Annettersi il Canada e prendersi la Groenlandia, occupare Panama.. e poi mettere qualche dazio con lo scopo, sensato, di rilocalizzare la struttura industriale perduta, e chiamare Golfo d’America il Golfo del Messico.
E che dire di questo imperialistico disporre di stati altrui come fossero propri, ingiungendo a Egitto e Giordania di prendersi il milione e mezzo e più di palestinesi ripuliti etnicamente da Gaza perchè lo vuole il Genocida? Fa sul serio qui, sembra. Insiste, minaccia di scatenare l’inferno. I due stati rifiutano e lui tuona..
Già un anno fa la Banca Mondiale offrì almeno al generale Al Sissi di cancellare l’immane debito pubblico egiziano (rivelando così chi è che governa la Banca Mondiale e che debiti degli Stati possono essere cancellati, se loro vogliono, in un attimo) ricevendo un rifiuto dal generale, impossibilitato socialmente a sistemare un milione e mezzo di non egiziani in un paese già ad altissima disoccupazione e povertà. Quanto alla Giordania, già il 70% della sua popolazione è fatta di profughi palestinesi cacciati dai criminali askenazi….
Ma lui tuona e fulmina disponendo degli Stati altrui..e mica scherza, apparentemente. Su Israele, Donald è gestito totalmente dal genero Lubawicher, Jared Kushner e dalla sua stessa limitazione culturale e mentale. I lubawitch hanno annunciato che è vicina la voostruzione del Terzo Tempio e ‘arrivo del loro Messia..-
Insomma Trump , con le sue grida e spropositi, sta facendo la caricatura dell’imperialismo USA, una comica – è sul limite del ridicolo. Speriamo che non lo superi, ma non ne sono sicuro.
Forse il solo risultato benefico che sta ottenendo è unire tutti gli stati islamici, compresi quelli miliardari e desiderosi di aderire agli Accordi di Abramo, che – come detta il Corano – “A voi è prescritta la Guerra, sia che vi spiaccia sia che vi dispiaccia”
Aggiungo qui informazioni sulla cristianità dei seguaci di trump offerta da “Chaos Mega”
Trump annuncia la costituzione del “White House Faith Office”, che sarà guidato dal “Pastora” Paula White, ministro del New Apostolic Reformation (NAR) and the Word of Faith (WOF), movimento che proclama il vangelo della prosperità, definendo Cristo uno stato esistenziale, uno dei tanti sommi sacerdoti e il primo di una seria imprecisata di Messia. Ma soprattutto l’unione Stato-Chiesa, una Chiesa immanentista a servizio del potere.
Che cosè il NAR?
La Riforma Neo-Apostolica (NAR) è un credo teologico suprematista cristiano e un movimento controverso associato all’estrema destra che combina elementi del pentecostalismo, dell’evangelicalismo e del Mandato delle Sette Montagne per sostenere una guerra spirituale che porti al dominio cristiano su tutti gli aspetti della società e che ponga fine o indebolisca la separazione tra Chiesa e Stato. I leader dei NAR si definiscono spesso apostoli e profeti. Il movimento è stato fondato da C. Peter Wagner ed è fortemente associato ad esso.
Che cosa è la teologia della prosperità portata avanti dal NAR?
«Teologia della prosperità»: questo è il nome più conosciuto e descrittivo di una corrente teologica neo-pentecostale evangelica. Il nucleo di questa «teologia» è la convinzione che Dio vuole che i suoi fedeli abbiano una vita prospera, e cioè che siano ricchi dal punto di vista economico, sani da quello fisico e individualmente felici. Questo tipo di cristianesimo colloca il benessere del credente al centro della preghiera, e fa del suo Creatore colui che realizza i suoi pensieri e i suoi desideri.
Il rischio di questa forma di antropocentrismo religioso, che mette al centro l’uomo e il suo benessere, è quello di trasformare Dio in un potere al nostro servizio, la Chiesa in un supermercato della fede, e la religione in un fenomeno utilitaristico ed eminentemente sensazionalistico e pragmatico.
(Fonte: QUI (https://www.laciviltacattolica.it/articolo/teologia-della-prosperita-il-pericolo-di-un-vangelo-diverso/), QUI (https://en.wikipedia.org/wiki/New_Apostolic_Reformation))
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Teologia della prosperità. Il pericolo di un “vangelo diverso”
La «teologia della prosperità» (prosperity gospel) è una corrente teologica neo-pentecostale evangelica nata negli Stati Uniti. Dio ci avrebbe promesso di essere ricchi, sani e individualmente felici. E i credenti avrebbero titolo per pretenderlo. Un vangelo diverso.
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Qui sotto, un testo Lubawitch
Il Terzo Tempio di Gerusalemme

Uno tra i principali compiti del Messia sarà la ricostruzione del Bet Hamikdàsh a Gerusalemme. Si tratta del terzo Santuario che rimarrà edificato in eterno, secondo la profezia di Ezechiele (37, 26-28). “E stabilirà con loro un patto di pace, che sarà patto stabilito con loro per sempre, li collocherà nel loro paese, li accrescerà e metterà in mezzo a loro il mio Santuario per sempre. Il mio Santuario si eleverà sopra di loro, Io sarò il loro D-o ed essi saranno il mio popolo. E essendo il mio Santuario in messo a loro per sempre, le genti riconosceranno che sono Io che ho fatto di Israele il popolo santo.” La ricostruzione del terzo Santuario dimostrerà che il Messia è “il Messia definitivo” e solo quando vedremo che tutto ciò si verificherà e sarà compiuto lo considereremo come il vero Redentore.
Chi Ricostruirà il Santuario?
Alcune fonti dicono che il Santuario scenderà dai cieli, poichè D-o stesso lo costruirà e l’edificio sarà eterno a differenza dei due che lo hanno preceduto. Rashi, nel commento a Talmud Sukkà 41a scrive che il terzo Bet Hamikdàsh scenderà dai cieli, poichè è scritto: “il Santuario, o Signore, che hanno preparato le tue mani” (Esodo 15, 17). In Vayiqrà Rabba (9, 7) e Bemidbar Rabbà (13, 2) è detto, invece, che sarà l’uomo a costruire il terzo Santuario. Maimonide sostiene che sarà proprio il Messia a edificarlo (Hilkhòt Melakhìm 11, 4) ed è per questo che il comando è stato dato al popolo ebraico.
In verità non c’è alcuna contraddizione tra le opinioni dei Maestri: il popolo costruirà parte del Santuario, secondo quanto gli è stato comandato, lasciando le parti superiori a D-o stesso, quale garanzia di eternità. L’opera dell’uomo e l’apporto Divino alla costruzione del Santuario si divideranno e si combineranno tra loro in vari modi, secondo l’opinione dei Maestri:
1. Il Messia in primo luogo costruirà per intero il Bet Hamiqdàsh, successivamente l’edificio spirituale, opera di D-o, discenderà nella struttura materiale.
2. Le dimensioni del terzo Santuario sono riportate nella profezia di Ezechiele (cap.40-44), ma molti dettagli sono poco chiari. Quando il Messia edificherà il terzo Santuario, tutti i particolari descritti da Ezechiele, che sono al di là della comprensione umana, saranno completati per opera Divina e discenderanno dai cieli.
3. Un’altra soluzione all’apparente contraddizione che si rileva tra le opinioni dei Maestri è suggerita dal Midràsh che insegna che le porte del Bet Hamikdàsh sono tuttora interrate nel Monte del Tempio. Quando il terzo Santuario discenderà dai cieli, esse si paleseranno reinstallandosi al loro posto con l’aiuto del Messia: poichè colui che fissa le porte è considerato dalla Halakhà come il costruttore dell’intero edificio, in questo modo il popolo ebraico adempirà al comando di costruire il Bet Hamikdàsh.
Tratto dal Libro, I Giorni del Messia