Le gioie dell’energia pulita e rinnovvabile

La Norvegia è (molto) scontenta del fatto che i prezzi dell’elettricità stiano aumentando vertiginosamente a causa della domanda proveniente da Danimarca, Regno Unito e Germania tramite gli interconnettori quando non soffia il vento. “È una situazione di merda assoluta”, ha affermato il ministro dell’energia norvegese Terje Aasland-

Il prezzo per un’ora di elettricità in Germania è di 936 euro sul mercato spot questo pomeriggio. Il vento non soffia, il sole non splende e le centrali elettriche convenzionali sono state spente una dopo l’altra. Ecco come si presenta il futuro della transizione energetica tedesca.

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La Norvegia considera la nazionalizzazione dell’energia e la limitazione delle esportazioni, in mezzo all’impennata dei prezzi in Europa

Ah, non più “libero  mercato”?  Basta con “Ci vuole più Europa” ?

Sabato 14 dicembre 2024 – 01:35 PM

Secondo un nuovo rapporto di Bloomberg , l’impennata dei prezzi dell’energia in Europa ha spinto il partito al governo in Norvegia a limitare le esportazioni di energia .

Secondo fonti interne citate nel rapporto , il partito laburista intende dare priorità alla fine del legame elettrico con la Danimarca nel suo programma elettorale per il prossimo settembre, nel rinnovo del 2026 .

Giovedì i prezzi dell’energia elettrica a Oslo hanno raggiunto il livello più alto da dicembre 2022, per poi scendere del 65% venerdì.

La legislatrice Ingvild Kjerkol ha commentato: “Nonostante le riserve idriche piene, i prezzi dell’elettricità sono alle stelle. È molto difficile spiegare alla gente in Norvegia perché un paese con un grande surplus di energia debba avere prezzi dell’elettricità elevati”.

Ciò è in linea con il partito laburista del primo ministro Jonas Gahr Store e con il suo partner di coalizione, il Center Party, che in precedenza aveva sostenuto la riduzione delle esportazioni di energia durante la crisi energetica. Pur non essendo un membro dell’UE, la Norvegia fa parte del mercato unico dell’energia, che limita le limitazioni prolungate alle esportazioni.

La posizione della Norvegia sull’elettricità contrasta con il suo ruolo fondamentale di principale fornitore di gas naturale dell’UE, che fornisce un terzo del fabbisogno del blocco. L’analista Bjorn Inge Vik ha attribuito i recenti picchi di prezzo al freddo e alla bassa produzione eolica, che hanno messo sotto pressione le riserve di gas e i costi dell’elettricità in Europa.

Secondo il rapporto Bloomberg , i norvegesi, da tempo abituati a prezzi bassi e stabili dell’energia idroelettrica, ora devono far fronte a tariffe più elevate a causa della maggiore integrazione e volatilità del mercato. Con 17 cavi elettrici internazionali, Kjerkol ha osservato che la Norvegia rimarrà legata al commercio globale di energia.

L’analista di Volue Bjorn Inge Vik ha commentato:  “Ha fatto freddo e c’è stato pochissimo vento, quindi questi sono i fattori fondamentali che hanno intaccato lo stoccaggio del gas in Europa e che sostengono anche i prezzi dell’elettricità”.

I norvegesi hanno tradizionalmente beneficiato di prezzi bassi dell’energia elettrica grazie alla presenza di oltre 1.000 centrali idroelettriche, ma la crescente integrazione del mercato ha portato la volatilità dei prezzi continentali nella regione nordica.

La rete norvegese si collega alla Svezia e a diversi paesi tramite cavi sottomarini, tra cui Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito. L’anno scorso, la Norvegia ha respinto una proposta per un secondo cavo elettrico nel Regno Unito per trattenere più energia per le sue crescenti esigenze di elettrificazione.

Sebbene la Norvegia esporti solitamente energia nel Regno Unito, giovedì si sono verificati flussi di energia fluttuanti, poiché l’Europa nord-occidentale ha dovuto affrontare prezzi alle stelle. Un leader del settore ha messo in guardia sul fatto che interrompere i collegamenti di mercato potrebbe portare a future sfide di fornitura.

Bard Standal, vice leader della lobby delle energie rinnovabili Fornybar Norge ha concluso:  “La tendenza è che in Norvegia si costruisce pochissima energia rinnovabile, mentre intorno a noi se ne costruisce molta. Tra qualche anno, la cooperazione con questi paesi potrebbe essere ciò che garantisce la sicurezza energetica e bassi prezzi dell’energia”.

Imercati sono oggetivi:

Elone Muschio ha superato ora i 400 miliardi di dollari di patrimonio, soprattutto grazie a Tesla, che valeva 400 miliardi questa estate e ora vale 1,230 miliardi. Vale più del doppio DI TUTTE LE ALTRO SOCIETA’ DEL MONDO SOMMATE…

Guadagna meno di Volskwagen o Stellantis, ma vale 30 volte di più. Non 3 volte, 30 volte… Perchè Muschio è un mago…. un incantatore di serpenti, tutti credono in lui. Credono che il governo USA autorizzerà ora le auto che guidano da sole (senza responsabilità civile e penale per Tesla ovviamente). Muschio lo ha detto in ottobre e Tesla è aumentata di 600 miliardi di dollari…

gli analisti di mercato (sic) hanno alzato il prezzo “obiettivo” su Tesla da 85 a 420$ facendo seguito alla notizia che Muschio in ottobre aveva detto che una volta al governo approveranno a livello federale la “guida autonoma”, l’auto che guida da sola. Per adesso è a livello di Stati e gliela bloccano.

A S.Francisco General Motors ha avuto un inchiesta per un caso di donna trascinata sotto le ruote di una auto autonoma e ieri ha rinunciato al progetto perdendoci 10 miliardi. Ma Muschio avendo ora il governo ha fatto raddoppiare dai circa 180 a 420-430$ in borsa Tesla sulla storia che avrà l’approvazione

G.Zibordi