO SENSINI – Poiché la Corte Costituzionale partecipa a pieno titolo del ceto parassitario che vive della fatica altrui, ha dovuto inventarsi una dottrina su misura sui “diritti acquisiti” che non esiste in nessun altro paese al mondo. Con quest’ultima misura viene sancita ufficialmente una differerenza per così dire ontologica tra chi “vive di Stato” e tutti gli altri lavoratori. Insomma, l’ennesima violazione e oltraggio a una Costituzione sempre blandita e di cui la Corte, in teoria, dovrebbe, essere il massimo garante.
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