Il blog di Olivier Berruyer rievoca l’intervento di “uno dei creatori dell’euro”, rivelatrice della “visione” che anima gli eurocrati.
">http://www.les-crises.fr/nostalgie-de-la-durete-de-vivre-et-chatiments-du-ciel/
Il creatore è Padoa Schioppa, il suo articolo è apparso sul Corriere della Sera è datata 2003. Un anno cruciale: Germania e Francia avevano sforato il limite del 3% di deficit; la potente azione di lobbying germanica fa sì che l’Ecofin (la riunione dei ministri delle finanze) sospenda la procedura d’inflazione avviata contro i due paesi. I paesi piccoli e “virtuosi” protestano: in Europa c’è qualcuno più uguale degli altri?, e ricorrono alla Corte di Giustizia…
In questa temperie si situa l’intervento autografo di Padoa Schioppa. Ecco la sua idea per risolvere tutto:
“…Nell’Europa continentale un programma completo di riforme strutturali deve essere attuato oggi nel campo delle pensioni,della sanità, del mercato del lavoro, della scuola e in tanti altri..
Ma esse devono esser guidate da un principio unico: ridurre il livello delle protezioni che nel corso del ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l’individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci di fortuna, con la sanzioni o la ricompensa dei difetti e delle qualità.
Cento anni orsono il lavoro era una necessità; la buona salute un dono di Dio; la cura del vecchio, atto di pietà familiare; la promozione in ufficio, riconoscimento di un merito; il titolo di studio o l’apprendistato di mestiere, costoso investimento. Il confronto dell’uomo con le difficoltà della vita era sentito, come da antichissimo tempo, quale prova di abilità e fortuna. (Oggi) è sempre più divenuto il campo della solidarietà dei concittadini verso l’ individuo bisognoso, e qui sta la grandezza del modello europeo. Ma è anche degenerato a campo dei diritti che un accidioso individuo, senza più meriti né doveri, rivendica dallo Stato”.
Berruyer sottolinea l’alone “religioso” che anima Padoa Schioppa: esaltazione della durezza del vivere, i castighi del destino come purificazione e redenzione dell’uomo europeo divenuto “accidioso” (un peccato capitale). Infatti, quelle del creatore dell’euro sono critiche persino accettabili e vere – se venissero dal Creatore dell’universo, o almeno da un pontefice, come esortazione all’ascesi, all’abnegazione di sè, al duro lavoro e al sacrificio.
Vengono invece dall’esponente della tecnocrazia europea, la quale – è evidente – come tutte le burocrazie che abbiamo lasciato diventare onnipotenti, si crede Dio. Ciò significa che quella che il Pontefice del vero Dio potrebbe enunciare (e non osa farlo) come esortazione contro l’egoismo, adesso è diventato programma.
Programma amministrativo, pubblico.
E’ il programma cinico di abbandonare i malati alla loro sofferenza per non sopportarne i costi pubblici, di addossare i vecchi sulle spalle delle famiglie (e se non hanno famiglia, vadano a razzolare tra i rifiuti), di ridurvi le paghe ai livelli cinesi per farvi re-incontrare la durezza della vita che cercavate di fuggire, voi che vivete sopra i vostri mezzi….
E’ questo il programma che si propongono “le riforme” imposte dalla Banca centrale, dalla Commissione, dalla Germania e dagli eurocrati; è questo programma che viene attuato dai tre governi che si sono succeduti senza che li abbiamo nemmeno votati, non importa se Monti sostenuto dai Bersani, Letta, ora Matteo Renzi: stanno facendo quello, nient’altro che quello, secondo gli ordini ricevuti.
A questo serve l’euro, a farvi ritrovare le durezze del vivere che le classi inferiori – cioè voi – godevano nel ‘500, quando gli inabili alla zappa perché invalidi, malati e vecchi, finivano a mendicare in fila all’entrata delle chiese, o davanti alla porta dei conventi per la distribuzione della minestra. Piccolo particolare: non esistono più i conventi, le chiese non sono più affollate come allora. Adesso della vostra moralità si occupano i Padoa Schioppa, alla vostra redenzione salutare si dedicano i Draghi, i Monti, i Renzi, i Bersani vi redimono dalla vostra immorale pretesa di consumare senza meriti.
Ed è questo che sta avvenendo a voi, e noi, passivi cittadini oggi sudditi: la regressione purificatrice verso la miseria. Il regresso e l’arretramento progettato da costoro per punirvi.
Non vi sfuggirà, spero, la sardonica ironia della cosa: evoluti europei, avete rigettato il richiamo di Cristo per la porta stretta; deridete le minacce di punizione celeste che vi venivano prospettave per la vostra salvazione; vi siete liberati dal giogo della Chiesa, emancipati dai suoi dogmi, tabù e costrizioni morali che venivano con la promessa delle redenzione – solo per cadere sotto il programma dell’eurocrazia che si crede Dio, e che vi moralizza e punisce, vi purifica dai consumismi senza salvazione, con le “riforme”. Le punizioni celesti, vi sono stato sostituite dalle punizioni europoidi, che non prevedono redenzione e premio – essendo tutte chiuse nell’aldiquà. Sono loro, adesso che vi faranno scontare i vostri peccati.
E ve lo meritate, anche.