Blog La Terza Roma
“Il ministero della difesa russo ha deciso che le forze russe si ritireranno sulla parte sud del fiume Dnepr. Nell’arco di qualche giorno verrà deciso di abbandonare Kherson ,che sarebbe indifendibile. Sono già stati evacuati 115.000 civili”
Il segretario generale della NATO afferma che non ci sarà un cessate il fuoco in Ucraina alle condizioni della Russia. Questo sarebbe un disastro per l’Ucraina, ma anche un pericolo per tutti noi, e per questo l’Ucraina non accetterà queste condizioni “. Ha affermato Jens Stoltenberg..
La scelta dell’evacuazioni di Kherson e del ritiro delle forze russe sulle posizioni della città a sud del fiume Dnepr, a parere di chi scrive non è frutto di un accordo tra le parti. Non è frutto di un accordo diplomatico e non farà fermare la guerra. Da un punto di visto del prestigio russo è una notizia terribile, perché si cede una città russa. Quindi una ritirata che fa male. Non esistono giustificazione tattiche ad una debacle del genere.
E anche da un punto di vista militare non è facile da capire, le forze russe potevano ancora tenere il fronte e aspettare che la spinta ucraina scemasse.
Allora PERCHÉ è stata presa questa decisione??
Il discorso qui non è tattico ma prettamente legato alla stabilità interna. In Europa ci raccontano che la Russia sia una dittatura e che le decisioni le prende solo Putin. Beh questo è un quadro propagandista e non veritiero. In Russia il potere di Putin si basa sul consenso del popolo della Federazione Russa. Il popolo appoggia l’operazione speciale,il popolo capisce che per la Russia l’unica possibilità per continuare ad esistere è vincere, il popolo capisce che la Russia non combatte contro l’Ucraina, ma contro la NATO. L’unico modo per vincere la Russia non è sul campo di battaglia, ma farla crollare internamente. Tenere Kherson sarebbe costato troppo in vite umane, e avrebbe creato dello scontento. Così dopo avere evacuato gran parte dei civili ,s i è salvata la vita dei soldati , attestandosi su una linea di difesa più facile da tenere. L’ucraina non ha il problema di salvaguardare i propri soldati, perché non ha il problema di tenuta interna, il paese è già distrutto e amministrato da forze straniere.
Da un punto di vista morale è una ritirata che fa malissimo, il più duro colpo subito dalla Russia dal 1945.Si abbandonano terre ,che sono Russia. Guardando in prospettiva di una guerra lunga la situazione è meno grave, probabilmente i generali hanno fatto una scelta in prospettiva di eventi che saranno giudicati nei mesi a venire. Anche perché l’Ucraina dovrà superare un inverno, con un paese distrutto. https://t.me/terzaroma
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Bergoglio:
“Mi colpisce ciò che accade, l’Ucraina martoriata, la crudeltà: non è del popolo russo, forse, è un popolo grande, ma dei mercenari che vanno a fare la guerra, preferisco pensarlo così perché ho alta stima del popolo russo, dell’umanesimo russo, basta pensare a Dostoevskij che fino a oggi ispira noi cristiani. Ho un grande affetto per il popolo russo e un grande affetto per il popolo ucraino.” (Papa Francesco – Lunedì 7 novembre 2022)