Dunque: Mosca è dispostissima a aprire corridoi navali per fare esportare il grano ucraino che dovrebbe salvare dalla fame il mondo, chiedendo in cambio – per bocca del viceministro degli Esteri Rudenko che “vengano tolte le sanzioni su export e pagamenti”: specificamente quelle sanzioni anche finanziarie che vietano alla Russia di vendere il suo stesso grano, di cui è il primo produttore-esportatore. Domanda logica e razionale; a cui Bruxelles risponde con un insulto neoprimitivo e rabbia infantile: chiamando “ricatto”, “Mosca usa la questione alimentare come arma”; la ministra degli Esteri britannica, la nota Liz Truss , ha detto che è spaventoso come Putin abbia usato la fame e la mancanza di cibo come armi tra le persone più povere del mondo. “Semplicemente non possiamo permettere che succeda. Putin deve revocare il blocco del grano ucraino”. Truss ha respinto la proposta di scambio di Rudenko: “Quello che non possiamo avere è revocare le sanzioni, una pacificazione che renderà Putin più forte a lungo termine”, ha detto.
Londra e i baltici che istiga hanno proposto di mettere in mare una “operazione militare-umanitaria” (sic) , ossia dispiegare una flotta da guerra occidentale per accompagnare le navi granarie ucraine, garanzia sicura di aggravare il conflitto e rivelatrice della gran voglia anglo non di alleviare la fame mondiale, ma di provocare sempre più Mosca ad atti irreparabili.
Per fortuna apprendiamo che mentre la UE concepisce il negoziato come insulti, da Spiegel apprendiamo che
la Turchia sta negoziando un corridoio di esportazione per il grano dall’Ucraina
Ankara sta attualmente negoziando con Mosca e Kiev per stabilire un corridoio per le esportazioni di grano attraverso il territorio turco, ha riferito giovedì l’ agenzia di stampa Reuters , citando un alto funzionario turco.
“La Turchia sta negoziando sia con la Russia che con l’Ucraina per esportare grano dall’Ucraina”, ha affermato Reuters citando il funzionario anonimo. “C’è bisogno di questo grano per raggiungere i mercati target. Le trattative sono ancora in corso”,
Al confronto dei neo-primitivi europei che “trattano” in questo modo urlando e insultando, Erdogan fa la figura dell’unico adulto nella stanza, ed è tutto dire; essendo fra l’altro cui che tiene le chiavi del Mar Nero, potendo vietare l’entrata di navi da guerra dal Bosforo, ha una forza negoziale seria.
Anche in un altro modo l’euro-oligarchia si ingegna ad affamare non solo gli altri,ma i propri stessi popoli: con acuta intelligenza, anche le importazioni di fertilizzanti dalla Russia sono state vittime delle sanzioni dell’UE e quindi non sono più disponibili per la Germania. Il risultato: gli agricoltori si aspettano ulteriori aumenti dei prezzi dei prodotti agricoli e una situazione di offerta tesa, che probabilmente durerà almeno fino al raccolto del 2023, se non di più.
L’anno scorso, le importazioni dell’UE di fertilizzanti azotati e complessi dalla Russia sono ammontate a 4,6 milioni di tonnellate. Il consumo totale europeo è stato di circa 13 milioni di tonnellate. Inoltre, la Bielorussia era anche una delle principali fonti di fertilizzante di potassio, che ora si è prosciugato.
Inoltre, anche gli impianti di fertilizzanti nell’UE di proprietà di oligarchi russi, come “euroChem” con sede nella tranquilla città svizzera di Zugo, sono interessati dalle sanzioni.
E: con disappunto degli agricoltori e, in definitiva, anche dei consumatori finali, i già più elevati prezzi dei fertilizzanti dei produttori nell’UE hanno continuato a salire dall’inizio del conflitto in Ucraina.
Fondamentalmente, la produzione di fertilizzanti minerali azotati è ad alta intensità energetica e si basa sul gas naturale. La produzione è quindi concentrata in tutto il mondo in località con disponibilità di energia a basso costo, come la Russia. Se questi fertilizzanti vengono ora ritirati dal mercato, ciò comporterà una minore resa del grano. Nella sola Germania, gli esperti prevedono una riduzione del raccolto di tre milioni di tonnellate. Il settore agricolo europeo si aspettano ulteriori aumenti dei prezzi dei prodotti e una situazione di offerta insufficiente, che probabilmente durerà almeno fino al raccolto del 2023, se non di più.
L’anno scorso, le importazioni dell’UE di fertilizzanti azotati e complessi dalla Russia sono ammontate a 4,6 milioni di tonnellate. Il consumo totale europeo è stato di circa 13 milioni di tonnellate. Inoltre, la Bielorussia era anche una delle principali fonti di fertilizzante di potassio, che ora si è prosciugato.
Ma l’apice del demenza punitiva controproducente è esemplificato dal fatto che Bruxelles ha coinvolto nelle sanzioni anche gli impianti di fertilizzanti che si triva nel territorio UE perché sono di proprietà di oligarchi russi, come “euroChem” con sede nella tranquilla città svizzera di Zugo; i coltivatori non possono più comprare i fertilizzanti di Zug
Fondamentalmente, la produzione di fertilizzanti minerali azotati è ad alta intensità energetica e si basa sul gas naturale. La produzione è quindi concentrata in tutto il mondo in località con disponibilità di energia a basso costo, come la Russia. Se questi fertilizzanti vengono ora ritirati dal mercato, ciò comporterà , in definitiva, una minore resa del grano. Nella sola Germania, gli esperti prevedono una riduzione del raccolto di tre milioni di tonnellate.
Le cattive notizie si moltiplicano sui media: secondo il Telegraph, il mondo ha scorte granarie per sole dieci settimane.
Per Bloomberg, “il balzo dei prezzi del 100% e la carenza di gasolio privano gli agricoltori del “sangue vitale“. Gli agricoltori dagli Stati Uniti all’Ucraina lottano con l’aumento dei prezzi del diesel e un’offerta instabile, costringendoli a spendere somme senza precedenti per il carburante in un mercato caotico. Tutto ciò mette in pericolo il raccolto autunnale. [ Bloomberg , 19 maggio 2022]
Per il Washington Post,
La rete globale per proteggerci dalla fame è più debole di quanto pensiamo.
Nonostante tutta la raffinatezza del commercio calorico mondiale, dipendiamo ancora da alcuni granai: il Midwest degli Stati Uniti, il Sud America, l’Europa occidentale, l’ex Unione Sovietica, la pianura dell’Indo-Ganga e la Cina orientale. Se il clima estremo colpisce due località contemporaneamente, saremo più dipendenti dagli altri e dalle azioni del passato. Basta aggiungere un fattore politico per ridurre il più possibile il margine di sicurezza. [ Washington Post , 17 maggio 2022]
Quale sarà l’effetto finale? Lo suggerisce un articolo di Byline:
Le banche globali si preparano privatamente per “Livelli pericolosi” di imminenti disordini civili nelle patrie occidentali
Nafeez Ahmed – 17 maggio 2022
e banche globali e le società di investimento si stanno preparando per un’impennata “senza precedenti” dei disordini civili negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Europa poiché i picchi dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari sono destinati a portare il costo della vita a livelli astronomici, può rivelare in esclusiva Byline Times .
Le informazioni provengono dal capo di un “gruppo di istituzioni finanziarie” – che fornisce competenze e servizi di consulenza ad altre banche, compagnie assicurative e altre istituzioni finanziarie – presso una delle più grandi società di investimento negli Stati Uniti.
Il dirigente senior degli investimenti, che ha parlato con Byline Times in condizione di anonimato perché le informazioni che ha rivelato sono considerate altamente sensibili, ha affermato che i pianificatori di emergenza delle principali istituzioni finanziarie ritengono che i “livelli pericolosi” di crollo sociale in Occidente siano ora quasi inevitabili e imminente. Si prevede che uno scoppio di disordini civili si verificherà in qualsiasi momento quest’anno, ma molto probabilmente nei prossimi mesi, poiché l’impatto della crisi del costo della vita inizierà a saturare la vita di “tutti”.
Le classi medie benestanti troveranno difficile permettersi cibi di base e pagare le bollette. Quindi prevediamo pericolosi livelli di disordini civili che potrebbero trasformarsi in una crisi sociale senza precedenti
Il dirigente lavora presso un’importante azienda di Wall Street, considerata un’istituzione finanziaria di importanza sistemica dal Financial Stability Board degli Stati Uniti. Si tratta di istituzioni il cui funzionamento è considerato critico per l’economia statunitense e il cui fallimento potrebbe innescare una crisi finanziaria.
Secondo l’esecutivo, le principali banche di tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Europa occidentale, stanno dando istruzioni ai loro top manager di iniziare a pianificare attivamente come risponderanno all’impatto della crisi finanziaria innescata da un prolungato episodio di disordini civili. Tuttavia, il funzionario bancario non ha approfondito cosa implicassero queste misure di pianificazione al di là di ogni riferimento alle prove di stress per determinare l’impatto sui portafogli di investimento.
Sebbene l’aumento dei disordini civili nei paesi in via di sviluppo sia stato apertamente discusso dalle principali istituzioni come le Nazioni Unite, la Banca mondiale, il FMI e altre istituzioni, questa è la prima volta negli ultimi anni che le aspettative di un’imminente epidemia di crollo sociale nelle società occidentali sono state attribuite alle principali società bancarie e di investimento.
“Tutte le principali banche sanno che la crisi del costo della vita è fuori controllo”, ha affermato il massimo consulente finanziario.
“La pandemia è stata già abbastanza grave e ha messo in evidenza come alcuni gruppi di persone sarebbero stati maggiormente colpiti, i poveri, le minoranze e così via. Ma la combinazione di shock energetici e alimentari è un punto di svolta che spingerà le società occidentali oltre il limite. Questo avrà un impatto su tutti. Le classi medie benestanti troveranno difficile permettersi cibi di base e pagare le bollette. Quindi prevediamo pericolosi livelli di disordini civili che potrebbero trasformarsi in una crisi sociale senza precedenti”.
L’avvertimento arriva quando il governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey ha descritto come l’aumento “apocalittico” dei prezzi di cibo ed energia e un tasso di inflazione alto da 30 anni porterebbe a uno “shock reddituale molto forte” che fa aumentare la disoccupazione e taglia la spesa delle famiglie.
Ma questo graffia a malapena la superficie. L’alto funzionario bancario statunitense ha avvertito il Byline Times che l’attuale crisi stava per far precipitare il pubblico in generale, comprese le classi medie, in una povertà sempre più profonda. Peggio ancora, la cassetta degli attrezzi economica convenzionale per affrontare la volatilità finanziaria era esaurita:
“Non è rimasto nulla nella cassetta degli attrezzi del sistema finanziario esistente. Abbiamo esaurito le opzioni. Posso solo vedere la situazione peggiorare”.
Il funzionario ha affermato di essere stato informato della pianificazione interna da parte di varie banche attraverso conversazioni con colleghi senior nelle ultime settimane.
Bisognava fare le processioni nei campi.. abbandonato Dio, e Lui ci abbandona a noi stessi.
(/MB – personalmente, io non credo che la fame produca disordini. Chi ha fame non fa rivoluzioni, deve razzolare nei cassonetti. )