“Per la giornata mondiale contro la libertà di espressione, il presidente Napolitano mandò un telegramma al sottosegretario Scalfarotto, autore del disegno di legge contro la libertà di espressione, per spronarlo a combattere contro la libertà di espressione con sempre maggiore efficacia.
Io non usavo telegrammi ( non sapevo esistessero ancora) bensì il mio cervello, e i miei occhi che avevano appena apprezzato un esempio di libertà di espressione che doveva essere sfuggito sia al presidente che al sottosegretario, altrimenti lo avrebbero senz’altro condannato.
Lo avevo trovato nel carteggio Ceronetti-Quinzio pubblicato da Adelphi.
Il primo scriveva al secondo: <L’omosessualità e’ un’invasione della Tenebra, hanno un bel volerla normale e alla luce del sole, e’ pratica ctonia, necrofilia>. Pensai con gratitudine allo scarso alfabetismo e alla scarsa coerenza dei nostri politici: fossero stati davvero alfabeti e coerenti, avessero preso sul serio se stessi e la letteratura, ecco che avrebbero sequestrato il libro, revocato allo scrittore torinese la Bacchelli e costretto l’editore Calasso a pubblico pentimento”.
Camillo Langone, “Pensieri del Lambrusco – Contro l’invasione”, Marsilio Editori, Venezia, 2016, pag. 126