“Conosciamo tutti, ma non prestiamo ancora sufficiente attenzione, lo scenario spaventoso di un attacco informatico globale che porterebbe a un arresto completo dell’alimentazione elettrica, dei trasporti, dei servizi ospedalieri e della nostra società nel suo insieme. La crisi del COVID-19 è, al confronto, come un piccolo disturbo rispetto a un grave attacco informatico. Dobbiamo chiederci, in una situazione del genere, come possiamo lasciare che ciò accada nonostante avessimo tutte le informazioni sulla possibilità e la gravità di un attacco a rischio. La criminalità informatica e la cooperazione globale dovrebbero essere in prima linea nell’agenda globale.
Mainstream media, what is Klaus Schwab saying? #TheGreatReset pic.twitter.com/COilvyT5Kz
— Oh boy what a shot (@ohboywhatashot) February 3, 2021
In questo breve video del luglio 2020, il fondatore del Forum di Davos Klaus Schwab preannuncia e descrive la “quarta fase” del Grand Reset, quella che dovrà portare l’umanità occidentale intera al reddito universale di base e all’abolizione della piccola proprietà privata .
L’attacco di hacker sembra esere la scusa che sarà adottata per giustificare quello che nella “tabella di marcia” esfiltrata dal Canada viene descritta così?
– Interruzioni della catena di approvvigionamento previste, carenza di scorte, grande instabilità economica. Previsto per la fine del secondo trimestre del 2021.
– Impiego di personale militare nelle principali aree metropolitane e in tutte le strade principali per stabilire punti di controllo di viaggio. Limitare viaggi e movimenti. Fornire supporto logistico all’area. Previsto entro il terzo trimestre del 2021.
Lo “spaventoso attacco cibernetico” da parte di hackers onnipotenti è stato già “paventato” (ossia preconizzato) da Ygal Unna, il capo della Direzione nazionale informatica di Israele, Yigal Unna ha avvertito l’anno scorso che un “inverno informatico” di attacchi alla Rete “sta arrivando e arrivando più velocemente di quanto sospettassi”.
Forse non c’è bisogno nemmeno di specificare, come fanno i giornalisti Jhonny Wedmore e Withney Webb, che “ nella direzione informatica, Unna lavora a stretto contatto con le agenzie di intelligence israeliane, inclusa la Unità 8200, che ha una lunga storia di spionaggio elettronico contro gli Stati Uniti e altri paesi e che è stata responsabile di diversi attacchi devastanti, incluso il virus Stuxnet che ha danneggiato il programma nucleare iraniano”. Con la frenetica vaccinazione di massa al prezzo di vite ebraiche, il deep state israeliano si dispone ad essere tra i maggiori beneficiari del Great Reset data la forza del settore hi-tech della nazione.
Una simulazione dell’attacco è già avvenuta
Ricordiamo l’ Event 201 tenuto a New York sotto l’egida del World Economic Forum nell’ottobre 2019 con la Fondazione Rockefeller, Bill Gates e la John Hopkins , ha simulato una nuova pandemia di coronavirus che si diffonde in tutto il mondo e causa gravi interruzioni all’economia globale; e poche settimane dopo è comparso il primo caso di COVID-19 . Lorsignori erano pronti alla cosa che la simulazione simulava di “prevenire”..
Stupirà apprendere che il 3 febbraio il World Economic Forum (ha annunciato che il prossimo luglio si svolgerà la simulazione di attacco informatico globale che colpirà le reti di approvvigionamento e lo “spegnimento” di internet o furto di dati privati in possesso del sistema bancario? Tale esercitazione è denominata Cyber Polygon 2021 sul sito web dell’evento appena aggiornato, si avverte che, data la massiccia digitalizzazione in corso di ogni attività economica, essa stessa resa necessaria dalla “pandemia” e dai lockdown, accade che “basta un unico collegamento vulnerabile per far collassare l’intero sistema, con effetto domino”, aggiungendo che ” un approccio sicuro allo sviluppo digitale oggi determinerà il futuro dell’umanità per i decenni a venire “.
Il fatto che Cyber Polygon 2021 sia fissato per luglio significa che l’attacco hacker preconizzato sarà fatto accadere dopo quella data? Niente è meno certo.
“Una simulazione simile sponsorizzata dal WEF che ha avuto luogo lo scorso luglio 2020 Cyber Polygon 2020 è stato ufficialmente descritto come “formazione online internazionale per aumentare la resilienza informatica globale”; in quell’occasione i media mainstream come il New Yorker affermato che la cyber-pandemia “è già in corso”. I relatori hanno preconizzato come cosa fatta “l’imminente “pandemia” letale di attacchi informatici” che avrebbe colpito principalmente due settori economici, sanità e finanza. Un gioco di guerra a cui hanno partecipato le mega aziende del settore tecno, tipo IBM, Huawei ed Amazon, praticamernte tutte le mega-banche (Bank of America, Credit Suisse, Equifax (l’agenzia di rating del credito) .JPMc morgan Chase, Mastercard, Paypal, SWIFT (la vecchia rete di compensazione delle transazioni internazionali), Paypal e ovviamente Blackrock (deep state finance central)… la rete SWIFT (compensazione delle transazioni internazionali) e entità internazionali come INTERPOL.
Ma fra i partecipanti, il più sorprendente – che parteciperà anche allo scenario Polygon 2021 di luglio – è la Sberbank, banca controllata dal governo russo, che vi partecipa sotto la sigla della sua sussidiaria per la sicurezza informatica BI.ZONE. Anzi, di più: la persona scelta per aprire l’evento Cyber Polygon è stato il primo ministro in carica dal gennaio 2020 della Federazione Russa, Mikhail Mishustin: ingegnere informatico, già nominato (nel 2010) da Putin direttore del servizio fiscale della federazione, genio della digitalizzazione e fanatico dei big data che ha usato, dicono, sistemi ” tecno-autoritari ” di sorveglianza governativa dell’attività economica per debellare i rimborsi ingiustificati dell’IVA.
L’invito da parte del WEF, e con tutti gli onori, del primo ministro russo prelude forse alla cancellazione della narrativa che incolpa fantomatici ed onnipotenti “hacker russi” di qualunque crimine informatico, il più grave dei quali sarebbe aver determinato l’elezione di Donald Trump? Lo sperano i due autori dell’articolo. Lo speriamo anche noi. Solo il tempo dirà se, invece, Mishustin non sia invitato alla simulazione del gran delitto profetizzato in una veste analoga a quella per cui un dirigente italiano del Tesoro fu invitato a suo tempo sul Britannia.
Intanto vi lascio un altro profeta del paventato black-out generale, che probabilmente servirà anche a far sparire i nostri depositi, e i blog alternativi per interruzioni del Web:
“Credo che ci sarà un’altra crisi. Sarà più significativo e sai che dobbiamo iniziare a prepararci davvero adesso. Quando vedremo questa prossima crisi, sarà più veloce di quanto abbiamo visto con COVID. Il tasso di crescita esponenziale sarà molto più ripido, l’impatto sarà maggiore e di conseguenza le implicazioni economiche e sociali saranno ancora più significative … ”
Jeremy Jurgens, Managing Director World Economic Forum, 8 luglio 2020
(Continua)