Non vorrei vi fosse sfuggito…
28 Marzo 2023
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, Agostino Nobile offre alla vostra attenzione queste considerazioni sulle infiltrazioni massoniche dentro le Sacre Mura. Buona lettura e condivisione.
Per capire meglio come è avvenuta l’infiltrazione dei massoni in Vaticano, prima di parlare sulla situazione degli ultimi decenni, riporto alcuni estratti dal mio libro “Anticristo Superstar”.
«Nella ricerca della professoressa Pellicciari “I Papi e la massoneria” (Ares, 2007), sono riportati alcuni passi dei documenti massonici italiani. Durante il pontificato di Gregorio XVI (1831- 46) il carbonaro noto col nome di Vindice, conferma che il programma irrinunciabile della massoneria internazionale è quello di infiltrarsi nella Chiesa, per distruggerla dall’interno: “Dovete presentarvi con tutte le apparenze dell’uomo serio e morale. Una volta che la vostra buona reputazione sia stabilita nei colleghi, nei ginnasi, nelle università e nei seminari, una volta che abbiate catturato la confidenza di professori e studenti, fate in modo che a cercare la vostra compagnia siano soprattutto quanti sono arruolati nella milizia clericale […]. Si tratta di stabilire il regno degli eletti sul trono della prostituta di Babilonia [frase coniata da Martin Lutero – ndt], che il clero marci sotto la vostra bandiera, mai dubitando di seguire quella delle chiavi apostoliche”. Vindice, così scrive al cugino Nubio, capo dell’Alta Vendita [all’interno della carboneria si chiamono cugini e non si parla di loggia, ma di vendita]: “È la corruzione alla grande che abbiamo cominciato, la corruzione del popolo attraverso il clero e del clero per mezzo nostro, la corruzione che senza dubbio ci porterà un giorno a seppellire la Chiesa”.
[…] Chi ci dà in poche parole un quadro chiaro della massoneria attuale è il socialista e criminologo Alain Bauer, Gran Maestro del Grande Oriente di Francia 2000/2003 e collaboratore del presidente francese Nicolas Sarkozy. In una intervista pubblicata il 12 dicembre 2003 sul settimanale Le Nouvel Observateur, tra l’altro, afferma: “Non è un caso se nel testo della Costituzione europea non si pone la questione di introdurre il concetto di eredità giudaico-cristiana […]. Anche in relazione alla bioetica siamo a favore della libertà assoluta, così come per la morale e la ricerca scientifica”».
I libertini etero nella Chiesa ci sono sempre stati, ma leggendo questi documenti non possiamo fare a meno di evidenziare come gli omosessuali e i pedofili, che oggi stanno travolgendo la Chiesa, appartengono alla politica programmata e realizzata dalla massoneria. È molto probabile che a partire dall’800 i massoni abbiano iniziato a infiltrarsi in Vaticano, per raggiungere, tra la prima e la seconda metà del ‘900, i più alti ranghi della curia romana.
Ricordiamo lo scandalo finanziario negli anni ‘70 -‘80 del massone monsignor Paul Marcinkus, presidente della banca vaticana, e del massone monsignor Donato De Bonis, appartenente alla stessa banca. Col CVII il cardinale massone Annibale Bugnini, segretario del Dipartimento pontificio per il culto divino, oltre ad aver cancellato l’antico rito della messa in latino, muta l’orientamento del celebrante. Nella messa tridentina il sacerdote è rivolto verso Dio, alla testa della comunità che guarda l’Onnipotente Signore, come fonte della vita e della speranza. Nel sacramento centrale della messa, Bugnini realizza il capolavoro della massoneria, con una rivoluzione a 180 gradi. Durante l’Eucaristia, il celebrante dà le spalle a Dio volgendosi verso i fedeli, dove l’uomo diventa attore principale. Eucaristia in greco significa “riconoscenza, rendimento di grazie”, con la riforma massonica il ringraziamento viene celebrato voltando le spalle al Signore.
Una volta scoperto avrebbe creato solo problemi, così l’anno seguente Bugnini fu inviato come nunzio in Iran, dove morì “di morte naturale procurata”, verosimilmente per mano dei suoi fratelli massoni. Tra l’altro si scoprì che era salariato con una somma ragguardevole dal Grande Oriente d’Italia a Palazzo il Vascello.
Domanda. Perché Paolo VI, una volta scoperta l’appartenenza alla massoneria di Bugnini con prove inconfutabili, non ha cancellato la riforma liturgica massonica e reintrodotto la Messa Tridentina? Perché, nonostante questi fatti, conosciuti da tutti i prelati, Bergoglio punisce chi celebra la Messa officiata da tutti i santi religiosi della storia? La risposta è una sola.
Nel 1983 il cardinale Joseph Ratzinger rinnovò la condanna in termini inequivocabili: “I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono ricevere la santa comunione”. Così, dalla nascita della nuova massoneria nel 1717 a Londra, i pronunciamenti pontifici antimassoni sono 586. Ciò nonostante, secondo non pochi osservatori che hanno studiato i documenti relativi alla loggia massonica in Vaticano, eccettuati Giovanni Paolo I e papa Ratzinger, a partire da chi ha voluto il CVII sul soglio pontificio si sono susseguiti papi masso-tiepidi fino ad arrivare all’attuale demolitore. Il programma su citato “Si tratta di stabilire il regno degli eletti sul trono della prostituta di Babilonia”, stabilito nell’800, con Bergoglio si è realizzato. Due secoli di trame, disprezzo e calunnie contro la Chiesa senza mai arrendersi.
Come ha fatto Bergoglio a raggiungere il soglio pontificio? Sappiamo delle trame della cosiddetta mafia di san Gallo, ma probabilmente più che mafia dovremmo definirla massoneria. Ce lo spiegano nel libro “Via col vento vaticano”, pubblicato nel1999, alcuni religiosi del Vaticano fedeli al Cristo che, sotto lo pseudonimo de I Millenari, eccetto monsignor Luigi Marinelli, sono rimasti ignoti. Ecco, tra l’altro, cosa scrivono:
“Per dare la scalata ai vertici della curia romana si dev’essere sempre in un gruppo compatto e coesivo con un capo cordata, al quale i collaboratori cooptati devono restare consegnati e sempre a disposizione. È un lavoro di anni, a volta di decenni per mettere insieme ecclesistici di una stessa tendenza, presi possibilmente da una medesima regione, se non da una stessa diocesi e limitrofi. (O, aggiungiamo noi, da uno stesso ordine, come quello dei gesuiti). […] Così si assiste al ciclo dell’avvicendamento dei prelati dignitari di un certo gruppo, che per arrivare primo in vetta deve ostacolare l’ascesa e, possibilmente, tagliare la cima agli altri capicordata. Ogni arma è valida per recidere la cordata in concorrenza”. Nota a piè di pagina: “Ad essi oggi è subentrata la massoneria, che in Vaticano la fa da padrona”.
Per chi vuole saperne di più, oltre al citato Via col vento in Vaticano, può cliccare sul sito http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV255a_Agnoli_Massoneria_conquista_Chiesa.html, dove si trova un’ampia descrizione sulla massoneria in Vaticano e sul caso del giornalista massone Mino Pecorelli, che sul suo Osservatore Politico il 12 settembre 1978 pubblicò la lista di nomi e cognomi dei congiurati vaticani. La stessa lista fu pubblicata due anni prima, il 10 agosto 1976, dal settimanale Panorama, senza comunque avere particolari ripercussioni. A differenza di quest’ultima, Pecorelli omette due nominativi riportati da Panorama, e ne aggiunge altri otto. Sedici giorni dopo la pubblicazione della lista Pecorelli, il 28 settembre 1978, muore Giovanni Paolo I.
Sette mesi dopo aver pubblicato la lista, nel marzo 1979, Mino Pecorelli viene fulminato a Roma con quattro colpi di pistola. Roberto Calvi, banchiere legato alla massoneria, soprannominato dalla stampa “Banchiere di Dio” per il suo stretto legame con la Santa Sede, il 17 giugno 1987 fu trovato impiccato sotto il Blackfriars Bridge (Ponte dei Frati neri) di Londra. Michele Sindona, banchiere, conosciuto negli ambienti bancari come “Lo squalo”, era un membro della P2, Propaganda Due, una loggia segreta della Massoneria italiana, con chiari legami con la mafia siciliana. Morì avvelenato in carcere mentre scontava l’ergastolo per l’omicidio dell’avvocato Giorgio Ambrosoli.
La lista completa pubblicata da Pecorelli si trova nel seguente sito: https://notiredmerida.com/2022/08/19/la-lista-pecorelli-la-relacion-de-masones-que-infestaban-el-vaticano/
Agostino Nobile