La “trattativa” per il cessate il fuoco è una scusa per completare il genocidio

Finalmente, dopo mesi, lo dice anche Hamas

Ghazi Hamad, membro dell’Ufficio Politico di Hamas, sul risultato negativo degli ultimi colloqui a Doha tra Stati Uniti, Israele, Qatar ed Egitto per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio di prigionieri:

“Ci aspettavamo già questo risultato ai negoziati Doha. Netanyahu cerca di ingannarci e non ha fornito risposte a nessuna delle richieste per raggiungere un accordo. Netanyahu stabilisce nuove condizioni, mina ciò che era stato precedentemente concordato e il suo obiettivo è quello di continuare la guerra.

Netanyahu vuole proporre una nuova formula per la negoziazione onde guadagnare più tempo.

“E’ un tentativo israelo-americano di dare all’occupazione il tempo di compiere altri massacri.

Israele rifiuta di ritirarsi da Gaza e di condurre uno scambio di prigionieri equo.

Ciò che gli americani propongono ora non include il ritiro da Gaza o un cessate il fuoco.

Il cessate il fuoco deve essere garantito secondo criteri chiari.

L’amministrazione americana non ha alcuna reale volontà di cessare il fuoco a Gaza”.

Ciò che è stato riportato dal Wall Street Journal sulla disponibilità di Israele a ritirarsi dal corridoio non è vero.

Israele vuole lasciare una scappatoia nell’accordo in modo che possa riprendere la guerra in seguito.

Nessun accordo può passare senza un cessate il fuoco completo, il ritiro dell’occupazione, il ritorno degli sfollati e lo scambio di prigionieri.

…. non entreremo più in alcuna negoziazione inutile. L’occupazione comprende solo il linguaggio della forza”.

hamas
Ghazi Hamad

Husam Badran, capo dell’Ufficio Relazioni Nazionali di Hamas, ieri in un’intervista con Al-Jazeera, dopo l’incontro tra USA, Israele, Qatar ed Egitto per discutere sul cessate il fuoco a Gaza e lo scambio di prigionieri:

  • “L’occupazione [sionista] è pienamente responsabile del ritardo dell’accordo”.
  • “Ci sono condizioni impossibili che Netanyahu sta cercando di imporre, che ostacolano l’accordo”.
  • “Ciò che conta per noi nei colloqui è vedere meccanismi chiari rispetto a ciò che è stato precedentemente concordato e approvato da Hamas”.
  • “Washington non è un mediatore imparziale e sta dando a Netanyahu una copertura per continuare la guerra”.
  • “Netanyahu non ha alcuna intenzione o inclinazione a raggiungere un accordo e sta cercando di aggravare la situazione in tutta la regione”.

https://t.me/QudsNen/120741

Se mi dessi un pulsante per cancellare Gaza, ogni singolo essere vivente a Gaza, lo premerei in un secondo”.

Il podcast in inglese più longevo di Israele, “Two Nice Jewish Boys”, ospitato da Naor Meningher ed Eytan Weinstein, ha chiesto lo sradicamento completo dei palestinesi a Gaza e nella Cisgiordania occupata.

Anche quelli che protestano contro Bibi sonod’acccordo nel genocidio.

matteo-jud
Lui sa sempre coin chi stare