di Siro Mazza
Sabato scorso, fra i tanti filmati andati in onda sui Tg, si vedeva la scena di un padre in lacrime, che aveva comprato il biglietto a suo figlio, per andare ad assistere al concerto del “Bataclan”. Cioè: non era il ragazzo ad aver chiesto al genitore ignaro di andare a sentire un gruppo rock; no, era il padre (ancora giovane, sulla quarantina) ad aver spedito il figlio al massacro. Chissà se gli aveva dato anche qualche euro in più per un po’ di ecstasy…
Non so voi, ma se io vedessi i poster o le copertine dei cd di un gruppo rock quali quelli riprodotti sotto, ci penserei due volte non dico a regalare a mio figlio il biglietto per andarlo a sentire, ma solo a dargli il permesso per farlo. Anzi, preciso: glielo vieterei proprio!
Una giornalista inviata a Parigi, in un altro Tg, parlava dei giovani ammazzati in quel locale come la “gioventù sana”… Ora, non dubito che quei decerebrati partecipanti alla baraonda rompitimpani fossero bravi ragazzi, onesti, studenti o lavoratori, desiderosi solo di un po’ di quel “divertimento” che questa società marcia e ignobile offre (impartisce) loro. Ma che fossero “sani” ne ho qualche dubbio. No, è gente malata, interiormente, spiritualmente, perlopiù inconsapevolmente e suo malgrado. Altre scene dalla tv: se a gennaio lo slogan fu “Je suis/nous sommes tous Charlie”, adesso si sono inventati “Pray for Paris”. Si sono viste queste “orazioni”. Hanno inquadrato una ragazza a gambe incrociate, con le mani aperte sulle ginocchia, evidentemente convinta di praticare “meditazione”, o “yoga”, magari, imparato in qualche palestra new-age. E poi un’altra, in piedi, a occhi chiusi, che teneva le mani una sull’altra, col pollice e l’indice congiunti e le altre tre dita distese: ma che diavolo di modo di pregare è?! Non sanno neanche più pregare a mani giunte! Sarà soddisfatto El Pappa, che un filmato di un anno fa riprende mentre rimprovera un chierichetto sull’attenti e a mani giunte; gli passa davanti, si ferma, gli prende i polsi e con forza gli distacca quelle mani innocenti, che qualche buon parroco gli aveva giustamente insegnato a tenere in quella posizione.
Ma torniamo per un attimo a Parigi e al teatro “Bataclan”. No, non può essere un caso che mentre è iniziato il massacro la band (che tutti si affrettano a specificare non essere affatto di tipo “death metal”, anche se nome e immagini farebbero supporre il contrario) cosa stava suonando (e anche questo infonde qualche dubbio…)? Una canzoncina dal “sano” titolo di “Kiss the Devil”!…
Da venerdì notte, cialtroni, idioti o mascalzoni (giornalisti, intellettuali, politici) continuano a ripetere su tutti i media che ormai “noi cristiani” siamo in una guerra contro l’Islam.
Come no, infatti l’altra sera il sangue è corso a Poitiers, anzi no, a Lepanto… No, non è così: se (ripeto: se) guerra c’è, è fra eretici musulmani assatanati da una parte, e un occidente ateo, se non luciferico, dall’altra. E che, per di più (ordo a chao!) quei tagliagole ha creato e scatenato contro i nemici suoi e del suo padrone sionista.
Siro Mazza