La turbina Nord Stream arriva: in aereo

Da DWN:

La turbina del gruppo energetico tedesco Siemens Energy, che è stata riparata in Canada ed è importante per il proseguimento del funzionamento del gasdotto Nord Stream 1, è stata ora spedita dall’impianto di manutenzione in Canada alla Germania: in aereo. L’arrivo in Russia è previsto per il 24 luglio, riporta l’agenzia di stampa russa Tass, citando la rivista Kommersant. Kommersant, a sua volta, fa affidamento su fonti anonime vicine alla situazione.

La turbina riparata sarà consegnata in aereo anziché in nave come originariamente previsto. La turbina viene quindi spedita in traghetto e consegnata in Russia via terra attraverso la Finlandia.

Secondo Kommersant, l’impianto del gasdotto dovrebbe essere operativo all’inizio di agosto, considerando il tempo necessario per la procedura di installazione.

“ Dopo numerose richieste provenienti dalla Germania, il Canada ha deciso di restituire la turbina Siemens riparata il 9 luglio, nonostante ciò in violazione delle sanzioni imposte alla Russia. La Commissione europea ha nel frattempo affermato che la consegna non viola le sanzioni dell’UE, probabilmente per prevenire un disastro della politica energetica in Germania a seguito del blocco del Nord Stream 1”.

Così la Germania ha scavalcato non si sa quante sanzioni, e avrà la fornitura di energia che le serve per l’inverno. Dalla Russia. Naturalmente, Scholz ha accompagnato la cosa con le più granitiche dichiarazioni di alleanza con l’Ucraina e della immancabile vittoria di Zelenski – che ha appena mandato a processo oltre 600 suoi collaboratori per tradimento (1), oltre che licenziato il suo braccio destro dell’intelligence e suo amico, e la procuratrice che l’aveva servito bene documentando le false atrocità che la Russia avrebbe commesso a Bucha.

Poche ore prima, siccome Gazprom aveva comunicato ai clienti europei la “causa di forza maggiore” per l’interruzione del flusso energetico dal Nord Stream1, i media anglo, Reuters, Bloomberg eccetera avevano fatto un po’ di terrorismo parlando di chiusura “ a tempo indeterminati” e lasciando intendere che si trattava di una manovra politica: quando la dichiarazione “per forza maggiore” serve proprio a chiarire che il motivo è puramente tecnico e temporaneo, non dipendente dalla volontà del fornitore. Aspettiamo gli sviluppi.

1) Zelensky – il dittatore che divora i suoi servi – ha licenziato il procuratore generale dell’Ucraina Irina Venediktova e del capo della SBU Ivan Bakanov
651 casi penali relativi ad alto tradimento e “attività di collaborazione” erano stati registrati su dipendenti delle forze dell’ordine, mentre più di 60 agenti dell’SBU avrebbero “lavorato contro il nostro Stato”, queste le parole di Zelensky per giustificare il suo provvedimento. E’ notizia appena battuta da RT che la procuratrice generale dell’Ucraina licenziata da Zelensky afferma che il presidente ha violato le leggi e le procedure per il suo licenziamento

Quanto a Draghi…

Quanto a Draghi: l’unico atto di governo che ha compiuto è stato quello di troncare – su istruzione americana – il flusso energetico della Russia all’Italia; dopo ciò considera finito il suo compito e si dimette da sé, senza avere avuto un voto di sfiducia: fatto insensato, mai avvenuto in una democrazia occidentale, come ha gridato Massimo Cacciari – ma il punto è che Draghi non vuole esserci quando il paese subirà le conseguenze delle sue “azioni di governo”, bancarotta miseria e morte.