Alla vigilia del secondo conflitto mondiale, Pio XII scriveva: «Preghiamo con animo semplice e instancabile la soavissima Madre di Dio, che il popolo russo venera e moltissimo ama, affinchè impetri per i desolati figli, nel più breve spazio di tempo possibile, il magnifico dono di Dio: la libertà di professare la fede».
E nel 1952 consacrava al Cuore Immacolato di Maria la popolazione della Russia.
Fu allora che disse: «II Cuore Immacolato di Maria salverà la Russia». E ancora: «Passerà questo tempo e la fede ritornerà a splendere in Russia… Un giorno la sua fulgida luce si vedrà da Occidente a Oriente».
Questo vaticinio s’incrocia con altre due profezie. Il martire polacco Massimiliano Kolbe, parlando a un gruppo di amici disse: «Vedrete un giorno la statua dell’Immacolata Concezione nel centro di Mosca; sarà eretta in alto, sul Cremlino».
E c’è anche il vaticinio del vescovo americano Sheen. «La piazza Rossa», disse il presule «si chiamerà in un tempo non lontano dal Duemila, piazza Bianca. Il martello e la falce faranno posto l’uno alla croce di Cristo e l’altra alla mezzaluna sulla quale posano i piedi della Signora del cielo… E la piazza Rossa sarà dedicata alla Madonna».
Su questa strada sono già stati mossi i primi passi. Ma ci saranno ancora grandi cambiamenti.