La Vergine diede a Bruno Cornacchiola – l’uomo a cui era apparsa l’aprile 1947 nella grotta delle Tre Fontane a Roma – un incarico strano fino all’assurdo: doveva formare delle piccole piramidi impastando la terra della grotta con l’acqua di Lourdes e asciugandole con l’aria di Fatima. I tre luoghi dov’era apparsa.
Cornacchoiola era un tranviere dell’ATAC, non aveva quasi istruzione ma un carattere e una vita d’eccezione: su ordine del partito comunista (allora era ateo) s’era arruolato volontario nel corpo di spedizione fascista partecipando alla guerra di Spagna per trasmettere informazioni alle formazioni rosse. Obbedì senza esitazione a Colei che gli si era presentata come “Vergine della Rivelazione”. Come ricorda il suo biografo Saverio Gaeta (Il veggente, TEA 2018), Bruno fece i viaggi richiesti tra il 1966 e il 1975; consegnò le prime piramidi a vari personaggi ecclesiastici, fra cui Paolo VI. Ma soprattutto dovette andare in aereo in “missione segreta” a Mosca dove, ai primi di novembre 1973, “fingendosi un turista, riuscì a seppellire la piramide in un’aiuola della Piazza Rossa e recitò il Rosario. Nel suo diario, il 5 novembre, scrive: “Ho ancora il rombo dei motori nelle orecchie, ma quel che conta è la missione compiuta in Russia CCCP. Cristo e Maria porteranno vittoria sopra tutte le anime. A noi resta soltanto di pregare perché si compia più in fretta l’evento del Regno” .
“I viaggi non furono gite turistiche, ma costarono fatica, penitenze fisiche e sofferenze morali .. di sacrifici, nella salute e nella stanchezza fisica, fu pervasa l’intera esistenza del veggente”.
Il 17 luglio 1975 gli viene ordinato altro viaggio nei santuari per formare nuove piramidi coi tre Elementali benedetti da Maria – Terra, Acqua, Aria – “per la preparazione alla fine del mondo, del peccato e per un vero rinnovamento spirituale” annota lui. Il 20 luglio, mentre è in preghiera dopo essere tornato dal lungo giro, Cornacchiola riceve nuove istruzioni per la consegna delle piramidi appena realizzate. Sentite:
“Quattro saranno per l’Ungheria: tre ai santuari parrocchie dedicati al mio nome, “Vergine della Rivelazione”, una alla cappella che si costruirà ai confini con la Russia, … Tutto sarà fatto per la gloria del Padre, con mio Figlio e lo Spirito Santo, tutto per i miei piani d’amore e di riconciliazione. La quinta è per Gerusalemme….”.
Chi ha avuto l’ispirazione di costruire chiese alla Vergine della Rivelazione in territorio magiaro? Il ricordo dell’ apparizione romana alle Tre Fontane del ’47 era quasi spento nella stessa Italia (ah, la mancanza di un padre Livio a quella apparizione – forse la più importante e singolare del secolo, se non altro perché non ha riguardato dei pastorelli ma un adulto d’esperienza e peccatore di gran carattere, quasi un San Paolo! ) chi aveva portato quel culto e quella devozione all’Est? Eppure già un anno prima, il 25 giugno 1974, Cornacchiola aveva scritto nel suo diario:
“E’ venuto fra Ruffino con un suo confratello dell’Ungheria. Mi hanno portato notizie buone, si stanno costruendo altre due chiese-santuario “Vergine della Rivelazione” proprio ai confini della Russia. Siamo prossimi a Kiev, dove la Vergine vuole solennemente essere onorata”.
Ora che si è chiuso il Congresso Eucaristico a Budapest con enorme seguito popolare e ci ha partecipato Bergoglio accusando di antisemitismo l’Est Europa e NON tenendosi a colloquio con Orbàn (acceso filo-sionista, tra l’altro), mentre l’Ungheria è sotto attacco dal Moloch eurocratico che vuol far rinnegare le radici cristiane del paese di re Santo Stefano, ripenso a quelle piramidi di terra romana formate con l’acqua di Lourdes e seccate al sole di Fatima che dormono – o vegliano – nell’Ungheria di Orban il resistente coraggioso. Ciò può indicare che al popolo magiaro sia assegnata una missione per nel trionfo del Cuore Immacolato. C’è anche quella nella Piazza Rossa, quella vicini a Kiev. La loro azione silenziosa può essere già in atto. Aspettiamo la rinascita d’Europa di nuovo cristiana che ci è stata promessa col trionfo del suo Cuore Immacolato.