MARCO TOSATTI
Abbiamo ricevuto uno lungo testo, corredato di note e riferimenti facilmente utilizzabili, che documenta un fatto certamente nuovo nella storia della Chiesa. E cioè l’apprezzamento – che continua anche adesso – delle organizzazioni massoniche mondiali per l’attuale pontificato. E’ uno studio molto interessante, perché a nostra conoscenza mai niente del genere è avvenuto nei confronti di papi moderni, o recenti, e testimonia se non altro delle aspettative di novità nei confronti del mondo attuale create dal Pontefice. Il documento che riportiamo, e il cui autore preferisce restare anonimo, è frutto di un lungo lavoro di ricerca, intrapreso da tempo, e che probabilmente sta ancora continuando. Credo che si debba essere grati a chi si è impegnato con tanta acribia e diligenza in questa opera di ricerca e documentazione, dal valore storico indubitabile. Lo pubblichiamo integralmente, senza nessuna modifica. Un testo in inglese è stato pubblicato dal sito OnePeterFive nei giorni scorsi.
Un Osservatore
Quei massoni a cui piace Papa Francesco
«… Ciò che noi dobbiamo cercare e attendere… è un Papa secondo i nostri bisogni. Alessandro VI con tutti i suoi crimini privati non ci conviene poiché non ha mai errato in materia religiosa. Invece Clemente XIV sarebbe tutto nostro dalla testa ai piedi» (Da un’istruzione permanente dell’Alta Vendita carbonara, 1a metà sec. XIX)
Un Papa secondo i loro bisogni…
Nel 1861 Jacques Crétinau-Joly pubblica L’Eglise en face de la révolution. Lo studioso francese riporta l’Istruzione permanente dell’Alta Vendita, il gruppo dirigente della Carboneria, che secondo studiosi massoni era de facto il braccio armato della Massoneria, essendo i vertici della Setta riservati a coloro che erano già massoni, specialmente di alti gradi[1].
In quell’istruzione sequestrata con altre carte dalla polizia pontificia, i capi carbonari (e massoni) auspicano in futuro un Papa secondo i loro bisogni («Ce que nous devons demander, ce que nous devons chercher et attendre, comme les Juifs attendent le Messie, c’est un Pape selon nos besoins…»); non un Papa che faccia parte della loro “fratellanza”, ma un Papa che assecondi la loro mentalità. L’istruzione auspica un Papa come Ganganelli (Clemente XIV, quello che soppresse i Gesuiti) il quale – dice l’Istruzione – si consegnò mani e piedi ai ministri dei Borboni (poiché li temeva) e agli increduli (che lodavano la sua “tolleranza”). L’ignoto capo dell’Alta Vendita dice che per avere un Papa così occorre un lavorio che potrà durare anni, decenni, forse anche un secolo[2]…
L’istruzione è dei primi decenni del 1800 ed è resa nota nel 1861, quando non ci sono ancora né tradizionalisti lefebvriani e nemmeno sedevacantisti. È l’epoca di Pio IX.
Veniamo ai nostri giorni.
Giovanni Paolo II e Benedetto XVI non piacciono…
In un’intervista del 1999 e in un’altra del 2009, l’Avv. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (1999-2014), ha rimpianto Papa Paolo VI perché (dice Raffi) durante il suo pontificato la Massoneria ebbe una stagione di grande dialogo con la Chiesa, molti ecclesiastici parlavano della fine delle censure antimassoniche e sostenevano la compatibilità tra Chiesa e Loggia… [3] Ma poi con San Giovanni Paolo II tornò il “gelo” antimassonico: nel 1983 Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) presieduta dal Card. Ratzinger ribadì l’incompatibilità tra Chiesa e Massoneria. Papa Wojtila approvò quella dichiarazione.
Dal 1999 il Cardinale di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, è socio onorario del Rotary Club[4].
Nell’inverno 2004-2005, sulla rivista massonica inglese Freemasonry Today, un massone tedesco, Axel Pohlmann, si lamenta di Papa Wojtila (all’epoca ancora vivente) e del cardinale Ratzinger. Pohlmann fa capire che dopo la morte del Pontefice polacco i massoni faranno del loro meglio per convincere la Chiesa a rimuovere ogni condanna antimassonica…[5]
I desideri del massone Pohlmann sembrano avverarsi: dopo qualche mese il Papa muore. C’è il conclave. Il cardinale Martini (gesuita) è tra i papabili; lui sì che piaceva ai massoni, almeno a quelli del Grande Oriente d’Italia[6]. Sembra che in quel conclave la scelta decisiva oscillasse tra l’Arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Bergoglio (gesuita anche lui), e Joseph Ratzinger[7]. Vinse Ratzinger (i massoni restarono così delusi) che diventò Benedetto XVI, il Papa del Summorum Pontificum, il Papa della difesa chiara e forte dei valori non negoziabili.
Sotto il pontificato Ratzinger si susseguirono attacchi mediatici frequenti, in certi casi giornalieri, cospirazioni di “corvi”, fughe di documenti, critiche di teologi contro il Papa, boicottaggi massicci al Motuproprio Summorum Pontificum… Sembra che tra i boicottatori, o per lo meno tra i non-entusiasti, del Summorum Pontificum ci fosse anche l’allora Arcivescovo di Buenos Aires[8].
Nel 2010, la rivista massonica argentina “Hiram Abif” N° 119 (maggio2010), presenta un libro del giornalista José Catalan Deus: “Después de Ratzinger, qué?: balance de los cuatro años de su pontificado y desafíos de su sucesión” (2009). Sono passati solo 4 anni, e già ci si interroga su cosa avverrà alla Chiesa dopo Ratzinger, definito dalla rivista massonica argentina come l’«ultimo conservador»… Catalan Deus parla di cospirazioni in corso contro Papa Ratzinger e di futuro incerto del Cattolicesimo… Crisi nella Chiesa… Curioso trovare tutto ciò su di una rivista massonica, argentina[9]. Vien da chiedersi: massoni & ecclesiastici progressisti (compresi quelli della “mafia di San Gallo”[10]) si stavano industriando a preparare e a gestire il post-Ratzinger ?
11 febbraio 2013, Benedetto si arrende e si dimette. Nuovo conclave. Stavolta Bergoglio viene eletto, 13 marzo 2013. Con Papa Francesco cessano d’incanto attacchi mediatici e critiche, ma riprendono vigore i boicottaggi al Summorum Pontificum. Viene annunciata tanta misericordia che di fatto sembra negata a quei settori “conservatori” in comunione con Roma.
«[…] forse nella Chiesa nulla sarà più come prima». Verso una Nuova Era?
In ambienti tradizionalisti argentini gira voce che Bergoglio, prima di diventare vescovo, sparì qualche tempo dalla circolazione, venne iniziato in massoneria, poi ricomparve e fece carriera… Mah! Sarà l’ennesimo caso di disinformazione tradizionalista? Comunque sia, abbiamo riscontrato in questi anni che Papa Francesco piace a vari massoni. Riporto ora varie attestazioni massoniche in favore di Papa Bergoglio. Si tratta di un numero di elogi pubblici forse mai ricevuti da nessun altro Pontefice.
Qualcuno dirà che l’immagine mediatica di Francesco è strumentalizzata dalla Massoneria e che lui non c’entra niente. D’accordo. Chiediamoci però perché Massoneria e Massoni non strumentalizzano e non lodano anche Pio IX, Pio X, Pio XI, Pio XII… Probabilmente i Massoni con quei Papi hanno poco da strumentalizzare e da lodare.
Cosa pensa Papa Francesco dei massoni?
Il 28 luglio 2013 sul volo Rio de Janeiro – Roma, in quel celebre discorso sul “chi sono io per giudicare un gay”, Papa Francesco sembra far capire che l’essere gay non sarebbe un problema quanto invece il fare lobby gay. Il Pontefice afferma che il problema sono le lobby, lobby degli avari, lobby dei politici, lobby dei massoni…[11] Vien da chiedersi: il Papa ritiene che ci siano massoni che non fanno lobby, dunque massoni “buoni”, di “buona volontà”, che “cercano il Signore” e che magari possano pure ricevere la Santa Comunione restando orgogliosamente massoni ? Forse le profonde convinzioni di Papa Francesco sul tema diventano intuibili alla luce dei seguenti elementi: il caso “Amoris laetitia”, il fatto che Papa Francesco non vuole rispondere ai «dubia» dei 4 Cardinali, e l’oggettiva promozione dell’ “agenda” del Card. Martini (progressismo teologico, etico, ecclesiale) da parte di Papa Bergoglio?
Ora passo a enumerare varie lodi tributate a Papa Francesco da vari ambienti massonici.
1) Appena eletto, Papa Francesco riceve auguri e lodi dal B’nai B’rith[12], una sorta di potente para-massoneria ebraica per ebrei. Il B’nai B’rith (B.B.) precisa di non essere una massoneria, eppure le sue assemblee si chiamano “Loggia” e “Gran Loggia”. Il B’nai B’rith è nato nel 1843 e ha attinto vari elementi dalla massoneria. Pare che il B’nai B’rith, come organizzazione, ha poco o nulla a che fare con l’esoterismo. Certo, essere lodati dal B’nai B’rith non vuol dir niente; il B.B. si mostrava contento anche con Paolo VI e Giovanni Paolo II, così come con Francesco. Ma c’è qualche differenza. Giovanni Paolo II ha condannato apertamente la Massoneria e la Massoneria non l’ha lodato appena eletto. Forse qualche lode sporadica dopo l’incontro di Assisi, ma non di più. La condanna antimassonica dell’83 ha spento l’entusiasmo massonico verso il Papa polacco.
2) Lo stesso giorno della elezione di Papa Francesco, 13 marzo 2013, il sito di informazione Impulso Baires trasmette un comunicato della Gran Logia de la Argentina de Libres y Aceptados Masones: il Gran Maestro in persona, Angel Jorge Clavero, saluta il nuovo Pontefice già Arcivescovo cardinale di Buenos Aires[13].
3) In data sabato 02 marzo 2013, Mario Rolleri 33°, su Fenixnews, pubblica un paio di frasi (rispettivamente del 2009 e del 2012) dell’allora Card. Bergoglio, in difesa dei diritti umani. Ma il titolo dell’articolo è “Bergoglio: el Papa en 02 frases”. E si vede la foto di Bergoglio Papa. Ma strano: la data dell’articolo è 02 marzo 2013… Mentre invece Bergoglio è stato eletto Papa… 11 giorni dopo, il 13 marzo !!!
O è sbagliata la data in cui l’articolo è stato postato (02 marzo) oppure già prima dell’elezione si sapeva il nome dell’eletto…
4) In giorno non precisato, ma comunque nei primi giorni dell’elezione di Papa Bergoglio, marzo 2013, il massone Oscar Bartoli scrive una lettera aperta a Papa Francesco rallegrandosi della sua elezione e conclude così:
« Ma come cattolico semi praticante in continuo affanno per il conflitto interiore con la mia cultura del dubbio, voglio dirLe che spero proprio, insieme al miliardo e duecento milioni di altri cattolici sparsi nel mondo, che la sua elezione al soglio Pontificio possa davvero rappresentare un momento di genuino rilancio della nostra fede, martoriata dalle pestilenze che vanno affiorando nella vita vaticana da tempo.
Hanno bisogno del suo esempio i credenti, i poco credenti, i quasi credenti, gli agnostici e gli atei. E quelli che, disgustati dai comportamenti di buona parte della ‘burocrazia’ in abito talare si sono da tempo rifugiati in un dialogo personale con Dio, stravolgendo dogmi e insegnamenti. Buon lavoro, Caro Francesco I e che il Signore la protegga, insieme al suo clero.
Oscar»[14].
Oscar Bartoli è massone italiano del Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani[15], residente a Washington D.C., membro del Rotary Club di Washington D.C.[16], fondatore della Italia Lodge 2001 a Washington (all’obbedienza della Grand Lodge of Washington)[17].
5) In data 15 marzo 2013 il website della Gran Loggia Virtuale d’Italia (GLVDI) pubblica un comunicato (datato però 13 marzo 2013) del Gran Maestro Luciano Nistri sull’elezione di Papa Bergoglio:
«Roma 13 Marzo 2013. La Chiesa cattolica ha scelto come Pontefice il gesuita Jorge Mario Bergoglio che ha assunto il nome di Francesco. Una scelta netta, lontana dalla logica della Curia romana e dal potere temporale. Dal primo momento Papa Francesco, un uomo che viene“quasi dalla fine del mondo” rifiutando il manto di ermellino e la croce d’oro sostituita dalla sua croce di ferro ha compiuto il suo primo atto tangibile. Nelle sue prime parole di saluto si è colta una voglia di dialogo con il mondo e con l’umanità, alimentando la viva speranza per laici e non credenti che il cambiamento è in corso. Forse è davvero questo ciò che il mondo si aspetta e si aspettava. Una nuova Chiesa che sappia ricongiungere l’amore alla verità in un confronto fra istituzioni non più arroccate nella difesa del proprio potere. Quella stessa speranza che il mondo e in particolare l’America latina dove i massoni Simon Bolivar, Salvador Allende e lo stesso Giuseppe Garibaldi tra i tanti che hanno dato la libertà ai quei popoli, ha sempre atteso.
Un messaggio che la Massoneria stessa percepisce come netta rottura dal passato e che è rivolta all’ascolto dei poveri, degli emarginati e dei più deboli.
Al nuovo Pontefice formuliamo i nostri migliori auguri di buon lavoro per gli anni che lo attendono. Luciano Nistri, Gran Maestro GLVDI»[18].
Nel gennaio 2017, Luciano Nistri 33° (58 anni, originario di Prato) è stato riconfermato Gran Maestro della GLVDI per il triennio 2017-2019[19].
6) Il 14 marzo 2013 il Gran Maestro Gustavo Raffi del Grande Oriente d’Italia saluta e loda il nuovo Pontefice. Raffi dice (“profeticamente”?): «forse nella Chiesa nulla sarà più come prima»[20]. Oh, come aveva ragione! Nulla è come prima…
Il Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani conta molto in Italia, in Europa, negli USA.
7-8-9) Il sito massonico Fenix news diretto dal massone peruviano Mario Rolleri 33° (“Logia Luis Heysen Inchaustegui”, Lima) pubblica in data 15 marzo 2013 un comunicato della Gran Loggia Unita del Libano: il Gran Maestro Rami Haddad e il Sovrano Gran Commendatore Jamil Saade inviano le loro felicitazioni all’Argentina e alle donne della Gran Loggia Femminile d’Argentina per l’elezione di Papa Bergoglio…[21] Dunque, massoni peruviani (7), massoni libanesi (8) e massone argentine (9)sono lieti dell’elezione di Bergoglio.
Anche le massone argentine? Forse qualche donna massona argentina era (è?) amica del Cardinal Bergoglio/Papa Francesco?
Al contrario, un Pio IX, un Pio X o un Pio XII, appena eletti, non hanno ricevuto lodi e saluti dalla Massoneria italiana o internazionale. Quei pontificati “pii” non sono mai piaciuti ai massoni. Forse anche per questo le cause di canonizzazione di Pio IX e Pio XII sembrano arenate?
10) Ancora Mario Rolleri 33° dev’essere così entusiasta dell’elezione di Papa Bergoglio che in data 15 marzo 2013 posta su Fenixnews, le prime parole del neo-Pontefice. L’articolo termina con le parole della folla “Viva el Papa” ![22]
11) Mario Rolleri, 33° grado e Gran Maestro del Grande Oriente del Perù [almeno nel 2017], direttore esecutivo del sito massonico di lingua spagnola Fenixnews, domenica 17 marzo 2013, pubblica un interessante elogio su Papa Bergoglio. Rolleri 33° loda Papa francesco per la sua umiltà, umanità e fermezza… Rolleri sente che molte cose cambieranno nella Chiesa e che «Su Santidad Francisco» dovrà nominare un nuovo Segretario di Stato. Rolleri 33° saluta con affetto Papa Francesco augurandogli un Pontificato esteso e fruttuoso[23]. Non risulta, almeno al momento, che Rolleri abbia fatto un simile augurio a Papa Benedetto XVI.
12) Venerdì 20 marzo 2013, sul sito massonico Fenixnews, Mario Rolleri 33°, in un altro articolo elogiativo sul neo-Pontefice, ritiene che con Papa Bergoglio la Massoneria possa iniziare un dialogo proficuo… [24]
13) Venerdì 29 marzo 2013, ancora Mario Rolleri 33°, su Fenixnews, riporta la lunga testimonianza positiva su Papa Francesco del gesuita venezuelano Luis Ugalde, direttore del «Centro de Refléxion y Planificacion Educativa» di Caracas. P. Ugalde ha conosciuto P. Bergoglio nel 1983. Bergoglio salvò la vita a molti perseguitati politici. P. Ugalde afferma che Papa Francesco deve cambiare molte cose nella Chiesa[25].Ovvio che il massone Rolleri 33° è contento!
14) Domenica 31 marzo 2013, in un altro articolo elogiativo su Papa Francesco, Mario Rolleri 33° già annuncia che con il nuovo Papa ci saranno notizie di cambiamenti e decisioni inaspettate…[26]
15) Giovedì 11 aprile 2013, il massone Mario Rolleri 33° sul sito Fenixnews, loda ancora Francesco e stavolta chiama in aiuto… la Cabala ebraica! Infatti Rolleri mette a confronto Papa Francesco con il numero 13, dato che è stato eletto il 13 marzo. Rolleri spiega che per la Cabala ebraica il 13 non è un numero di “mala sorte” ma richiama il proposito stesso della creazione. Per i Cabalisti non esiste né fortuna né sfortuna. Rolleri scrive che il Card. Bergoglio non ha avuto la fortuna di essere eletto Papa ma si è costruito questa realtà con le sue non poche azioni… [27] Rolleri invoca la Luce del Creatore su Papa Francesco e sul suo messaggio di amore e di cura per tutti gli esseri umani…[28]
16) Poche settimane dopo l’elezione di Papa Francesco, nel numero diaprile 2013 della Newsletter massonica canadese “The Watermark” leggiamo che il nuovo Pontefice su internet è addirittura indicato come un massone che usa segni massonici («a freemason and using Masonic signs, blah, blah!»)… L’articolista fa capire che si tratterebbero di chiacchere («blah, blah!»)[29]. L’articolista massone confida che il nuovo Pontefice nonostante il suo “conservatismo” sarà disposto a costruire una migliore relazione tra Cattolicesimo e Massoneria. L’articolista fa suo, riportandolo per intero, il messaggio augurale del Gran Maestro della Gran Loggia di Argentina al nuovo Pontefice. Al termine dell’articolo il massone canadese spera che cesseranno così secoli di ingiusta persecuzione dei massoni da parte della Chiesa Cattolica Romana…[30]
17) Sabato 11 maggio 2013, ancora sul sito massonico Fenixnews, Juan Orrego scrive che la Massoneria argentina, della «Gran Logia de la Argentina de Libres y Aceptados Masones» si è rallegrata dell’elezione di Papa Francesco. Orrego osserva che le relazioni tra Chiesa e Massoneria in Argentina sono migliorate negli ultimi decenni. Verso la fine degli anni ’90 i massoni si riunirono con l’Episcopato. Oggi le relazioni sono molto più cordiali, anche se il Vaticano ritiene incompatibili le posizioni della Massoneria con quelle della Chiesa. L’elezione di Papa Francesco ha operato come un miglioramento dei rapporti tra Chiesa e Massoneria…[31]
18) In una lettera catto-progressista all’amico Massimo Teodori, in data 20 giugno 2013, il Gran Maestro Raffi si mostra ancora pieno di zelo e di entusiasmo per atti e parole di Papa Francesco… Raffi auspica una profonda “riforma” della Chiesa, ovviamente secondo le coordinate del pensiero massonico e laicista. Raffi elogia come «profondo teologo» Karl Rahner (gesuita) e la sua teoria dei «cristiani anonimi»… Raffi è contro «antiche liturgie di privilegi e prebende»[32].
19) A favore di Papa Bergoglio c’è anche la rivista massonica brasiliana “O Malhete” n° 51, agosto 2013 del Grande Oriente do Brasil, Stato dello “Espirito Santo” (GOB-ES). Nell’articolo di p. 7 (“Uma liçao do Papa”) viene esaltato il Vescovo di Roma. L’autore è Derildo Martins Da Costa, Maestro Venerabile della loggia “Luz do Planalto”, Oriente di Serra – Grande Oriente do Brasil. Martins Da Costa scrive: «O Papa Francisco, antes de exortar os outros a fazerem, primeiro fez. Aí está a diferença do Papa Francisco para seus antecessores», tradotto: “A differenza dei suoi predecessori, Papa Francesco fà, prima di esortare a fare…”.
Inoltre Martins Da Costa afferma che il Papa “sembra essere venuto a dare esempi” (esempi graditi ai massoni?) in Brasile, infatti, passando davanti ad una “chiesa evangelica” decise di recitare un “Padre Nostro” con i pastori che erano alla porta e così facendo il “Papa ci ha lasciato una profonda lezione di cittadinanza”.
[Una piccola parentesi. Il cardinale Braz de Aviz, prefetto della CIVCSVA, ha partecipato nel 2006 da Arcivescovo di Brasilia a un forum “spiritual”. C’erano anche rappresentanti della teosofia, dello spiritismo e della massoneria brasiliana (Grande Oriente do Brasil)[33]. Con loro e con le suore americane progressiste Braz ha dialogato[34], non tanto invece con frati e suore Francescani dell’Immacolata di P. Manelli…]
20) Nel numero 1-2/2013 della rivista “L’Acacia” della Gran Loggia del Rito Simbolico Italiano, a pagina 65-66 il redattore capo Moreno Neri auspica che Papa Francesco, gesuita, possa davvero riformare la Chiesa («nessuno più di un ge¬suita potrebbe essere adatto a prendere in mano la sfida dei cambiamenti che attendono la Chiesa») ed elogia il Cardinal Martini… Il massone Neri spera che la Chiesa non sia più un «sistema chiuso e polveroso»…
21) Nel 2013 i giornalisti Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti pubblicano il libro Vaticano massone. Galeazzi è un grande “fan” di Papa Francesco, come lo è pure Andrea Tornielli, vaticanista e collega di Galeazzi al giornale “La Stampa” di Torino. Galeazzi-Pinotti scrivono:
«Negli ultimi 30-35 anni diversi gesuiti si sono interessati in senso positivo alla massoneria, hanno partecipato a dibattiti pubblici, a convegni organizzati dal Grande Oriente d’Italia, hanno scritto articoli e libri sul pensiero filosofico sulla storia della massoneria : in altre parole, sono stati gli unici ecclesiastici che, nonostante gli anatemi e le varie scomuniche della Chiesa di Roma nei confronti dell’istituzione massonica, hanno cercato di capirne, finendo molto spesso per condividerla, l’impostazione filosofica»[35].
Galeazzi-Pinotti riportano alcune dichiarazioni del massone Nicola Spinello:
«Nicola Spinello, Gran maestro aggiunto vicario della comunione di Piazza del Gesù, alla domanda postagli dalla trasmissione Misteroandata in onda il 20 marzo 2013 rispondeva: “Che rapporto c’è tra i gesuiti e la massoneria? Gesuiti e massoneria hanno da sempre avuto credo un grande interesse vicendevole speculativo…”. Poi alla domanda: “Il papa è argentino, e in Argentina c’è una grande tradizione massonica, lui è stato arcivescovo di Buenos Aires, pensa che può aver avuto rapporti con la Massoneria?” ha risposto: “Mi stupirebbe esattamente il contrario: se non li avesse avuti. La tradizione massonica in Argentina è potentissima…”. E a un’altra domanda dell’intervistatrice affermava: “Credo che questo papa sia la realizzazione di un disegno che da troppo tempo voleva essere adottato…”»[36].
Galeazzi-Pinotti proseguono:
«Anche il Gran maestro catanese Vincenzo Di Benedetto, capo della Gran Loggia serenissima di Piazza del Gesù, alla nostra precisa domanda: “Varie fonti indicano l’esistenza di Logge massoniche anche in Vaticano; lo ritiene possibile?” ha risposto senza esitazione: “Assolutamente sì, a prescindere dalla denominazione utilizzata”»[37].
22) Nel luglio 2013, commemorando l’amico e defunto Cardinale Ersilio Tonini, il Gran Maestro Gustavo Raffi (Grande Oriente d’Italia) lancia un nuovo elogio a Papa Francesco, dicendo tra l’altro:
«L’umanità oggi è più povera e più povera è anche la Chiesa cattolica. Ma quella di Papa Francesco è una Chiesa che promette di essere rispettosa dell’alterità e di condividere l’idea che lo Stato laico favorisce la pace e la coesistenza delle diverse religioni»[38].
23) Con lettera, di due pagine, datata 09 settembre 2013, Gian Franco Pilloni, Serenissimo Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia – U.M.S.O.I.(fondata da Armando Corona, già Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia), si rivolge a Papa Francesco [si vede che anche Pilloni sa che con Francesco è “cambiata aria” in Vaticano] pregandolo affinché «si adoperi per porre fine alle divisioni che intercorrono nei rapporti tra la Chiesa Cattolica e la Massoneria»… Pilloni vuol farci credere che la Massoneria non è avversa alla Chiesa Cattolica, ma che si tratta di strade «parallele»… Pilloni elogia Papa Francesco: «Chiesa Cattolica da Lei Degnamente rappresentata», «Santità mi appello a Lei, Uomo di straordinarie doti umane»[39].
Pilloni scrive che la Sua Gran Loggia è «riconosciuta dalle Grandi Logge Americane di cui faccio parte» (cioé Pilloni è anche membro della Massoneria americana)…[40]
24) Il 21 settembre 2013, in occasione dei festeggiamenti della Massoneria del Grande Oriente d’Italia per la ricorrenza del XX Settembre e dell’Equinozio d’Autunno, il Gran Maestro Gustavo Raffi dichiara tra l’altro:
«Papa Francesco lancia messaggi di umanità che sono in sintonia con quanto da anni stiamo affermando. Anch’egli invita a uscire dalle catacombe e a non chiudersi per testimoniare tra la gente i propri valori, parlando alla società. Le riflessioni non devono essere circoscritte all’oggi ma costruire il domani. Questa è una Massoneria vivente, che parla alla gente”»[41].
25) In data imprecisata, ma anno 2013, sul website della rivista filippina “Southern Leyte Time” l’editore Antonio M. Reyes, massone dichiarato, scrive che i grandi eroi nazionali filippini sono massoni e che la Chiesa ha condannato la Massoneria anche con la dichiarazione dell’allora Cardinale Ratzinger (1983). Reyes è convinto che ora, con Papa Francesco, le cose cambiano, poiché anche per il Pontefice regnante, come per i massoni, tutte le religioni e associazioni di fratellanza che credono in Dio non devono essere condannate all’eterna dannazione. I (massoni) cristiani come Reyes vogliono prestare attenzione al richiamo del Papa per la tolleranza religiosa e per il genuino Ecumenismo… Reyes scrive:
«[…] Fortunately Roman Catholics now have a leader in Pope Francis who believes that all religions and brotherhood associations that believe in God, should be respected, and not condemned to eternal damnation. We as Christians should heed his call for religious tolerance and genuine Ecumenism»[42].
26) In un’intervista concessa all’incirca tra dicembre 2013 e febbraio 2014, l’allora appena eletto Gran Maestro Aggiunto della Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori – Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi, Vincenzo Romano 33°, alla domanda «Papa Bergoglio ha fatto molte aperture, può verificarsi qualcosa di positivo anche nei confronti della massoneria?», risponde (neretto mio):
«Papa Bergoglio finora si è dimostrato un ottimo Papa ma non so se abbia qualche pregiudizio nei nostri confronti. Aspettiamo e se non saranno reazioni ci dichiariamo pronti ad abbracciare il mondo cattolico»[43].
Comunque, poco sopra, Romano 33° ha precisato che la Massoneria non segue i dogmi e si è lamentato che la Chiesa non accetta il modo di pensare dei massoni…[44]
27) Il 12 giugno 2014, alla presentazione del libro di Ignazio Ingrao “Il Concilio segreto” (Piemme Editore), il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, dichiara tra l’altro (circa i rapporti tra Chiesa e Massoneria) che l’apertura della Chiesa al mondo «sembra ritrovare nuovo slancio con Papa Francesco. Le premesse per una nuova stagione della Chiesa, in dialogo con il mondo ci sono tutte. Ora occorre vedere se ad esse faranno seguito le attese riforme»[45].
All’evento erano presenti anche Marco Politi (vaticanista di “Il Fatto quotidiano”) e Alberto Melloni (storico della “Scuola di Bologna”) che hanno anch’essi sottolineato la «nuova e fortissima spinta innovativa» del Pontificato di Francesco che vuole «un rimodellamento della Chiesa nella sua fisionomia» e «un riesame della pastorale delle relazioni interpersonali»[46].
Ancora a proposito del Pontificato di Papa Francesco, leggiamo in quel bollettino massonico:
«[…] E questo “balzo in avanti della Chiesa nella società moderna”, oggi come allora piace alla massoneria, che oggi proprio come durante quegli anni caldi ha ripreso a seguire con interesse i cambiamenti che si delineano Oltretevere. […] Politi ha ricordato che diversi prelati e studiosi in questi anni hanno proposto di indire un Concilio Vaticano III, ma forse, ha osservato il giornalista, non ce n’è nemmeno bisogno. La stagione di riforme della Chiesa infatti ormai si è già aperta»[47].
28) Al giornalista Andrea Scanzi del giornale “Il fatto quotidiano”, nel 2014 Michela Scolari (unica depositaria delle memorie del massone Licio Gelli), dichiara che 6-7 anni prima, Papa Francesco (allora Card. Bergoglio) visitò Licio Gelli a Villa Wanda di Arezzo. Gelli, capo della famosa loggia P2, massone con ottimi agganci con la massoneria e la classe politica argentina negli anni ’70-’80. Alla Scolari, Gelli ha rivelato di conoscere Bergoglio dal 1973, quando Gelli era Ministro Plenipotenziario argentino e grande amico di Peron[48].
29) Sul website della Gran Loggia del Rito Simbolico Italiano(composta da Maestri Massoni del Grande Oriente d’Italia), si legge una discorso del 13 marzo 2014, del massone «M:.A:. Domenico P.» il quale elogia Papa Francesco e vede in lui uno spiraglio per la riconciliazione tra Massoneria e Chiesa…[49]
30) Sul numero di marzo 2014 della rivista massonica svizzera Alpina, il massone Pierre-Alexandre Joye scrive che Chiesa e Massoneria poggiano su tradizioni diverse, tuttavia con l’elezione di Papa Francesco, gesuita sudamericano, è possibile il rilancio del dialogo cattolico-massonico… Le forze spiritualiste non devono dividersi, ma unirsi per la giustizia sociale, i diritti dell’uomo, le libertà… Chiesa e Massoneria non devono fermarsi a ciò che le divide ma intendersi su ciò che le riunisce[50].
31) Ancora su Alpina, marzo 2014, nell’articolo “Verso un possibile coabitazione costruttiva?”, nel paragrafo “Un’epoca più conciliante”, il massone Daniele Bui fa capire che pur restando l’incompatibilità tra Chiesa e Loggia, tuttavia con Papa Francesco molti massoni sperano appunto in un atteggiamento «più conciliante» da parte della Santa Sede…[51] Bui è convinto che i motivi di incompatibilità non impediscono una comune collaborazione tra cattolici e massoni per la promozione dei diritti umani…
32) Nella sua ultima allocuzione da Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (aprile 2014), l’Avv. Gustavo Raffi dichiara:
«“Il mondo sta cambiando ad una velocità pochi anni or sono del tutto inimmaginabile. Questo mondo ‘liquido’, per usare il termine coniato di Zigmunt Baumann, sta trasformando radicalmente tutte le strutture ‘rigide’ che il mare del passato ha depositato sui lidi del presente”, ha spiegato Raffi. “Basterà volgere lo sguardo dentro quelle mura che separano l’Italia dal Vaticano per capire – ha aggiunto – che qualcosa sta cambiando. Osserviamo con attenzione e rispetto come questo Papa stia accelerando i tempi di un cambiamento epocale entro l’orizzonte di strutture tradizionalmente restie ad accogliere i fermenti di innovazione. E di riflesso il suo influsso si riverbera ben oltre i confini delle sagrestie. Ma tocca anche a noi. Tocca a noi fare la traversata di questa realtà liquida. Tocca anche a noi fare i conti con la mutevole contemporaneità. Con la pretesa, mai tradita, di essere sempre contemporanei alla posterità”. “Ciò che ci chiama a fare la nostra identità di italiani e di liberi muratori – ha osservato – è spiegare le vele e navigare con fiducia verso il futuro, qualunque cosa esso ci riservi”»[52].
33) Nel numero di maggio-giugno 2014 del “The Wayfarer”, bollettino della MN-River Valley Lodge # 6 (Grand Lodge A.F.&A.M. of Minnesota) il “Chaplain” di quella Loggia, Dan Ploenzke nella sua rubrica “Words of Wisdom” cita anche un breve estratto dal libro di Papa Francesco “Let Us Be Lights of Hope”, in cui si parla della speranza, dell’apertura alle sorprese di Dio e del vivere nella gioia. Al massone Ploenzke piace tanto quel che il Papa scrive circa l’apertura al lasciarsi sorprendere da Dio: “ognuno che è un uomo o una donna di speranza – la grande speranza che ci dà la fede – sa che anche in mezzo alle difficoltà Dio agisce e ci sorprende”[53]. Commovente.
34) Il 25 agosto 2014, sul website della Massoneria brasiliana, Grande Oriente do Brasil, il massone Barbosa Nunes elogia Papa Francesco perché sta costruendo una nuova Chiesa[54]:
« Jorge Mario Bergoglio, “Papa Francisco”, antes intitulado pela sua atuação social de “Cardeal dos argentinos pobres”. Continua após assumir a representação maior da Igreja Católica e de chefe de estado. Não parou, vai dando passos seguros para edificação de uma nova igreja. Novo estilo no Vaticano, imagem de personalidade que conhece e enfrenta desafios à sua frente».
Il massone Nunes elogia la saggezza divina («sabedoria divina») di Papa Francesco e spera che le parole del Pontefice siano oggetto di meditazione nelle giornate di studio delle Logge Massoniche[55].
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