di Fabrizio Lastei
È molto, molto difficile condensare la grandezza di quest’ uomo nelle cosiddette poche righe. Fa pensare ad uno dei suoi più celebri e sarcastici motti con i quali, con un semplice tocco di quella che potremmo definire “poesia etico-filosofica”, delineava grandi scenari, quando ironizzava sulle pretese di ricevere sbrigativamente «brevi cenni sull’universo», cioè il fatto che la società moderna desideri sempre “tutto e subito”, anche nella formazione, al contrario dello spirito tradizionale di contemplazione, di meditazione e di prudente preparazione alle azioni (anche le più veloci e repentine), che devono pur sempre essere soggette al vaglio della retta ragione.
Effettivamente, tracciare un quadro del professor Sanfratello in poche righe rischierebbe quasi di costituire una lesione della grandezza della sua personalità che, accresciuta dal contesto Cattolico nel quale dobbiamo considerarlo – visto che possiamo definire Agostino davvero un moderno Campione della Fede – si conforma a pennello al motto geniale che Omero attribuisce ad Ulisse, definendolo uomo dal multiforme ingegno.
Di Agostino si può dire tranquillamente lo stesso, appunto, ma avendo ben chiaro e prioritario ciò che costituiva l’alfa e l’omega di questa multiformità, che spaziava veramente dalla musica all’arte, alla storia, alla Filosofia, Diritto Canonico, ecclesiologia e Teologia Morale, senza dimenticare la letteratura. E la perla più insigne di questo meraviglioso mosaico era esattamente ciò che ne costituiva anche il collante: l’Amore per la Verità.
Fedele al motto evangelico, così come spesso si evinceva direttamente ed indirettamente dalle sue parole, per cui la “Verità vi farà Liberi” (S. Giovanni 8,31-42), proprio per questo fu quindi uomo di enorme Libertà.
Libertà dai compromessi, Libertà da ogni forma di sudditanza politica, umana e sociale, scevra da ogni desiderio di carrierismo ed ambizione di affermazione personale. Dedito veramente come sarebbe detto in tempi migliori “Ad maiorem Dei gloriam” tale ricerca e pratica della Verità rimane l’insegnamento più grande e più bello che deriva dalla sua persona e personalità, cioè anche dal modo peculiare in cui egli rese tributo a questa priorità.
Non solo mediante lo studio e la divulgazione, ma anche con il coraggio di un’azione militante indefessa ed entusiasta.
Sempre e comunque in primis come esercizio della Verità oggettiva così come Essa è davanti a Dio. Quindi, conseguentemente, per come dev’essere davanti agli uomini, anche quando quest’ultimi Le girino le spalle.
Sinceramente questo è il fulcro di un’educazione (complementare a quella familiare e catechistica) che ha forgiato quelle persone che, come me, hanno avuto l’onore ed anche diciamo l’aiuto della Grazia per poter tesaurizzare (seppure in maniera indegna, nel mio caso personale) quello che è stato il Patrimonio morale, prima ancora che culturale, derivante dalla grandezza dell’esempio e dell’insegnamento di Agostino.
Non a caso, anticipiamo che come Militia Christi, con gli Amici de La Rete dei Patrioti desideriamo porgere in autunno un ulteriore omaggio al Professor Sanfratello con un Convegno che lo vuole proprio ricordare con toni molto semplici, ma profondi e commossi, (seppure mai esaustivi della sua ricchezza umana e cristiana), quale “Maestro di vita e di militanza”. Ci vedremo là, per chi vorrà. Soprattutto per chi gli ha voluto e gli vuole bene.
E giacché quando due o più sono riuniti nel Nome del Signore anche Lui è lì, siamo certi quel giorno Dio sarà spiritualmente vicino a noi, perché ricordare Agostino significa onorare una vita dedicata ad essere fedele Cavaliere di Cristo.