… la falsa teoria economica a cui obbediscono Giorgetti e a cui crede Giorgia…
Ilaria Bifarini
Ripetiamolo insieme: “Il bilancio dello Stato non è come quello di una famiglia”.
Per una serie di ragioni, sulle quali basta fermarsi a riflettere: lo Stato produce beni e servizi di pubblica utilità che non possono sottostare alle leggi del profitto (vedi crollo ponte Morandi), è detentore di sovranità monetaria (anche se ormai volontariamente abbandonata) e la sua spesa pubblica corrisponde al reddito dei cittadini.
Non è un caso che i Paesi col debito pubblico più alto al mondo (Usa, Giappone, ecc.) sono anche i più ricchi, mentre nel Terzo Mondo il debito pubblico è bassissimo.
Eppure continuano a propinarci le solite ricette di austerity, scambiando la contabilità per economia. Pareggio di bilancio con interessi pagati sul debito, vuol dire in soldoni che lo Stato preleva dai cittadini più di quanto dà in cambio: la ricetta perfetta per la recessione e l’impoverimento.
Il motivo per cui un principio così fallace e infondato, come quello dell’austerity, riscuote tanto successo risiede nella psiche umana: quel senso di colpa innato e quello spirito di sacrificio fine a se stesso, che Nietzsche chiamava “la sindrome del cammello”, da cui l’uomo non riesce a emanciparsi.
Gilberto Trombetta:
- dal 2005 (inizio della serie storica) gli italiani in condizioni di povertà assoluta sono triplicati passando da 1,9 milioni a 5,7. Quelli in condizioni di povertà relativa sono passati da 5,7 milioni nel 2003 a 8,2. È l’Italia il più grande successo dell’euro.
- E non è vero che la spesa pensionistica italiana è il 16,2% del PIL. La spesa pensionistica rispetto al PIL al netto dell’assistenza (come la calcolano cioè gli altri Paesi europei) è del 12,11%. Al netto dell’IRPEF (in Italia le pensioni hanno la stessa tassazione dei salari a differenza di molti altri Paesi), la spesa pensionistica è dell’8,83%. Il saldo entrate/uscite al netto di assistenza e IRPEF nel 2022 è positivo per 39,9 miliardi.
- Nel 2022 rispetto al 2021 il peso della spesa pensionistica rispetto al PIL al netto dell’assistenza è sceso passando dal 12,11% all’11,72%.
I salari reali italiani del 2022 sono più bassi di quelli del 2000. Meno male che abbiamo l'eurone che ci protegge! pic.twitter.com/eZRKtiof2v
— Gilberto Trombetta (@Gitro77) December 14, 2023
Il Sole vede gli effetti, ma tace la causa dei working poors. I miliardari, trattando da ormai 30 anni i lavoratori come “costi” da tagliare, letteralmente rubano della giusta mercede gli operai grazie all’Impostura Liberista: ma sono arrivati al punto che gli operai, a forza di esssere indigenti, scompaionno. Le aziende lamentano che mancano loro il 70% dei carpentieri in ferro di cui necessitano. Ma chi vuole fare il carpentiere in ferro per mille eurolo? E l’intera economia industriale arretra.